X

Dakar | L’amministratore delegato di Audi Sport indica gli obiettivi per l’edizione 2023

L’Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand Rolf Michl ha parlato di quello che attende il marchio dei Quattro Anelli alla prossima Dakar 2023.

Il manager, che ha assunto gli incarichi dallo scorso primo settembre dopo essere stato Project Manager Audi Sport TT Cup nel 2015 e successivamente Direttore Vendite & Marketing di Audi Sport GmbH, per quindi tornare al motorsport, ha commentato l’impegno che vedrà la casa automobilistica per il secondo anno di fila nel rally raid in Arabia Saudita, e con la versione aggiornata della prima vettura dotata di powertrain elettrico e range extender a partecipare (ed anche vincere, come si è visto in appuntamenti del Mondiale Rally Raid 2022 come l’Abu Dhabi Desert Challenge) in competizioni di questo genere, ovvero l’RS Q e-tron E2.

“La Dakar è la sintesi dei valori del motorsport”

«I rally raid e le competizioni Clienti costituiscono un panorama entusiasmante», sono le parole di Michl. «Esistono eventi sportivi che sono la perfetta sintesi dei valori del motorsport: la Dakar è uno di questi. Sono affascinato da come Audi schieri un prototipo elettrico con range extender in un contesto tanto probante e da come abbia ottenuto dei successi sin dal debutto. Non meno rilevanti l’aspetto umano, lo spirito e la passione percepibili in ogni frangente. Carlos Sainz, che già ammiravo ai tempi del Campionato del Mondo Rally, Stéphane Peterhansel, incredibilmente rilassato e modesto anche dopo 14 vittorie alla Dakar, e Mattias Ekström, con il quale ho un buon rapporto da anni, sono dei grandi uomini oltre che degli straordinari piloti. E che dire di Lucas Cruz, Edouard Boulanger ed Emil Bergkvist? Possiamo contare su navigatori di prima classe».

“Il team ha un ottimo spirito di squadra anche nelle condizioni più avverse”

Sulla prima uscita in gara della RS Q e-tron E2 in occasione del Rally del Marocco dello scorso ottobre, valido come penultimo round del Mondiale Rally Raid, l’amministratore delegato ha spiegato: «Sono rimasto impressionato dallo spirito di squadra che il team ha dimostrato nelle condizioni più avverse. Anche durante la tempesta di sabbia, durata ore, tutti hanno contribuito e supportato i colleghi. Tanto gli uomini di Q Motorsport [team che fornisce il supporto tecnico, ndr] quanto i ragazzi di Audi Sport sono estremamente ambiziosi e concentrati, ma sempre in sintonia. Riconoscono le reciproche responsabilità e competenze. Considerata la complessità dei raid, è cruciale avere in squadra uno specialista come Sven Quandt. In qualità di team principal di Q Motorsport, porta con sé decenni di esperienza. Quando si tratta di definire la strategia di gara, sa esattamente come sfruttare al meglio i punti di forza del nostro concept tecnico e dei nostri equipaggi. Non solo, tutti i membri del team sono appassionati di sport motoristici, così come gli ingegneri, hanno un legame diretto con i piloti e c’è un interscambio continuo di esperienze e suggerimenti».

Michl ha parlato anche della preparazione alla sua prima Dakar, svelando quanto possa essere dura: «Sotto il profilo manageriale, l’attività fuoristrada è decisamente diversa da quella in pista. In circuito è possibile accedere in tempo reale a una miriade di dati e la vettura è monitorata in ogni istante. Nel deserto, nella migliore delle ipotesi le prime informazioni arrivano dopo 40/50 minuti e la speranza è che non squilli il telefono satellitare. Un segnale che, solitamente, anticipa brutte notizie. È necessario un forte autocontrollo e, sotto il profilo personale, la massima adattabilità. Di recente, ad esempio, ho imparato come si possa superare un’intera giornata tra le dune sfamandosi con un vasetto di porridge di miglio per neonati».

Audi punta “come minimo” al podio finale della Dakar 2023

Dopo aver illustrato come si barcamena tra il suo ruolo di amministratore delegato  e quello di responsabile del motorsport («Considerando come la discussione tra il vertice delle attività sportive e il capo delle finanze sia solitamente intensa e non priva di contrasti, mi trovo a dover mediare tra il lato destro del mio cervello, emotivo e pertanto profondamente legato alle ragioni del motorsport, e il lato sinistro, razionale e votato a una sana gestione finanziaria. È affascinante gestire le attività racing in modo imprenditoriale, con indicatori di performance oggettivi, e al tempo stesso tributare la giusta attenzione al fattore umano, comprendendo le posizioni di tutti i protagonisti, dai piloti ai team, dai partner tecnici ai Clienti sportivi»), Michl ha infine svelato gli obiettivi di Audi per la Dakar 2023.

«Partecipiamo per la seconda volta alla Dakar e l’obiettivo minimo è conquistare il podio. Abbiamo sviluppato la vettura, possiamo contare sui migliori piloti e abbiamo creato una squadra motivata e di alto livello. Dobbiamo essere pronti e concentrati al massimo: la coesione del team sarà la chiave decisiva del successo. Al tempo stesso, devo essere realista e non posso dimenticare come, in un raid, vi siano fattori assolutamente imponderabili: incidenti, fenomeni atmosferici ed errori di navigazione sono ciò che rende unica questa competizione. Non possiamo controllare tutto – conclude il top manager di Audi -, ma sono ottimista perché, oltre ad affinare la vettura, abbiamo compiuto notevoli progressi nelle procedure d’assistenza ed emergenza».

 

Luca Santoro:
Articoli Correlati