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Dakar | I primi imprevisti: un attentato e le piogge intense che hanno cancellato la Marathon Stage

L’inizio di questa Dakar 2022 non è stato proprio tranquillissimo, tutt’altro, e non ci riferiamo tanto alla gara in sé (che già alla prima tappa ha riservato qualche notevole colpo di scena) quanto agli aspetti relativi alla sicurezza e logistico-organizzativi.

Un attentato scuote la Dakar 2022

Partendo dal primo, poco prima della partenza della gara c’è stato un vero e proprio attentato, come tale definito solo nelle ultime ore dopo le prime indagini. Lo scorso giovedì si era diffusa la notizia di un veicolo di assistenza del team Sodicars Racing che era esploso nel centro di Gedda, di fronte ad un albergo della città, con il ferimento del pilota Philippe Boutron (e poteva andare davvero peggio). A quanto risulta (da noi i primi a darne notizia sono stati i colleghi della Gazzetta dello Sport) all’interno del mezzo era piazzata una bomba, come poi definitivamente confermato dal direttore della Dakar David Castera, il quale ha quindi annunciato un giro di vite per quanto riguarda la sicurezza dell’evento. «Abbiamo deciso insieme alle autorità saudite di applicare misure di sicurezza più severe per tutta la durata dell’evento. Nel frattempo, attendiamo maggiori dettagli su ciò che è realmente accaduto», ha spiegato Castera, come riporta DirtFish.

Il team Sodicars ha confermato comunque di voler andare avanti nella gara, mentre Boutron è stato ricondotto in Francia. Nel frattempo già nel bivacco si sono viste delle guardie armate, in modo da poter garantire l’incolumità di equipaggi, staff e team.

Cancellata la Marathon Stage: le tappe 2 e 3 si correranno con la normale assistenza

Ma la gara stessa ha subito un cambio di programma agli albori di questa edizione, e qui veniamo agli aspetti organizzativi. Domani la Tappa 2 avrebbe dovuto essere la prima parte della Marathon Stage, ovvero senza assistenza dedicata per i concorrenti che si sarebbero dovuti arrangiare da soli, ma le violenti piogge e le inondazioni che hanno colpito il nord dell’Arabia Saudita hanno determinato una modifica ai piani previsti: il bivacco nella zona di Al Artawiyah, congiunzione tra la prima e la seconda parte della Marathon, è stato letteralmente inondato, e reso quindi totalmente inagibile.

I cambiamenti per le tappe 2 e 3

Quindi, l’ASO (organizzatore della Dakar) ha comunicato in queste ore la cancellazione del format Marathon per le tappe 2 e 3 di lunedì 3 e martedì 4 gennaio: i concorrenti affronteranno le due frazioni come una gara canonica, quindi con l’assistenza dedicata, senza sosta nel bivacco di transizione e nottata in tenda. In termini pratici, la seconda tappa partirà come previsto da Ha’il, ma non finirà ad Al Artawiyah bensì direttamente ad Al Qaisumah, traguardo finale della terza prova speciale: entrambe le tappe godranno della normale assistenza. «A causa delle inondazioni al bivacco di Al Artawiyah causate da forti temporali, siamo costretti a spostare l’arrivo della seconda tappa al bivacco di Al Qaisumah», recita il comunicato ufficiale ASO. «L’unico impatto sarà sul settore selettivo B [ovvero il tratto di trasferimento, ndr] della seconda tappa». Si attendono di conoscere i dettagli del percorso con il collegamento ad Al Qaisumah e la partenza della terza tappa, che verranno comunicati ai partecipanti in queste ore: domani in teoria gli equipaggi dovranno affrontare 338 km cronometrati, con partenza alle 07:40 (le 05:40 in Italia) per Moto e Quad, e alle 09:55 locali (le 07:55 da noi) per tutti gli altri mezzi a quattro ruote.

Per citare Alessandro Manzoni, questo imprevisto è comunque una provvida sventura per i concorrenti, visto che tra di loro erano filtrati dei malumori per aver piazzato così presto la Marathon Stage, che ora come ora non sappiamo se verrà recuperata più avanti in questa edizione. Castera su Motorsport.com si era difeso parlando di una Marathon piazzata all’inizio «per ragioni logistiche». 

Luca Santoro:
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