La ripartenza della MotoGP ad agosto con il doppio weekend in Austria, sul Red Bull Ring, segnerà un crocevia importante per il proseguimento della carriera di Danilo Petrucci. L’ex Ducati è accasato nell’attuale stagione in Tech3, team satellite di KTM guidato da Hervé Poncharal e che schiera anche il giovane spagnolo Iker Lecuona.
Nell’attuale stagione Petrucci ha ottenuto come miglior risultato un quinto posto in Francia, a Le Mans, raccogliendo ad oggi 26 punti per la classifica iridata. Nulla di estremamente eclatante, anzi, e a ciò si associa il fatto che il contratto del ternano con KTM Tech3 è annuale e l’opzione di rinnovo automatico è scaduta, oltre ad una serie di giovani in orbita KTM che sono in rampa di lancio per entrare al suo posto nel team: una serie di indizi che conducono al fatto che il pilota italiano potrebbe cambiare squadra nel 2022, se non addirittura scenario competitivo.
Petrucci e l’opzione fuoristrada per il suo futuro
Già perché lo stesso Petrucci, classe 1990, ha fatto capire in una serie di recenti dichiarazioni di coltivare la volontà di testare altre strade. Se non ci sarà la possibilità di risalire in una formazione ufficiale, il pilota potrebbe approdare in Superbike: una tesi supportata dall’indiscrezione recentissima lanciata dal sito GPOne.com, che parla di due team interessati al ternano. Ma è ormai risaputo lo scarso interesse di Petrucci verso le derivate di serie ed il loro campionato mondiale, che vorrebbe invece orientarsi verso le corse off road.
Come ha dichiarato il pilota nelle scorse settimane a Moto.it, il desiderio è quello di accantonare la pista per i rally, se non ci sono altre possibilità: «Il fatto di essere più grosso e più pesante della media degli altri piloti è un limite in MotoGP per me e lo sarebbe ancora di più se andassi in Superbike. Per questo l’idea del Mondiale Sbk non mi entusiasma e non credo di essere interessato a finire lì la mia carriera. Mi piacerebbe continuare qui, con KTM, ma non ho ancora parlato con loro e vedremo quale sarà la decisione finale. Me la cavo piuttosto bene in fuoristrada – aggiunge riguardo al piano alternativo per il suo futuro – ed ho avuto la possibilità di sperimentare i rally. È una disciplina fantastica che mi ha entusiasmato e se KTM non mi volesse più come pilota per la MotoGP potrei chiedere loro di farmi correre la Dakar. È un sogno che ho fin da bambino, d’altra parte è sulla terra che è iniziata la mia carriera».
Il debutto di Petrucci nel Motorally
La Dakar quindi è vista da Petrucci come una possibile e naturale destinazione della propria carriera, ora che si avvia verso i 31 anni e la MotoGP è sempre più terra di conquista di giovanissimi rampanti («Per la MotoGP sono quasi vecchio, per la Dakar direi che sono abbastanza giovane», ha affermato di recente). La fiducia del pilota in KTM, nonostante le difficoltà di questa stagione, è intatta, perciò se ci saranno altre offerte dalla pista che l’interessato non riterrà valide, si potrebbero aprire le discussioni per salire in sella di una moto rally del marchio austriaco per la prossima Dakar. Ma Petrucci non esclude altre opzioni nel mondo del fuoristrada, come nel settore enduro: ricordiamo inoltre che il ternano proviene dalla motocross, e alla fine della scorsa stagione ha partecipato all’ultimo round del Campionato Italiano Motorally, nel round del Sandalion in Sardegna, concluso all’undicesimo posto e con una vittoria nella prima prova speciale. Pur patendo qualche errore di navigazione, normale per chi è alla prima esperienza, Petrucci ha quindi disputato una corsa dignitosa, ricevendo la stima e l’apprezzamento dal vincitore della gara nonché suo amico Jacopo Cerutti.
Agosto mese decisivo per il futuro di Petrucci
Ultimamente però nella girandola delle ipotesi sul futuro dell’ex ducatista si è parlato anche di una permanenza nelle piste, sempre con KTM, ma nella veste di collaudatore. Un punto fermo su tutte queste illazioni si avrà dopo il citato doppio appuntamento in terra austriaca, nei fine settimana dell’8 e del 15 agosto: concluse le gare al Red Bull Ring – se non prima -, dovremo finalmente avere qualche conferma in più sul 2022 di Petrucci.