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Dakar | Il debutto di Audi con l’RS Q e-tron: il bilancio finale. “Superate le nostre aspettative, nel 2023 puntiamo al titolo”

La Dakar 2022 ce la ricorderemo per molti motivi, al di là dei suoi vincitori: tra questi, il fatto che si è trattato del primo passo verso un futuro più o meno ecosostenibile per questo leggendario rally raid. Se si riuscirà ad arrivare al traguardo delle emissioni zero lo vedremo con il tempo, ma intanto quest’anno Audi si è presentata con il primo veicolo in gara – non quindi a scopo dimostrativo, si badi bene – dotato di powertrain elettrico e range extender. In sostanza, con l’Audi RS Q e-tron si è iniziato a poggiare le fondamenta che entro il 2030 porteranno la Dakar ad ammettere solo veicoli a basse emissioni.

Il debutto dell’Audi RS Q e-tron: luci ed ombre, ma la strada è segnata

Già dall’edizione appena andata in archivio è stata creata una categoria ad hoc, la T1-Ultimate rivolta alle auto a basse emissioni, quindi veicoli ibridi ed elettrici. L’RS Q e-tron è dotato di motore termico ma anche di tre MGU derivate dall’esperienza nella Formula E, incaricate alla trazione e alla ricarica: quindi siamo di fronte ad uno dei primi mezzi alternativi per la Dakar, nonché di uno dei progetti più ambiziosi e complessi per Audi. Essendo qualcosa di pionieristico, con un prototipo sviluppato in appena un anno e con ritmi serrati nei test (senza altri debutti in gare che non fossero la Dakar) difficilmente ci si poteva aspettare la vittoria del titolo al primo colpo (andato a Toyota Gazoo Racing e a Nasser Al-Attiyah), perciò in questa prima avventura ci sono stati alcuni intoppi tecnici (spesso però dettati da motivi esterni) che hanno privato i tre equipaggi scelti per questa impresa (due in particolare come vedremo) della possibilità di lottare per la vittoria finale sin da subito.

La strada è comunque segnata, come ha dichiarato il membro del board Audi per lo Sviluppo Tecnico Oliver Hoffmann: «Audi è stata all’altezza del suo ruolo pionieristico nella Dakar fin dall’inizio. Il concetto di propulsione alternativa dell’Audi RS Q e-tron ha soddisfatto tutte le aspettative con la sua trasmissione elettrica, batteria ad alto voltaggio e convertitore di energia ad alta efficienza. Per più di quattro decenni, il nostro marchio ha ripetutamente impressionato con le sue innovazioni negli sport motoristici, tra cui il rally raid più duro del mondo».

Ekstrom miglior Audi in classifica

In termini pratici, il miglior piazzamento per Audi alla Dakar 2022 è stato il nono posto finale di Mattias Ekström ed Emil Bergkvist, con un ritardo di 2 ore e quarantadue minuti dal vincitore Al-Attiyah. La coppia svedese ha conquistato in questa edizione un successo nella tappa 8, ma non hanno potuto giocarsi le proprie carte dopo essersi persi nella quarta prova, accumulando così lo svantaggio che li ha messi fuori dai giochi: ma c’è da dire che, nonostante la poca esperienza, il duo ha scalato le posizioni da fuori la top venti ai primi dieci. Ekström, che era alla sua seconda Dakar (la prima in auto) ed era reduce dalla stagione 2021 nell’Extreme E con ABT Cupra, ha commentato: «I miei compagni di squadra mi hanno dato molti consigli. Il mio ritmo è sempre migliorato, ma le dune rimangono la mia grande sfida. […] Sono sempre andato sul sicuro e non ho attaccato troppo».

Sainz autore del maggior numero di vittorie con Audi

Carlos Sainz ha sicuramente più esperienza alla Dakar, avendola già vinta tre volte, ma questo esordio con Audi è stato un ottovolante tra momenti bui e qualche successo. I punti più bassi sono stati la prima e la quinta tappa, dove ha dovuto fare i conti con le difficoltà della navigazione assieme al copilota Lucas Cruz e ad un imprevisto tecnico, sprofondando fuori classifica con oltre tre ore di ritardo. Ma al tempo stesso Sainz ha regalato la prima vittoria ad Audi conquistando la tappa 3, bissando il successo poi nella undicesima prova. Concluderà la Dakar 2022 12esimo con 3 ore e 40 di ritardo. «Soprattutto nella seconda metà, i tracciati erano tipici della Dakar, ovvero molto vari e impegnativi con un misto di percorsi fuoristrada, dune piccole e grandi e orientamento che richiesto grande impegno da com’era complicato. Con i nostri ingegneri abbiamo migliorato sempre di più l’assetto della vettura nel corso del rally. Un grande grazie a tutti per questo», sono le parole di Sainz alla fine della sua esperienza.

La sfortuna di Peterhansel

Infine, il 14 volte vincitore della Dakar Stéphane Peterhansel è stato colui che ha avuto la peggio in questa edizione in cui si presentava da campione uscente: la sua prima settimana è stata da incubo, tra guasti all’Audi RS Q e-tron per colpa di un sasso sul percorso e una emorragia di ore che lo fatto sprofondare nei bassifondi della classifica generale. Ma pur essendo completamente fuori dalla difesa del titolo, Peterhansel non si è arreso e assieme al copilota Edouard Boulanger è andato avanti comunque, sino a vincere la decima tappa, 82esima nella sua straordinaria carriera. «Ho guidato molti prototipi nel deserto, ma l’Audi RS Q e-tron è semplicemente sensazionale tra le dune», ha commentato il veterano francese. «La trazione elettrica con la sua buona coppia si adatta perfettamente al mio stile di guida». Peterhansel ha concluso 59esimo con 68 ore di ritardo.

Per Audi quattro vittorie e quattordici piazzamenti sul podio alla Dakar 2022

Al fianco di Audi in questa Dakar c’è stato Q Motorsport per il supporto tecnico. Il Managing Director e Team Principal Sven Quandt ha commentato: «Sono grato ad Audi per averci permesso di realizzare questo ambizioso progetto e per aver raggiunto questi risultati insieme fin dalle prime tappe». E Julius Seebach, responsabile del settore motorsport in Audi, ha fatto un bilancio finale di questa avventura pioneristica: «I nostri piloti e copiloti hanno vinto quattro tappe e conquistato un totale di 14 podi nelle classifiche giornaliere. Questo supera chiaramente le nostre aspettative per la prima partecipazione alla Dakar. Un grande ringraziamento per tutto questo e grande rispetto per il team in loco, ma anche a casa in Germania. Grazie anche a Sven Quandt e al suo team per il prezioso supporto. La storica vittoria di Carlos Sainz con l’Audi RS Q e-tron già nel terzo giorno è la ricompensa per questo duro lavoro e sottolinea la capacità di vincere del prototipo. Audi è quindi la prima squadra a ottenere una vittoria di tappa con un concept dotato di trasmissione elettrica. Questo è il frutto di un’ottima prestazione di squadra. Dopo questo risultato già nel primo anno, la vittoria assoluta alla prossima Dakar è chiaramente il nostro obiettivo. Al ritorno in Germania faremo il punto, ottimizzeremo ulteriormente la nostra Audi RS Q e-tron e la schiereremo in diverse gare».

 

Luca Santoro:
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