Se l’indiscrezione fosse confermata, saremmo di fronte ad un colpo di scena da far tremare i muri: DirtFish riporta che le restrizioni legate agli spostamenti che l’Arabia Saudita ha imposto nei suoi confini potrebbero avere delle conseguenze sulla Dakar, in partenza il prossimo due gennaio, mettendo a serio rischio l’edizione 2021.
La variante inglese del Covid fa paura
Il leggendario rally raid cade in in un momento in cui c’è una certa apprensione per la cosiddetta variante inglese del Covid-19, ovvero una mutazione del virus tale da renderlo, stando agli attuali studi, più contagioso (non è detto sia però più letale o che i vaccini non siano efficaci su questa nuova versione: le autorità sanitarie dell’UE da questo punto di vista hanno voluto dare rassicurazioni in merito). In Arabia Saudita, dove ad oggi si sono registrati 360.000 casi dallo scoppio dell’epidemia e 6.000 decessi, si è deciso recentemente di chiudere l’ingresso nel Paese dei voli internazionali, sulla scorta di quanto si sta facendo anche altrove, Italia compresa (almeno con il traffico dal Regno Unito). Una misura che durerà per una settimana, ma ormai siamo abituati al fatto che le procedure preventive quando si parla di Covid si sa quando iniziano, ma non quando finiranno; ovviamente chiuse anche le frontiere terrestri e via mare.
La Dakar 2021 e l’arrivo dei partecipanti
Si capisce che la situazione per la Dakar e per l’organizzatore A.S.O si stia facendo dannatamente delicata. L’evento richiamerà un nutrito numero di persone da tutto il mondo, parlando di team, equipaggi, staff annessi e connessi (solo di iscritti parliamo di più di 500 anime). Giacché siamo al 21 dicembre, a breve i partecipanti e il loro entourage dovrebbero arrivare in Arabia Saudita, almeno una settima prima della partenza: ma la chiusura dei confini potrebbe rendere la cosa impossibile, al netto di eventuali deroghe (ma saranno possibili?).
Quindi, secondo DirtFish, filtra una certa preoccupazione da parte degli organizzatori, con il rischio – così dice una fonte anonima – che i concorrenti europei possano portare inconsapevolmente il Covid in una Arabia Saudita che sta cercando di contenere i contagi e dove è già partita la campagna vaccinale. Secondo il sito una decisione definitiva dovrebbe arrivare, se tutto torna e tutto va bene, entro stasera, ma prendiamo questo indiscrezione con il beneficio di inventario.
Cosa potremmo perderci
In caso di cancellazione, tra le altre cose salterebbe anche il ritorno di Sébastien Loeb alla Dakar dopo un anno di assenza, debuttando con un nuovo team e una nuova vettura; non vedremmo in caso neppure l’esordio di Kris Meeke, la difesa del titolo di Carlos Sainz e, nelle Moto, di Ricky Brabec con Honda, la voglia di rivincita di un sempre più determinato Nasser Al-Attiyah, il ritorno in gara del campione 2019 nei Quad Nicolas Cavigliasso, e così via. Inoltre, sarebbe la seconda volta che la Dakar finisce per essere cancellata, dopo che l’edizione 2008 saltò per il rischio terrorismo, determinando l’anno successivo lo spostamento dell’evento dall’Africa all’America Latina.
Abbiamo sentito il parere di uno dei nostri italiani in gara, ovvero Maurizio Gerini, 14esimo lo scorso anno nella categoria Moto e che si prepara a tornare per la terza volta alla Dakar. «Non credo proprio che venga cancellata. Magari posticipata se ci saranno delle restrizioni – ha spiegato il pilota di Solarys Racing sulla Husqvarna FR450 Rally -, ma per ora nessuna comunicazione ufficiale».