Alla Dakar un giorno sei in, l’altro sei out: anche la Tappa 3 ha dimostrato l’estrema variabilità di un gara che se l’altroieri ti trascina nella polvere, l’indomani puoi ritrovarti sugli altari e viceversa.
Dakar 2020, Tappa 3: duello Sainz-Al Attiiyah
La frazione odierna di Neom-Neom, un anello di tracciato nella zona rocciosa e montuosa del nord ovest dell’Arabia Saudita, sede futura di una immensa e futuristica smart city, ha regalato colpi di scena anche nella categoria Auto (e pure un clima un po’ rigido, con tanto di neve a tratti sul percorso). I 427 km di oggi hanno visto trionfare Carlos Sainz, vecchia (absit iniuria verbis) volpe del motorsport e della Dakar, che ottiene così il suo 33esimo successo di tappa nella storia delle sue partecipazioni al rally raid. Il pilota sulla Mini X-Raid (che sta andando alla grande in questo avvio di corsa) ha duellato principalmente contro Nasser Al-Attiyah, secondo al traguardo con un ritardo di soli 03′ 31”. I due mantengono le stesse posizioni anche nella generale, con Sainz leader grazie ad un vantaggio di 04′ 55” sul rivale Toyota.
Questo dimostra come i due veterani e già vincitori della Dakar abbiamo combattuto praticamente gomito a gomito, a tratti sul filo dei secondi, lungo tutta la tappa. Dietro di loro un ritrovato a tratti Stéphane Peterhansel, alle calcagna dei due con l’ex leader della generale Orlando Terranova sulle tracce del terzetto in fuga. Tuttavia l’argentino perde progressivamente terreno, salutando così la vetta della generale già dopo duecento chilometri di gara.
Dakar 2020, Tappa 3: riscatto Alonso
Chi invece si mette all’inseguimento del trio con buoni risultati è Fernando Alonso, che dopo la disfatta di ieri dove ha perso due ore e mezza per un imprevisto si è rifatto nella Tappa 3, spingendo come promesso e ritrovandosi quarto dietro Peterhansel, Al-Attiyah e Sainz. Alla fine però un pilota con decisamente molta più esperienza di Alonso nella Dakar, ovvero Jakub Przygonski, conquista il terzo posto sul suo Mini John Cooper Works Rally di Orlen X-Raid a 04′ 19” dalla vetta, seguito dal pilota di casa Yasir Seaidan sullo stesso mezzo. Alonso e il suo navigatore Marc Coma si fermano ad un dignitosissimo quinto posto finale, a 06′ 14” dal loro connazionale vincitore di tappa: un risultato da incorniciare e che rilancia le ambizioni dell’ex F1 (non certo per la vittoria finale, ma almeno per dargli morale per cacciare qualche successo di tappa).
L’altra gloria saudita Yazeed Al Rajhi continua a migliorare i propri risultati finendo sesto e rilanciando la sua difficile rincorsa al podio della generale; invece Peterhansel, nonostante la buona reazione, si deve invece accontentare del settimo piazzamento. Ottavo Terranova, a dodici minuti da Sainz, seguito dal vincitore di tappa di ieri Giniel De Villiers. Chiude la top ten odierna il compagno di squadra in Toyota Bernhard Ten Brinke. Spicca in negativo un’altra prestazione opaca di Nani Roma, diciannovesimo con il suo Borgward BX7 Evo.
Dakar 2020, Tappa 3: incidente per Al Qassimi
Ritiro per Khalid Al Qassimi, protagonista di un brutto incidente al chilometro 298: lo sceicco emiratino ha perso infatti il controllo del suo Peugeot 3008 DKR che è andato quasi del tutto distrutto nella carambola. Fortunatamente, come si vede dal video qui sotto, sia Al Qassimi che il copilota Xavier Panseri sono usciti dal mezzo sulle loro gambe e a prima vista integri, a parte lo spavento. Ovviamente sono stati comunque sottoposti ai controlli da parte del personale medico, ma per loro la Dakar 2020 finisce qui, dissipando una costanza di rendimento che ha portato l’equipaggio a salire sul podio nella scorsa tappa. Ritiro anche per Vladimir Vasilyev, visto che il suo Mini Rally ha preso fuoco al chilometro 284.
Nella classifica generale quindi Sainz è tallonato da Al Attiyah, con Terranova scivolato al terzo posto con un gap di 08′ 09”. Al Rajhi è quarto, più distanziato, a 18′ 58”, mentre è quinto Peterhansel a 19′ 00”. Si sale a venti minuti di ritardo con Mathieu Serradori, sesto; settimo De Villiers (23′ 42”), ottavo Ten Brinke (33′ 23”), e chiudono la top ten Martin Prokop con 48′ 05” ed il vincitore di Tappa 1 Vaidotas Zala a praticamente un’ora di distanza da Sainz.