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Dakar | Da Cerutti a Gerini, passando per Pavan e non solo: gli italiani in gara nella categoria Moto

Si avvicina sempre di più la partenza ufficiale della Dakar 2020, 42esima edizione del rally raid più noto e leggendario al mondo che per la prima volta si svolgerà in Arabia Saudita.

Dakar 2020, italiani nella categoria moto: il duo Solarys Racing, Cerutti e Gerini

Ancora una volta, vedremo in gara una discreta pattuglia di italiani sparsi nelle varie categorie: approfondiamo in questo spazio quella delle due ruote, con i nostri connazionali impegnati nelle moto. Partiamo dai due alfieri di Solarys Racing, team di Castiglion Fiorentino nato nel 2011 e che dai campionati regionali è arrivato a schierare i suoi piloti alla Dakar: i due portabandiera in questione sono Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini. Il primo taglia il traguardo della quinta partecipazione consecutiva al rally raid che apre la stagione, dove il comasco ha ottenuto come miglior risultato un dodicesimo posto nella sua prima apparizione nel 2016.

Reduce da un’ultima rifinitura svolta nelle settimane prenatalizie in Sardegna, Cerutti si appresta ad affrontare una Dakar che dovrebbe essere più navigata rispetto alle edizioni precedenti: cosa che il pilota, in virtù anche della sua esperienza – e dei suoi titoli tricolori, ben quattro – nel Motorally saluta con favore, stando alle dichiarazioni rilasciate alla vigilia della partenza per l’Arabia Saudita. Il quattro volte campione italiano Enduro correrà in sella della Husqvarna FR 450 Rally, alla pari del compagno di squadra Gerini: il 34enne nativo di Chiusanico, in provincia di Imperia, è invece alla sua terza Dakar dopo il 22esimo posto ottenuto nel 2018 e l’ottimo 14esimo nel 2019.

Il ligure ha corso nella stagione appena conclusasi al Merzouga Rally, al Panafrica, al Rally du Maroc ed ha conquistato la vittoria al Transanatolia Rally, con un vantaggio notevole di più di un’ora rispetto al secondo classificato. Come Cerutti, anche Gerini vede di buon occhio la maggior enfasi alle doti di navigazione dei piloti che gli organizzatori hanno previsto per quest’anno, sulla scorta di quanto visto nel 2019 al Rally du Maroc. «Così si potrebbe ridurre il divario tra i team ufficiali e quelli privati, distribuendo il roadbook la mattina per alcune tappe, ad esempio, cosa che riduce l’enorme vantaggio dei piloti ufficiali che possono contare su un mapman», spiega Gerini nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate prima della partenza.

Dakar 2020: il veterano Fasola, il ritorno di Pavan e gli altri italiani in gara

Tra gli altri italiani su due ruote alla Dakar 2020 citiamo inoltre Matteo Olivetto, di professione vigile del fuoco ad Abano Terme, che dopo il ritiro nel 2017 per via di un guasto meccanico torna in gara per prendersi la sua rivincita. Sostenuto dai propri colleghi, anche a livello di budget con raccolte fondi per supportare la sua partecipazione, il pilota di Battaglia Terme gareggerà con le insegne di ABC Old Farm Racing su una KTM 450 EXC 2019, all’interno della categoria Original by Motul (dove i partecipanti non godranno di assistenza personalizzata).

Ancora, Fabio Fasola, che torna alla Dakar a vent’anni di distanza dall’ultima volta: parliamo di una colonna del mondo delle moto offroad, con un palmarès di tutto rispetto (sette volte campione italiano assoluto nella Raid Marahton, otto sul gradino più alto della Sei Giorni Internazionale di Enduro e successi in varie gare nella categorie Rally, ed ancora altre vittorie che non possiamo elencare qui tutte) nonché artefice della Fasola School nata nel 1990. La Dakar 2020 sarà il suo canto del cigno prima del ritiro definitivo dalle gare.

Passiamo poi a Mirko Pavan (NSM Racing Team di Mirco Miotto), alla sua seconda esperienza nella corsa organizzata da ACO e che disputerà ancora una volta in sella alla Beta RR450 nella Original by Motul, categoria in cui ha concluso quarto l’anno scorso (e secondo tra gli italiani). Ancora, Alberto Bertoldi (BMS Moto), che correrà la sua seconda Dakar dopo la partecipazione nel 2018 e lo farà con la KTM 450: il meccanico e venditore di moto concorrerà per la prima volta nella Original by Motul, dove potrà prendersi cura in prima persona – vista anche la sua deformazione professionale – del proprio mezzo.

Seconda partecipazione alla Dakar anche per Cesare Zacchetti, ragazzo classe 1969 di professione manager nel settore moda e che gareggerà anch’egli con una KTM 450. Dopo il ritiro nel 2016, torna anche Alessandro Barbero: il proprietario di un hotel in Sardegna vanta in carriera partecipazioni nelle competizioni rally come il Merzouga, il Touareg, il Rally dei Faraoni e ovviamente in Sardegna, oltre ad aver corso anche all’Africa Eco Race.

Infine alla Dakar 2020 troveremo Francesco Catanese per TMF Racing, già test rider per la rivista Motociclismo e alla sua quarta partecipazione al rally raid, che disputerà in sella alla Yamaha WR450 Rally. Per Catanese la Dakar è diventata una ossessione, e come ha rivelato non poteva esimersi dal provare l’avventura saudita, lui che in carriera ha corso anche in competizioni come il Rally dei Faraoni, il Merzouga, il Transanatolia ed altri ancora.

Luca Santoro:
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