In una prova speciale ridotta a 273 km, il pilota cileno Francisco Lopez è riuscito – con la sua Aprilia – ad ottenere il miglior tempo per la prima volta quest’anno, avvicinandosi a Coma e Despres. Si tratta di la terza tappa consecutiva che sfugge i due piloti KTM. Nella categoria auto, Stéphane Peterhansel ha avuto ancora problemi di forature, mentre Orlando Terranova ha dovuto ritirarsi dopo un cappottamento, come accaduto a Guerlain Chicherit nella tappa precedente. Nasser Al-Attiyah si avvicina a Sainz dopo la vittoria N.10 nella sua carriera alla Dakar. Ales Loprais continua a scuotere il dominio Kamaz e raggiunge la seconda vittoria di fila.
Si è fatta un po’ desiderare quest’anno. Dal quandola Dakar si svolge nel suo paese, “Chaleco” non ha mai aspettato troppo per regalare un brivido ai suoi sostenitori. Ma quest’anno, la vittoria era sfuggita fino ad ora al pilota di punta dell’Aprilia che aveva quasi vinto la tappa di Iquique dietro a Gonçalves. Questo anno Lopez non ha lasciato nulla al caso, per esempio con la navigazione che non è normalmente il suo forte. La 450 italiana ha già dimostrato la sua affidabilità, sia in termini di prestazioni e che di robustezza, quindi c’erano tutte le condizioni per permettere a Lopez un ottimo exploit. Ad Antofagasta, una delle città che lo aveva già visto vittorioso in passato, Lopez ha raggiunto la sua quinta vittoria in una Dakar Per essere sicuro di non rischiare, il piloti Aprilia ha spinto a fondo fino a guadagnare al km 176 più di 4’ su Coma. Al suo arrivo, ha chiuso con un margine di 2’21”su Despres e 3’45 sul catalano, rosicchiando minuti preziosi ai due attuali leader.
I 273 km sul menù del giorno non hanno più di tanto cambiato le cose tra i piloti KTM, anche se la tappa li ha fatti accorgere che “Chaleco” è una minaccia piuttosto seria. Coma resta in testa con 7’24” davanti a Despres, che oggi ha guadagnato un minuto abbondante Entrambi sanno che un vantaggio ridotto può essere annullato in qualsiasi tappa, basta un piccolo problema o una scelta errata di navigazione. Gli scarti che separano il vincitore dal secondo alla fine di una Dakar sono mediamente nell’ordine delle ore, più che dei minuti. Dobbiamo tornare all’edizione 2005 della Dakar per vedere un titolo vinto con un vantaggio di meno di 10 minuti.
Un po’ più in basso nella classifica, la buona notizia del giorno arriva per Pal-Anders Ullevalseter che conclude con l’ottavo tempo della giornata e rientra nella Top 10. Esce invece dal “club”Jonah Street, che al CP3 accusava un forte ritardo per un problema al motore. David Casteu è già molto indietro, ma i problemi sembrano essere il pane quotidiano del pilota Sherco, che anche oggi ha avuto problemi con il cambio.
Fino al giorno di riposo, il Team X-Raid vedeva – con ottimismo – il suo bicchiere mezzo pieno. Purtroppo la sfortuna ha colpito ripetutamente il team di Sven Quandt, che probabilmente sta vivendo le sue 24 ore più dure come team manager. Ad Arica, Guerlain Chicherit ha inziato demolendo la Mini Countryman che avrebbe dovuto portare intera a Buenos Aires. E – ancora più importante – il suo leader Stéphane Peterhansel sembra avere un conto in sospeso con la sorte: anche oggi ha bucato dopo appena 15 km di corsa. Preoccupato per le continue forature, Peter ha corso di conserva ed ora è distante 21 ‘da Carlos Sainz nella generale. Ma la serie di disgrazie non si ferma qui per la BMW. Oltre alle due forature di Krzysztof Holowcyc, la X3 di Orlando Terranova si è capotata dopo circa 200 km di prova speciale. Il pilota argentino stava correndo molto bene e sembrava poter entrare nella top 5, invece è costretto a lasciare la gara ancora prima di ritornare in patria.
La situazione sembra volgere a favore delle Touareg Race III, che hanno concluso la tappa ai primi tre posti… e senza forature. Nasser Al Attiyah è – come lo scorso anno – all’inseguimento di Sainz e guadagna terreno sul pilota spagnolo. Insieme alla sua 10a vittoria di tappa in una Dakar, il pilota del Qatar è ora a soli 1’22”dal primo posto in classifica generale. Giniel De Villiers, adotta talvolta la strategia della tartaruga e si avvicina al podio: ora è a solo 11 ‘dietro Peterhansel e se dovesse passare avanti in classifica, sarebbe una tripletta VW.
Il vento potrebbe essere girato nella categoria camion. Ales Loprais e la sua copilota Josef Kalina – quattro volte vincitore della Dakar – hanno iniziato a dare fastidio allo squadrone Kamaz. Nessuno sa se il team russo stia avendo problemi, ma una cosa è certa: Loprais sta guidando decisamente bene. Ha tagliato il traguardo della tappa di Antofagasta da vincitore, la seconda consecutiva. In classifica generale, si avvicina alla cima ed è ora 16’22” dietro Kabirov, che è ancora leader, ma davanti a Vladimir Chagin. Il sogno ceco comincia a prendere forma…