Se nel Campionato Italiano Rally 2020 è chiaro che il duello per il titolo coinvolgerà in primo luogo Giandomenico Basso ed Andrea Crugnola, in quello Terra si profila un’altra sfida a due, che riguarda in questo caso il campionissimo Paolo Andreucci da una parte e Simone Campedelli dall’altra. Al San Marino Rally la lotta tra questi due protagonisti del rallismo italiano è stata molto accesa e vicina, con le incursioni del terzo incomodo Umberto Scandola. Tutti e tre, tra l’altro, già rivali nel CIR delle scorse stagioni.
Poi, alla fine del secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra, si insinua la wild card Marquito Bulacia, presente per fare un’ultima rifinitura su sterrato prima dell’impegno nel WRC3 che ripartirà dal Rally Estonia della prossima settimana, e che risolve in beffa per uno dei due duellanti principali del CIRT questo San Marino Rally. Ma andiamo per gradi.
La vittoria di Bulacia che cambia il podio del San Marino Rally
Il podio finale della gara svoltasi in nove prove speciali disputate tutte oggi vede al primo posto il giovane boliviano classe 2000, a bordo della Skoda Fabia R5 (in Estonia invece salirà a bordo di una Citroen C3 R5), con al proprio fianco alle note l’argentino Marcelo Der Ohannesian. Bulacia, che quest’anno ha ottenuto il primo posto nel WRC3 al Rally del Messico dello scorso marzo, fino alla penultima PS ha disputato una gara con le proprie carte ben coperte, quasi attendesse l’ultimo istante utile per dare la zampata decisiva che gli ha dato vittoria assoluta, oltre al sicuro primo posto tra gli Under 25 ed il contestuale successo nella Coppa di Zona ACI Sport: sempre a ridosso del podio, il boliviano poteva accontentarsi di un piazzamento. Ed invece nella PS9 beffa colui che sembrava ad un passo dalla vittoria dopo aver lottato strenuamente con Andreucci, soprattutto, e con Scandola, ovvero Simone Campedelli.
La gara di Campedelli e Canton
Il cesenate assieme a Tania Canton debuttava a San Marino con la Volkswagen Polo GTI R5, dopo aver lasciato la Ford Fiesta R5 che gli ha dato soddisfazioni in questi anni ma anche qualche imprevisto di troppo. Al già campione nazionale Terra nel 2007 bastano poche prove speciali per trovare la quadra giusta con la vettura, andando a conquistare il miglior tempo nella PS4 e lottando quindi per la vittoria contro Andreucci, con dei distacchi sotto il secondo a partire dal giro pomeridiano. Poi Campedelli si issa al comando dalla PS7, e i giochi sembravano fatti allorché l’equipaggio italo-svizzero era riuscito a staccare l’undici volte campione CIR con più di tre secondi di gap, che diventavano cinque nella penultima speciale. Ma alla fine il signor tempo messo in saccoccia da Bulacia nella PS9, contro il quarto miglior crono di Campedelli, infligge a quest’ultimo una beffa che quasi ricorda quella subita lo scorso anno al Rallye Sanremo, quando fu Craig Breen a soffiare sul filo di lana la vittoria quasi certa per il cesenate. Beffa, quella del San Marino, perché sebbene dopo l’ultima PS Campedelli e Bulacia erano appaiati al primo posto finale, ai sensi del regolamento la vittoria viene conferita guardando i tempi della prova discriminante, ovvero la PS1, dove il boliviano aveva ottenuto il terzo miglior crono e il rivale il quinto.
Andreucci terzo ed ancora leader nel CIRT
Sul podio sale poi Andreucci con il suo nuovo navigatore per il CIRT, ovvero Francesco Pinelli: il toscano già vincitore del precedente round del Rally Città di Arezzo ha comunque dato ennesima prova del suo feeling con la Citroen C3 R5 e di essere lanciatissimo per il titolo, inseguito ovviamente dallo sfortunato Campedelli, con cui per buona parte del San Marino si è rimpallato la leadership. In classifica il pilota della Garfagnana è sempre leader, ma il cesenate insegue ad un solo punto di distanza, e qui torniamo al nostro discorso di apertura sul duello che potrebbe animare il Tricolore Terra quando mancano solo due gare alla fine di questa bizzarra stagione.
San Marino Rally 2020, gli altri piazzamenti e risultati
Il pilota di casa e grande esperto dei suoi sterrati Daniele Ceccoli non bissa la vittoria del 2018 ma si ferma al quarto posto, assieme a Piercarlo Capolongo: entrambi erano al debutto sulla i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia, vettura che ha richiesto un cambio di assetto in assistenza. Lo stesso team piazza al quinto posto Umberto Scandola, che invece è al secondo anno con l’auto coreana e che sarebbe potuto essere quarto se un ritardo al controllo orario non avesse comportato una penalità tale da farlo retrocedere di una posizione. In ogni caso il veronese assieme a Guido D’Amore disputa una gara notevole con ben sei vittorie in altrettante PS, ed ottiene pure la testa della classifica sino a quando un problema meccanico nella PS4 non gli fa perdere una trentina di secondi.
Sesto posto al San Marino Rally per Giacomo Costenaro su Fabia R5, autore di una gara costante, seguito da Aljoša Novak e da Nicolò Marchioro, tutti sulla vettura ceca e con quest’ultimo superato dallo sloveno all’ultima PS nella lotta per il settimo posto. La top ten si chiude con Simone Romagna su Ford Fiesta MkII R5 ed il finnico Juhana Raitanen, a bordo della Fabia R5. Undicesimo Francesco Fanari con Pietro Ometto, mentre si chiude al dodicesimo il ritorno nel CIRT di Giuseppe Dettori (anch’essi tutti sulla Skoda). Nella classifica femminile primeggia Tamara Molinaro su Fiesta R5, mentre Stefano Guerra su Mitsubishi Lancer Evo X conquista il primo posto nel Gruppo N.
I già vincitori di categoria in Gara 1 del Rally di Roma Capitale, Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti, ottengono il successo anche nel primo round su sterrato del CIR Junior 2020, abbinato proprio al San Marino. Al secondo posto Giorgio Cogni con Gabriele Zanni, seguito dal primatista in Gara 2 del Roma Capitale Emanuele Rosso, con Andrea Ferrari alle note. Nel secondo appuntamento del Campionato Italiano Cross Country, infine, nessuna sorpresa con una nuova affermazione della Suzuki Grand Vitara del Gruppo T1 con a bordo il pluricampione Lorenzo Codecà, già vincitore del precedente round al Valtiberina, con Marco Toffoli, seguiti da Alfio Bordonaro e Marcello Bono, secondi e primi nel Suzuki Challenge.
San Marino Rally 2020, classifica finale (CIRT)
1. Bulacia Wilkinson-Der Ohannesian (Skoda Fabia) in 50’11.0;
2. Campedelli-Canton (Volkswagen Polo) a 0.0;
3. Andreucci-Pinelli (Citroen C3) a 1.3;
4. Ceccoli-Capolongo (Hyundai I20 NG) a 33.8;
5. Scandola-D’Amore (Hyundai I20 NG) a 38.5;
6. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia) a 46.7;
7. Novak-Cevc (Skoda Fabia) a 1’21.8;
8. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia Evo) a 1’21.9;
9. Romagna-Addondi (Ford Fiesta MK2) a 1’49.3;
10. Raitanen-Salminen (Skoda Fabia) a 1’49.6.
CIRT 2020, classifica aggiornata
- Andreucci 25 pt;
- Campedelli 24;
- Ceccoli 16;
- Bulacia- Costenaro 15;
- Marchioro 8;
- Novak 7.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport