Dopo tredici anni dal trionfo nell’allora Trofeo Rally Terra, Simone Campedelli è tornato in una serie nazionale sugli sterrati, ovvero l’attuale Campionato Italiano Rally Terra che poche ore fa ha mandato in archivio il suo primo round di questa scalcagnata stagione.
Campedelli e Canton sul podio del Rally Arezzo 2020
Al Rally Città di Arezzo – Crete Senesi e Valtiberina il cesenate si è presentato assieme alla lettrice di note Tania Canton, al suo fianco dal 2018, sulla Ford Fiesta MkII R5 del team GB Motors, gommata Michelin e con una livrea che sostituisce il tradizionale arancione Orange1 Racing (struttura sempre al suo fianco, beninteso) con la gamma cromatica della start-up Easywrite. Tra conferme e novità, l’annata nel CIRT 2020 del binomio Campedelli e Canton parte con un secondo posto alle spalle del vincitore Paolo Andreucci, con un gap di 28 secondi ed una gara che si può letteralmente ed idealmente dividere in due: da una parte, la prima tappa di sabato con una partenza in salita, tra problemi alla valvola pop-off della Fiesta MkII R5 (componente che libera aria in eccesso per evitare problemi pressori che impatterebbero sul turbocompressore, spiegato nella maniera più brutale possibile) e un guasto all’interfono.
Dalle posizioni basse della top ten nelle PS1 e 2 l’equipaggio poi ha risalito la china, per chiudere la prima giornata al quarto posto, a giusto 1,7 secondi dal podio. E qui arriviamo alla seconda parte della loro gara, ovvero la tappa odierna che ha chiuso il Rally di Arezzo: approfittando anche degli inaspettati ritiri di Stéphane Consani (ci ritorneremo) e di Emil Lindholm, fino ad allora leader incontrastato della competizione sulle strade bianche aretine, Campedelli e Canton chiudono quasi in gloria il loro weekend salendo sulla piazza d’onore e mettendosi quasi alle spalle i problemi del giorno prima.
“Al Rally Arezzo abbiamo espresso il nostro solito ritmo a tratti “
Ma per capire come è andata veramente abbiamo chiesto allo stesso pilota di commentare il suo ritorno nel CIRT. Partendo dalla fine e tracciando un bilancio conclusivo, è andata come avreste potuto immaginare? «Direi di no – ammette Campedelli – non è andata né come immaginavamo né come speravamo, neppure in linea con il nostro solito ritmo – tipo il Tuscan Rewind, quando tutto gira [nel verso giusto] sulla terra e riusciamo a giocarcela. Questo ritmo lo abbiamo espresso a tratti al Rally Città di Arezzo, e abbiamo avuto diversi problemi tecnici legati alla gestione della valvola pop-off, che non sono stati dipesi né da noi né dal team GB Motors, ma qui si tratta di una gestione che dipende dalla casa. Noi possiamo fare solo il massimo in gara con gli ingegneri e tutto».
Chiosa il romagnolo: «Quando abbiamo affrontato l’Alpe di Poti stamattina abbiamo fatto un tempo a tre decimi da Lindholm, mentre per il resto abbiamo un po’ sofferto, inutile nasconderlo». Cosa è cambiato da ieri ad oggi? «Oggi, rispetto a ieri, non è cambiato molto. Il team ieri sera ha provato a fare diverse modifiche, nel limite del consentito, come quelle tecniche (cambiare la pop-off, fare i controlli del caso legati alla gestione del turbo…) e poi ci siamo rimessi a quanto ci hanno detto gli ingegneri e dall’Inghilterra per quanto riguarda le gestioni elettroniche. Questa mattina abbiamo avuto dei riscontri positivi, c’è stato quindi un miglioramento seppur non totale, visto che i problemi si sono ripresentati nel corso della giornata. I tempi d’altronde parlano chiaro: quando non abbiamo avuto questi imprevisti la vettura ha espresso il suo potenziale e riusciamo a guidarla bene, mettendoci in condizione di potercela giocare. Quando invece le cose non vanno, con il livello della competizione molto alto, è facile perdere dei secondi».
“Consani? Avrà avuto le sue ragioni”
Infine, abbiamo chiesto a Campedelli un parere sulla inedita protesta portata avanti da Consani: il campione CIRT 2019, nella giornata di domenica, si è ritirato in maniera polemica nei confronti della volontà dei commissari sportivi di far partire le auto un minuto dopo l’altra, cosa che per il francese non aveva senso di esistere visto la polvere sollevata dalle vetture e che richiedeva, forse, un minuto in più per depositarsi e migliorare la visibilità e la sicurezza. «Sai, preferisco a dire il vero non esprimermi – si smarca il secondo classificato al Valtiberina – perché per una volta che non sono in mezzo alle proteste… (ride), preferisco allora starne fuori. Di certo c’è che sicuramente partire ad un minuto [l’uno dall’altro] ha sia i suoi vantaggi che i suoi svantaggi. Consani non essendo prioritario ha avuto un vantaggio scattando con un numero di partenza positivo ieri, e oggi sicuramente ha pagato il fatto di dover partire ad un minuto con la polvere. Giusto o sbagliato che sia, credo che purtroppo i regolamenti non li facciamo noi e quindi bisogna rispettarli. Però se lui si è sentito di fare questo rifiutandosi di partire dopo un minuto, sicuramente avrà avuto le sue ragioni se è giunto a compiere un atto del genere».
Alla fine, Campedelli guarda comunque la foresta e non l’albero, come si suol dire. «Tendenzialmente direi che il risultato è comunque positivo in ottica campionato». L’equipaggio è secondo nella classifica del CIRT 2020, a tre punti di distanza dai leader Andreucci-Andreussi.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport