Paolo Andreucci colpisce ancora una volta e va di nuovo a segno, popolando la sua bacheca con un nuovo trofeo che ad aggiungersi agli altri che lo hanno reso una leggenda del rallismo nazionale.
Il primo titolo di Andreucci nel CIRT
Al Liburna Terra il toscano ha conquistato infatti il suo primo titolo nel Campionato Italiano Rally Terra, dopo aver ottenuto due secondi posti di fila nel biennio precedente. Al terzo tentativo il pilota classe 1965, assieme a Rudy Briani, ha portato a termine la missione capovolgendo gli esiti di una stagione in cui sembrava lanciatissimo, un pochino più di Ucci, il già rivale ai tempi del CIR Umberto Scandola, leader della classifica. Ma lo sfortunato ritiro di quest’ultimo, unito ad una accorta e veloce condotta di gara del pilota su Skoda Fabia R5 Evo, ha consentito ad Andreucci di finire al secondo posto dietro al vincitore del Liburna Alberto Battistolli e di ottenere i punti necessari (ricordiamo che quest’ultimo round era a coefficiente maggiorato) per scalzare Scandola dalla vetta e laurearsi per la prima volta in carriera campione CIRT.
Titolo che si somma a ben undici Campionati Italiani Rally Assoluti ottenuti da questo ragazzo che va per la sessantina e che non ha perso né lo smalto né la voglia di essere competitivo, tutt’altro. E non dimentichiamo poi che lo scorso anno Andreucci si è portato a casa anche il successo nel CIR Due Ruote Motrici, assieme all’imprescindibile Anna Andreussi, entrambi a bordo della Peugeot 208 Rally4 ufficiale.
Ed il primo titolo nei rally per MRF Tyres
Inoltre, il pilota per cui il tempo è una variabile dipendente dalla sua voglia di divertirsi ancora e di vincere, ha regalato a MRF Tyres, azienda indiana che da un po’ di tempo sta investendo nei rally e nei suoi protagonisti in gara in campionati nazionali ed internazionali, il suo primo titolo nella disciplina. Ci è voluto Ucci, insomma: e pensare che ad inizio stagione l’obiettivo era semplicemente quello di sviluppare le coperture di MRF. Il trionfatore del CIRT ha reso felici anche le altre realtà al fianco suo e della vettura, come H Sport («Con lui ci siamo subito trovati bene, perché abbiamo entrambi un modo molto preciso e minuzioso nel fare le cose», ha dichiarato il fondatore e team manager Silvio Lazzara), la Scuderia M33 e Skygate di Max Rendina.
“Tutti hanno collaborato per questo risultato”
Queste le parole di Andreucci a mente fredda dopo il suo ennesimo successo in carriera: «A distanza di qualche giorno dalla vittoria del CIRT, possiamo cominciare a ragionare sulla stagione appena trascorsa. Ad inizio anno, quando abbiamo accettato la sfida di MRF Tyres, il nostro obiettivo era quello di sviluppare le coperture indiane. Una sfida molto interessante e difficile, se si considera l’alto livello presente nelle competizioni. Grazie al nostro lavoro di sviluppo fatto con Vivek Ponnusamy e Fiorenzo Brivio sono arrivati i primi successi e da lì abbiamo capito che anche il campionato poteva essere alla nostra portata. Ma per raggiungere questo importante risultato nella prima stagione, si è resa necessaria la collaborazione di tutti e così è stato».
«È per questo motivo – ha proseguito – che trovo doveroso ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per rendere vittoriosa questa stagione, a partire dalla Scuderia M33 e Skygate dell’amico Max Rendina, a Sparco per lo sviluppo fatto per abbigliamento e accessori, a Silvio Lazzara ed ai ragazzi del Team H Sport, che ci hanno messo a disposizione una Skoda Fabia Evo 2 sempre affidabile e performante e che, soprattutto nei test hanno dato il massimo».
“Stiamo già programmando il 2022”
Poi, l’omaggio ai suoi navigatori, e non solo: «In auto siamo in due, non voglio dimenticare Francesco Pinelli, con il quale ho condiviso l’abitacolo ad inizio stagione e Rudy Briani che mi ha affiancato dalla Sardegna, con il quale abbiamo regalato a MRF Tyres la prima vittoria nel campionato Italiano e nel weekend appena trascorso il titolo tricolore. Ai già citati, si aggiungono: Motul, Tomei Nautica Service, Danfer, Bm Solution, Alpha Team, Dama, Rione, Real Teak ed EssediShop. Infine, ma non per ultimi, tutto il gruppo che mi segue e che mi supporta in ogni appuntamento rallistico e dulcis in fundo i nostri tifosi e appassionati di rally, motore vero del nostro sport, che con il loro calore, lo rendono unico».
Andreucci quindi ha concluso parlando del suo immediato futuro: «Nei prossimi giorni valuteremo la partecipazione a qualche altro evento da qui a fine anno e stiamo già programmando il 2022». In quale altro modo ci stupirà il dodici volte campione nazionale rally?