CIR | Scandola vicecampione Tricolore: non riesce l’impresa al pilota Skoda Italia

Sfortuna e problemi tecnici per Scandola e D'Amore

Umberto Scandola e Guido D'Amore, su Skoda Fabia R5, non riescono ad avere la meglio sugli avversari per il titolo del CIR 2018. Al Rally Due Valli le difficoltà rallentano l'equipaggio: il commento post gara del veronese
CIR | Scandola vicecampione Tricolore: non riesce l’impresa al pilota Skoda Italia

Il traguardo era lì, sugli asfalti di casa del Rally Due Valli che vinse due volte (nel 2011, con Michele Zampieri come navigatore, e nel 2015, con l’attuale copilota Guido D’Amore), eppure la determinazione non è bastata, soprattutto quando ci si mette di mezzo pure la sfortuna: Umberto Scandola si deve accontentare del titolo di vicecampione italiano rally 2018, dietro al vincitore assoluto del CIR per l’undicesima volta in carriera Paolo Andreucci.

Il Rally Due Valli di Scandola e D’Amore

Il pilota scaligero era partito circospetto conducendo la Skoda Fabia R5 a ridosso degli altri due avversari in lotta per il titolo Tricolore (quindi escluso il povero Simone Campedelli, out già dalla PS1) e al sorprendente Luca Rossetti, il pilota che seppure non partecipi più al CIR non è voluto mancare ad una prova che vinse già l’anno scorso, ripetendosi anche quest’anno. Lungo le prime otto prove speciali Scandola e D’Amore sono rimasti fissi al quarto posto generale, gestendo le difficoltà nella scelta dei pneumatici vista l’alta pressione che sta interessando il Paese e che garantisce temperature più alte della norma; in seguito però sono scivolati al quinto posto assoluto nelle ultime tre, seppur vincendo al tempo stesso la PS10, la ripetizione della Santissima Trinità.
Il motivo dell’arretramento nel finale è dovuto agli inconvenienti avvenuti alla Fabia R5, nell’ordine una foratura all’inizio della seconda tappa ed un problema al semiasse: motivi per cui il passo gara non era più al livello di avversari in campionato come uno scatenatissimo Andrea Crugnola ed ovviamente la coppia Ucci-Ussi.

Scandola: “Sapevamo che non sarebbe stato facile”

Non è andata a segno l’impresa neppure per Skoda Italia, che scivola al secondo posto nella classifica costruttori dietro Ford. Ma nelle parole di Scandola non c’è spazio per la delusione: con spirito costruttivo accetta il risultato e cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno dopo una stagione partita male con il ritiro al Rally del Ciocco ma poi ripresasi alla grande, sino a portare il veronese a giocarsi il titolo in prima posizione prima del Due Valli, con 0,50 punti di vantaggio su Andreucci. In questa stagione Scandola ha infatti ottenuto tre podi (due terzi posti ed un secondo) e una vittoria al Rally Adriatico che è stato il punto più alto della stagione, poiché ha permesso all’equipaggio Skoda di riaprire il campionato e renderlo ancora più incerto.

«Eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile con quattro equipaggi ancora in lotta per il titolo», riconosce alla fine del Due Valli Scandola, che assicura di aver fatto tutto il possibile con il team (che ringrazia assieme a tutti coloro che l’hanno supportato nel programma stagionale) per siglare l’impresa. E spiega: «Per buona parte del rally, noi e la nostra Fabia, siamo rimasti in gara, poi una foratura contro un sasso e probabilmente a causa di questo anche un successivo problema a un semiasse non ci ha permesso di lottare fino in fondo. Peccato chiudere la stagione secondi anche se alla fine visto il livello dei partecipanti questa medaglia d’argento deve essere lo stimolo per proseguire sempre meglio».

Qui le classifiche finali del Rally Due Valli e del CIR 2018.

 

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