Se ci soffermassimo al risultato ottenuto dall’equipaggio formato da Simone Campedelli e Tania Canton al Rallye Sanremo disputato lo scorso weekend, “delusione” sarebbe la parola che potrebbe sintetizzare l’esito del secondo appuntamento del CIR per le forze messe in campo da Ford Racing e Orange 1 Team M-Sport (non a caso noi stessi abbiamo parlato di “occasione mancata”). Il condizionale è d’obbligo, perchè l’aver mancato nuovamente la vittoria per un soffio, dopo il Ciocco, non deve essere liquidato sbrigativamente come un flop per l’equipaggio sulla Ford Fiesta R5 supportata da M-Sport.
La consistency di Campedelli e Canton
Questo perché Campedelli sta dimostrando, assieme al rivale Giandomenico Basso, la migliore consistency in questo avvio di Campionato Italiano Rally. Consistency appunto, croce e delizia dei piloti impegnati in una competizione stagionale: come sappiamo si tratta di un termine abbastanza intraducibile da noi se non con una perifrasi, del tipo “avere la migliore costanza, coerenza nei risultati”. Il cesenate e la sua navigatrice, al secondo anno come duo nell’abitacolo, ha ottenuto nei primi appuntamenti del CIR 2019 due secondi posti, con una vettura che stanno imparando a padroneggiare. Risultato: giacché è la somma che fa la differenza, è al secondo posto anche il piazzamento nella classifica piloti di Campedelli, ad un solo punto di distanza da Basso.
Il Rallye Sanremo 2019 di Campedelli
A Sanremo, giusto per andare nel dettaglio, le Pantere Alate di Orange1 partono praticamente con il piede giusto, mettendo alle spalle le sbavature nella PS1 e conquistando il primato della assoluta già dalla PS3 e dominando i giri notturni tra venerdì e sabato (in tutto saranno cinque le vittorie nelle singole speciali per Campedelli e Canton). L’equipaggio riesce a domare le strade rese insidiose dalle condizioni variabili del meteo, che hanno reso non facile la scelta delle gomme ed il settaggio dell’assetto della Fiesta R5. Dopo gli errori di set-up – dovuti al primo approccio competitivo di stagione con la vettura – visti al Ciocco, i due trovano a Sanremo il giusto feeling, ed i risultati ne danno conferma.
Poi, nella speciale conclusiva, la lunga Testico-Colle d’Oggia da 34,45 km, Campedelli e Canton non riescono a mantenere la propria leadership assoluta anche per via della mina vagante Craig Breen, che ne approfitta e mette a segno un tempone, annullando gli 11 secondi che lo dividevano dal gradino più alto del podio a Sanremo e scalzando così le Pantere Alate che si vedono sfumare all’ultimo la vittoria.
Le parole di Campedelli
C’è quindi un po’ di amarezza nelle parole di Campedelli nei commenti post- gara, nonostante stia accorciando sempre più le distanze da Basso nella classifica piloti (mentre in quella costruttori Ford è sempre, saldamente, prima). «Vedere sfumare il successo ad un passo dal traguardo lascia sempre la bocca amara», dichiara infatti il romagnolo, che analizza così la sua gara: «Nelle prime speciali del venerdì e poi in quelle notturne tutto ha funzionato alla perfezione, dalla nostra FORD Fiesta R5 alle scelte del team M-Sport Poland, e questo ci ha permesso di mettere da parte un piccolo gruzzolo di secondi». Poi però, un «errorino» (sic) commesso nell’ultima speciale ha vanificato parte del suo vantaggio: «La reazione è stata buona ma sull’ultima speciale le condizioni erano davvero difficili – prosegue Campedelli – Il set-up rispetto a ieri era leggermente differente per il maggiore grip dell’asfalto, ma io non sono riuscito ad avere lo stesso feeling di ieri, nonostante una vettura sempre perfetta».
Ford Racing ha colto anche un altro secondo posto a Sanremo, ma nel Due Ruote Motrici, con Luca Panzani, ancora una volta dietro al dinamico duo su Peugeot formato da Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella. Ma approfondiremo la prestazione del pilota su Ford Fiesta R2 in un articolo a parte.