Umberto Scandola conquista il suo secondo successo nel Campionato Italiano Rally Terra vincendo il 49esimo San Marino Rally, valido anche, tra le altre cose, per il CIR Sparco ed il CIR Junior, più i monomarca Suzuki e Peugeot.
La vittoria di Scandola, la caduta di Andreucci e il podio di Andolfi
Assieme al copilota Guido D’Amore il veronese ha condotto la Hyundai i20 R5 verso il successo, con una leadership quasi ininterrotta in questa giornata decisiva di gara e terminando con quattro prove speciali vinte. Partito subito con la vittoria nella Power Stage di ieri, l’equipaggio di Hyundai Rally Team Italia si è confermato nelle due prove che hanno aperto questo sabato, per poi cedere la leadership nella PS4 di Sestino 1 a Paolo Andreucci e Francesco Pinelli sulla Skoda Fabia Rally2 Evo, duo che ha iniziato un po’ in sordina per via di un set-up non ottimale come aveva d’altronde riconosciuto lo stesso garfagnino.
Scandola però inizia a ridurre il gap già dalla prova successiva, per poi riprendersi la vetta dalla PS6 di Macerata Feltria 2, con Ucci distanziato di due secondi e poi vincitore della PS7. Ma proprio in questa prova l’equipaggio su Skoda deve scontare una penalità di due minuti per aver anticipato il controllo orario, cosa che lo fa crollare in classifica al tredicesimo posto. Scandola va quindi a vincere il San Marino con 30,6 secondi su Fabio Andolfi e Stefano Savoia su Fabia R5, iscritti nel CIR Sparco di cui il San Marino rappresentava il quarto round stagionale. L’equipaggio assente al precedente appuntamento della Targa Florio va quindi a vincere nella validità del Tricolore Assoluto, dopo i buoni risultati ottenuti in questo avvio di stagione nel CIR, e conquista anche la vetta del campionato.
Disfatte per Crugnola, Campedelli, Costenaro e Basso
Terzo posto per Bruno Bulacia e Marcelo Der Ohannesian su Fabia Rally2 Evo, con un minuto di distanza da Scandola, ed al tempo stesso secondi se guardiamo alla classifica del CIRT dove i due sono iscritti. Il boliviano salva il podio finale anche grazie alla serie di sventure che hanno colpito gli equipaggi di peso che stavano lottando per le prime posizioni: Andrea Crugnola e Pietro Ometto, sulla i20 R5 di Friulmotor, pagano ancora una volta la sfortuna dopo non essere praticamente scesi in gara alla Targa Florio per colpa di un imprevisto tecnico alla vettura nello shakedown, e sono costretti alla resa dopo una foratura prima e la rottura della sospensione poi che hanno impedito loro la rincorsa al podio. Disfatta anche per Simone Campedelli e Gianfranco Rappa (Volkswagen Polo GTI R5 gommata MRF Tyres), terzi sino alla PS6 per poi pagare anch’essi una foratura nella prova seguente. L’equipaggio non si dà per vinto vincendo le ultime due speciali, ma ormai la frittata era fatta: chiuderanno noni assoluti con due minuti e mezzo di ritardo, sesti nella classifica CIRT.
Sempre nella PS7 il duo sulla i20 R5, Giacomo Costenaro e Justin Bardini, si ribalta con l’auto che finisce così in mezzo alla strada, cosa che ha annullato la prova per i restanti concorrenti. Questa bandiera rossa per consentire la rimozione del mezzo ha fatto sì che il programma di gara subisse un ritardo di un’ora. Ma i colpi di scena non sono finiti qui, visto che il San Marino ha costretto alla resa un altro equipaggio di livello, come quello composto dagli ormai ex leader del CIR Sparco Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, alla prese con un problema di avviamento della loro Skoda Fabia Rally2 Evo nella PS8. Fuori anche Damiano De Tommaso e Massimo Bizzocchi, nel loro caso nella PS9, per un guasto al cambio della loro Citroen C3 Rally2 che ha impedito al duo capitanato dal due volte campione IRCup di terminare tra i primi cinque del rally.
San Marino Rally 2021, la top ten assoluta
Scorriamo quindi la top ten assoluta del San Marino con le posizioni sotto al podio: Enrico Oldrati ed Elia De Guio si prendono il quarto posto su Fabia R5, seguiti dal pilota di casa nonché vincitore del San Marino nel 2018 Daniele Ceccoli, con Cristiana Biondi su un’altra Skoda. Sesti Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti, alla loro prima prova su sterrato insieme sulla Fabia. Andreucci alla fine salva un settimo posto assoluto in chiaroscuro (più scuro che chiaro) dopo la vittoria nel round precedente del CIRT, il Rally Italia Sardegna, ma comunque si posiziona quarto nel Tricolore Terra. Ottavo posto per Massimiliano Tonso e Corrado Bonato su Fabia R5, nono come abbiamo visto Campedelli, ed infine decima la capoclassifica nell’Under 25 e nel Femminile CIRT Tamara Molinaro, con Piercarlo Capolongo su C3 R5.
Doppietta di Daprà nel CIR Due Ruote Motrici e nel CIR Junior
Nel CIR Due Ruote Motrici successo per Roberto Daprà e Fabio Andrian su Ford Fiesta Rally4, primi anche nel quarto round del CIR Junior. Anche tra le 2RM ci sono stati forfait eccellenti, come quello di Jacopo Trevisani su Peugeot 208 R2 nella PS5, mentre si ferma al terzo posto (dietro Mattia Vita, altro Junior su Fiesta Rally4) l’atteso equipaggio formato da Andrea e Giuseppe Nucita che, dopo l’assenza nella Targa Florio di casa si ripresentavano nel campionato con una 208 Rally4 ufficiale fresca di restyling nella livrea, ma con una ruota finita ko durante la giornata di sabato, cosa che costretto i fratelli siculi ad un complesso tentativo di rimonta. Salveranno il podio, ma a quasi un minuto e mezzo, anche per via di una penalità subita nella Sestino 1. Tornando al CIR Junior, dietro Daprà e Vita si posiziona Emanuele Rosso, che resiste ancora in vetta nel Tricolore Under 27.
Infine, gli specialisti dello sterrato Andrea Dalmazzini ed Andrea Albertini vincono su Fiesta R5 la tappa valida per la Coppa Rally di Quinta Zona, mentre nel Suzuki Rally Cup quarto successo su cinque gare disputate per Simone Goldoni, che in questa occasione ha condiviso la Swift Sport Hybrid R1 con Alessandro Mattioda.
Per quanto riguarda le classifiche, nel CIRT Scandola è sempre più leader e prova la fuga su Campedelli ed Andreucci, questi ultimi divisi tra di loro da appena mezzo punto; nel CIR Sparco Andolfi come abbiamo accennato sale in vetta spodestando per una manciata di lunghezze Basso. Da notare come Craig Breen resista ancora al terzo posto, pur ultimamente impegnato nell’ERC e soprattutto nel WRC, dove tornerà in gara a luglio con il Rally Estonia. Crugnola langue al sesto posto, lontano circa una ventina di punti dal podio.
San Marino Rally 2021, classifica finale assoluta
1. SCANDOLA-D’AMORE (Hyundai I20 NG) in 48’33.6;
2. ANDOLFI-SAVOIA (Skoda Fabia) a 28.8;
3. BULACIA WILKINSON-DER OHANNESIAN (Skoda Fabia EVO) a 1’00.1;
4. DE TOMMASO-BIZZOCCHI (Citroen C3) a 1’07.1;
5. OLDRATI-DE GUIO (Skoda Fabia) a 1’13.2;
6. CECCOLI-BIONDI (Skoda Fabia) a 1’25.1;
7. TONSO-BONATO (Skoda Fabia) a 1’27.3;
8. MAZZOCCHI-GALLOTTI (Skoda Fabia) a 1’57.8;
9. ANDREUCCI-PINELLI (Skoda Fabia) a 2’04.4;
10. CODATO-DINALE (Skoda Fabia) a 2’08.6.
Classifiche di campionato dopo il San Marino Rally 2021
–CIR Sparco: 1.Andolfi 46,5pt; 2.Basso 43pt; 3.Breen 41pt; 4.Albertini 31pt; 5.Ciuffi 23pt; 6.Crugnola 19pt; 7.Michelini – De Tommaso18pt; 9.Mazzocchi 9pt; 10. Signor – Scattolon 7pt;
–CIR Junior: 1.Rosso 44pt; 2.Cogni-Vita 33pt; 4. Porliod 26pt; 5. Daprà 25pt;
–CIRT: 1.Scandola 48pt; 2.Campedelli 29pt; 3.Andreucci 28,5pt; 4.Bulacia 24pt; 5. Oldrati 19pt; 6. Bresolin-Molinaro-Tonso 14pt
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport