Da poco nominata spalla destra di Stefano Albertini e reclutata nel Junior Team di Peugeot Italia la giovane ed entusiasta Silvia Mazzetti è ormai pronta e carica per affrontare una stagione 2014 nata sotto l’insegna dell’inedito. A pochi giorni dalla presentazione delle auto che la Casa del Leone farà “danzare” tra le strade nostrane, abbiamo quindi deciso di sentirla per captare le sue emozioni e conoscerla più a fondo.
E’ vero che la tua passione per questa disciplina nasce da un vero e proprio vizio di famiglia?
Sì, in effetti sono cresciuta a pane e rally. I miei genitori hanno sempre corso, così anche mio zio e la sorella di mio papà, di conseguenza è stato inevitabile scegliere di fare questo lavoro ed infatti nel 2005, appena compiuti i 18 anni, ho preso la patente e una settimana dopo ho disputato la mia prima corsa che era il Valli Ossolane. Nel 2009 ho pure provato a cimentarmi nella guida ma ho scoperto di non avere il coraggio, di non riuscire, malgrado la mia conoscenza della teoria avendo affiancato tanti piloti forti, a fare quello che facevano loro, dunque mi sono detta che se volevo puntare a qualche coppa e a fare passi avanti dovevo per forza spostarmi sull’altro sedile. Mi sono sicuramente divertita, ma ho capito di non essere portata.
Dopo diversi successi e buoni risultati è arrivata la promozione nella squadra ufficiale, quasi l’occasione della vita. Te l’aspettavi?
No, è stata qualcosa che mai mi sarei immaginata. Anche il contatto con Albertini è stato una sorpresa. Un giorno mi ha chiamato, mi ha chiesto se volevo fargli da navigatrice e io pur non conoscendolo bene ho subito accettato. Insomma avrò parecchie novità da affrontare! Forse è scontato dire che sono felice, ma sto vivendo veramente un gran momento.
Un pezzo del puzzle però ti è noto, la 208 R2, conosciuta nel 2013 quando correvi con Gabriele Cogni. In questo modo potrai dare qualche dritta al tuo pilota…
I consigli più importanti arriveranno da Andreucci, nostro compagno di scuderia e più esperto di me, tuttavia proverò a dare il mio contributo avendola già provata.
Giusto per la par condicio, se Stefano potrà contare su Paolo, per te ci sarà Anna Andreussi…
Sì, la conosco da tempo e si è sempre dimostrata super disponbile per qualunque cosa, dunque la sua presenza è certamente una grossa fortuna. Adesso per me non si tratta più un impegno solo per passione ma professionale ed avere una persona vicino come lei sarà fondamentale.
Guardando il calendario quale appuntamento pensi sia più adatto a voi?
Sulla base della mia esperienza penso proprio che a Sanremo potremo andare forte, anche perché nel 2013 abbiamo vinto nella nostra classe. Per ciò che concerne le manche su terra non saprei dire non avendoci mai corso con questa macchina, ma di certo su quel fondo il divertimento è assicurato.
Sei reduce dallo storico Rally di Montecarlo concluso al 22esimo posto. Che esperienza è stata mescolarsi ai ragazzi del mondiale?
Per me era la prima volta ed è un mondo completamente diverso rispetto a quello delle gare italiane. Lì è tutto bello, fantastico. Tra l’altro abbiamo disputato la gara principe e a quanto pare in una delle edizioni più complesse degli ultimi dieci anni. Credo che sia qualcosa che un rallista almeno una volta nella vita dovrebbe provare.
Ultima domanda il classicone su obiettivi e speranze
Il target è vincere il Campionato Italiano Junior e per quanto mi riguarda riuscire a ripagare la squadra e Stefano della fiducia mostrata nei miei confronti.