È arrivato oggi un primo pronunciamento ufficiale da parte della Federazione sui fatti che hanno perturbato il finale del Campionato Italiano Rally: parliamo del caso forature e dei sospetti di sabotaggio nei confronti di alcuni concorrenti del CIR.
La convocazione dei piloti del CIR e il comunicato della Giunta ACI
La scorsa settimana vi avevamo dato in esclusiva la notizia che tre piloti in gara nel Tricolore Rally di quest’anno (in rigoroso ordine di classifica finale 2019: Andrea Crugnola, Simone Campedelli e Luca Rossetti), colpiti tutti – chi più e chi meno – dalle forature in alcuni appuntamenti della stagione erano stati convocati all’inizio di questa settimana per essere sentiti dalla Procura Federale, fornendo la loro testimonianza su quanto subito nel CIR 2019 ed eventuali prove che deponessero a favore di un presunto sabotaggio.
Oggi è stato diramato un comunicato da parte della Giunta Sportiva di ACI, che vi riportiamo integralmente: «Queste le indicazioni emerse nel corso della riunione della Giunta Sportiva ACI tenutasi a Roma il giorno 10 dicembre 2019: allo stato dell’inchiesta, ancora in corso, non abbiamo elementi né tantomeno ci sono state fornite prove che possano consentire alla Giunta Sportiva di prendere decisioni conseguenti se non confermare la classifica di gara».
L’inchiesta continua: il commento di Donazzan
Il comunicato sostanzialmente afferma che i risultati del Tuscan Rewind 2019 sono invariati, con il titolo di campione italiano conferito sul campo all’equipaggio composto da Giandomenico Basso e Luca Granai. Si specifica però che l’inchiesta sia ancora in corso: è presumibile quindi che l’analisi delle prove prodotte dagli attori coinvolti sia ancora in pieno svolgimento, e di conseguenza una decisione definitiva dovrebbe essere presa – presumiamo ancora – a metà del prossimo mese. Per ora comunque, in attesa di un pronunciamento da parte della Procura Federale, la classifica del Tuscan Rewind e i titoli 2019 sono confermati.
Abbiamo intanto uno dei primi commenti riguardo la decisione della Giunta Sportiva ACI, fornitoci dal presidente di Orange1 Racing (il team di Simone Campedelli che ha minacciato l’addio alle competizioni rallistiche italiane dopo le la serie di forature che hanno compromesso alcune gare dell’equipaggio sulla Ford Fiesta R5), Armando Donazzan: «Un comunicato del genere lascia spazio a fraintendimenti, credo che potesse essere scritto in maniera migliore perché sarebbe stato rispettoso di tutte le parti coinvolte». Ovviamente restiamo come sempre a disposizione di chi voglia dire la sua in merito o controbattere.
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport