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CIR | Emergenza coronavirus, stabilito il rinvio del Rally Il Ciocco

Si temeva, era nell’aria, ora è ufficiale: il 43esimo Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, gara di apertura del Campionato Italiano Rally 2020, è rinviato a data da destinarsi.

Il decreto per arginare la diffusione del coronavirus

Nel comunicato congiunto ACI Sport e Organization Sport Events, che si occupa di allestire l’evento, si legge che «la decisione è stata presa in sinergia tra la società organizzatrice dell’evento sportivo e la Direzione per lo Sport Automobilistico dell’Automobile Club d’Italia (ACI)», a seguito «delle ultime disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo alle misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19».

ACI Sport quindi non ha potuto far altre che recepire il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, adottato ieri, con misure eccezionali per contenere il diffondersi del coronavirus. Non solo quindi la chiusura di scuole di ogni ordine e grado ed università sino al 15 marzo, ma anche severe limitazioni agli spettacoli ed eventi in genere, inclusi quelli sportivi.

In quest’ultimo caso è stato previsto l’obbligo delle porte chiuse, mentre per quelli all’aperto è necessario rispettare le norme di sicurezza ed igiene che tutti noi siamo tenuti ad osservare. Ecco cosa recita l’articolo 1, comma c, del decreto: «Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato»; per quanto riguarda le località fuori dalla zona rossa dove si sono sviluppati i focolai di contagio, è consentito «lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano».

Quale destino per le gare ACI Sport di marzo?

In buona sostanza anche le gare automobilistiche rientrano in queste limitazioni e provvedimenti. Affrontando il caso delle competizioni rally, la situazione è complessa: a marzo si apre praticamente la stagione, non solo del CIR ma anche dell’IRCup, le Coppe di Zona, trofei ed eventi vari come il Rally dei Laghi, il Rally Cefalù, quello delle Crete Senesi Valtiberina e così via, con gare di una disciplina che non vede generalmente l’assiepamento di una folla di pubblico a bordo strada, salvo i tratti cittadini transennati, ma che comunque presenta dei momenti critici come le cerimonie di apertura e del podio finale, le conferenze stampa (quella del Ciocco avrebbe dovuto tenersi subito dopo la premiazione finale, davanti al pubblico) ed il parco assistenza.

Se in altri eventi come quelli ciclistici, che proprio in questo periodo entrano nel vivo, si procede in ordine sparso con la Federazione Internazionale (UCI) che non vieta la possibilità che si possano disputare per rispettando le regole di condotta igienico-sanitaria, in quelli rallistici che dal punto di vista logistico sono simili (eventi all’aperto, pubblico a bordo strada), si valuta in sinergia con gli organizzatori delle singole gare se e come far disputare gli appuntamenti. Le manifestazioni ACI Sport si erano già fermate tutte nelle settimane tra fine febbraio ed inizio marzo, ed è probabile che la situazione prosegua anche nelle prossime. Siamo in attesa di ulteriori comunicazioni riguardo il resto degli eventi del mese di marzo e sul loro destino: nel frattempo, si prospetta la questione della sorte del Rally Il Ciocco. Spostato, con tutte le difficoltà logistiche e burocratiche del caso, oppure annullato?

Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport

Luca Santoro:
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