I migliori 10 piloti delle formule minori della stagione 2020

La nostra classifica

I vari campionati delle formule minori hanno fatto emergere diversi futuri giovani talenti, che sognano la Formula 1 (e che in alcuni casi se la sono guadagnata). Ecco i migliori dieci del 2020.
I migliori 10 piloti delle formule minori della stagione 2020

Come sempre, a fine stagione si tira il bilancio generale del proprio cammino in campionato e anche noi di Motorionline abbiamo voluto farlo, cercando d’individuare i migliori piloti delle formule minori in questo 2020. Da questa classifica sono esclusi ovviamente i piloti di Formula 1, della IndyCar Series, della Formula E e della Super Formula giapponese. Ecco a voi le nostre scelte.

10. Jak Crawford

Van Amersfoort Racing e junior Red Bull, 2° nell’ADAC Formula 4 e 6° nella Formula 4 italiana.

Dopo aver debuttato lo scorso anno in monoposto negli States tra USF2000 e la NACAM Formula 4, Jak Crawford ha fatto un salto di maturità quest’anno in Europa: ha conteso fino all’ultima gara il titolo dell’ADAC Formula 4 contro il compagno di squadra Jonny Edgar, che lo ha battuto per soli due punti, e ha raccolto ben due vittorie anche nella Formula 4 italiana; in quest’ultima, saltando due appuntamenti, ha terminato 6°, però sempre dietro a Edgar. Il 2021 potrebbe arrivare un salto importante nella Formula Renault Eurocup o addirittura in Formula 3 grazie anche al supporto di Red Bull.

09. Caio Collet

R-ace GP e junior Renault, 2° nella Formula Renault Eurocup.

Con il supporto di Renault pareva essere la sua grande chance d’ottenere il titolo della Formula Renault Eurocup, ma Caio Collet non aveva fatto i conti con Victor Martins. Il ben più esperto rivale francese è stato molto più costante ai vertici della classifica sebbene il brasiliano abbia tenuto botta, mollando poi la presa a Spa-Francorchamps. I due ritiri di Gara 2 di Imola e Hockenheim hanno, purtroppo, pesato nel rendimento ed è un vero peccato perché Collet aveva addirittura centrato le vittorie di Gara 1. Chissà cosa gli riserverà Renault, soprattutto dopo la sconfitta contro un ex della sua Academy…

08. Kas Haverkort

MP Motorsport, 1° nella Formula 4 spagnola.

13 vittorie su 21 gare sono il bottino ottenuto da Kas Haverkort nella stagione 2020 della Formula 4 spagnola, oltre ovviamente al titolo. Il 17enne nederlandese ha praticamente debuttato quest’anno in monoposto e ha stracciato tutta la concorrenza – anche se Filip Ugran le ha suonate a Le Castellet nella sua unica presenza –, ma ancor più sorprendente è quanto ha messo di concreto con le più potenti monoposto della Formula Renault Eurocup: una volta 9° e tre volte 5° in quattro gare, con una griglia davvero ricca d’esperienza. Se c’è un nome da appuntarsi per il 2021, il suo è sicuramente il primo della lista.

07. Jonny Edgar

Van Amersfoort Racing e junior Red Bull, 1° nell’ADAC Formula 4 e 4° nella Formula 4 italiana.

Ha raccolto davvero tanto nei suoi trascorsi nei kart ma nel 2019, anno del suo esordio con le monoposto, non aveva portato a casa quanto sperato. Jonny Edgar ha praticamente cambiato marcia nel 2020 e ha dimostrato tutte le sue doti velocistiche: il titolo dell’ADAC Formula 4 davanti al compagno di squadra Jak Crawford e il rischio anche di giocarsi anche la Formula 4 italiana, poi ovviamente non concretizzatosi con due round mancati. Il britannico ha comunque commesso qualche errore maldestro – come in Gara 1 a Oschersleben, ultima tappa del campionato tedesco, dove ha forato la posteriore destra in un contatto proprio con Crawford – ma con il giusto supporto di Red Bull potrebbe arrivare il debutto anche nella Formula 3 nel 2021.

06. Mick Schumacher

Prema Powerteam e junior Ferrari, 1° nella Formula 2.

Non era così scontato il titolo della Formula 2 di Mick Schumacher. Il figlio di Michael aveva trascorso una stagione trascurabile lo scorso anno sebbene avesse ottenuto una vittoria (in Gara 2 all’Hungaroring, partendo davanti a tutti…) e quest’anno, con tanti talenti sulla griglia, sembrava potesse essere ripetuta. Non è stato così perché Schumacher ha giocato intelligentemente sulla costanza dei risultati (ha appena due vittorie), cosa che è invece mancata a tutti gli altri e anche al rivale Callum Ilott. Certo, forse la performance grezza non è come quella del resto della griglia ma si è guadagnato ora un sedile in Formula 1 con la Haas. Per lui l’ora della verità arriverà sicuramente nel 2021.

05. Victor Martins

ART Grand Prix, 1° nella Formula Renault Eurocup.

Alla fine, al terzo anno di permanenza, è arrivato il titolo della Formula Renault Eurocup per Victor Martins. Il francese, che ha comunque 19 anni, si è preso una bella rivincita sulla Renault, che lo aveva tenuto con sé tra il 2018 e il 2019 per poi non confermarlo nella propria Academy. Con i colori di ART Grand Prix, Martins aveva iniziato sottotono la stagione per poi infilare una bella doppietta al Nürburgring. Da lì ha ben marciato con i propri risultati arrivando fino al termine con un 5° posto come peggior risultato. L’esperienza nella categoria ha pagato però e se vuole puntare in alto è richiesta una maggior adattabilità: vedremo se accederà alla Formula 3.

04. Oscar Piastri

Prema Powerteam e junior Renault, 1° nella Formula 3.

Arrivato in Formula 3 con il titolo della Formula Renault Eurocup sotto il braccio e il nuovo management di Mark Webber al suo fianco, Piastri si è subito trovato a suo agio con Prema. All’apertura stagionale in Austria ha messo a segno una vittoria, poi ha collezionato dei buoni risultati e tre secondi posti. Lì si è un attimo affievolito il cammino – c’è da sottolineare anche una griglia davvero competitiva di 30 monoposto – ma ha pagato la sua costanza e anche gli errori altrui. Ha rischiato di perdere il titolo nel finale del Mugello, ma l’australiano ha comunque centrato lo scettro e la promozione nella Formula 2 sempre con il team italiano. Renault si sfrega le mani nell’avere un pilota così nella propria Academy.

03. Gabriele Minì

Prema Powerteam, 1° nella Formula 4 italiana

Nome chiacchieratissimo in Italia fin dai tempi del kart e già etichettato come futura stella del nostro panorama. Tale fardello non ha pesato troppo su Gabriele Minì perché, al contrario di quello che si potrebbe pensare anche vista la giovane età, è stato un freddo calcolatore per tutto l’arco della stagione 2020 nella Formula 4 italiana. Nei test d’inizio anno è stato sempre ai vertici, confermando il tutto nella prima tappa di Misano con tre pole position e una vittoria. Sebbene siano arrivate “solo” quattro vittorie (ma con una griglia di oltre 30 piloti), il siciliano ha chiuso i giochi con un round d’anticipo a Imola e sbagliando praticamente nulla – il ritiro di Monza è stata colpa di Andrea Rosso che lo ha centrato. In più, è anche il primo italiano a vincere il tricolore e si è distinto nel weekend al Nürburgring dell’ADAC Formula 4 con una vittoria e due terzi posti. Con lui, l’Italia sogna davvero in grande per il futuro.

02. Théo Pourchaire

ART Grand Prix e junior Sauber, 2° nella Formula 3.

Vederlo al 2° posto nella classifica generale della Formula 3 è stata una grande sorpresa: nemmeno Théo Pourchaire si è sognato questo risultato o, addirittura, di poter competere per il titolo. Eppure il francese è davvero cresciuto moltissimo nel giro di pochissimi anni: il debutto nelle formule è datato 2018 nella Formula 4 francese, poi è arrivato il titolo dell’ADAC Formula 4 lo scorso anno. Il 2020 doveva essere più un anno di studio, ma Pourchaire ha deciso di premere già sull’acceleratore. Dopo due vittorie a inizio anno sembrava non aver più trovato la via; invece, con delle impressionati performance a Spa-Francorchamps, Monza e Mugello, il transalpino è diventato uno dei candidati al titolo ma, per soli tre punti, ha chiuso dietro al campione Oscar Piastri. Peccato, però è già arrivato il debutto in Formula 2 e sembra ormai sicuro che ART Grand Prix lo promuoverà full-time nel 2021.

I grandi esclusi

Gianluca Petecof e Arthur Leclerc: entrambi i due junior della Ferrari hanno corso la Prema nel Formula Regional European Championship, con il brasiliano che ha concluso primo davanti al monegasco. In un campionato non di certo competitivo, sembrava dovesse essere un facile en-plein dei due ma non è stato così: a causa anche di pochissimi test, Petecof ha faticato nella seconda metà di stagione; al contrario, Leclerc ha alternato ottime prestazioni con molti errori. I due hanno anche rischiato che s’intromettessero Oliver Rasmussen e Patrik Pasma, cosa che alla fine non è successo.

Franco Colapinto: è probabilmente il maggior talento cristallino dell’Argentina e del Sudamerica e ha appena 17 anni ma con tre anni di formula alle spalle. Nel 2019 aveva vinto la Formula 4 spagnola, mentre quest’anno s’è aggiudicato il 3° posto nella Toyota Racing Series e anche nella Formula Renault Eurocup: in quest’ultima ha vinto già nella primissima gara di Monza, ma poi ha pagato la propria inesperienza. Per pochissimo non è stato inserito tra i migliori dieci, ma il prossimo anno farà sicuramente bene – sempre se non verrà subito promosso in Formula 3.

Francesco Pizzi: è stato il grande rivale di Gabriele Minì nella Formula 4 italiana e sembrava anche che potesse farcela, ma sono mancati dei risultati pesanti in ben tre weekend (Spielberg, Mugello e la seconda visita a Imola) che hanno permesso al rivale di ottenere il titolo con un round d’anticipo. Peccato, però il giovane italiano di Van Amersfoort Racing ha dimostrato di avere i giusti numeri per poter puntare davvero in alto ed è sicuramente da tenere d’occhio in futuro, con un possibile approdo nel rinnovato Formula Regional European Championship by Alpine.

Ye Yifei: 11 vittorie su 18 gare sono davvero un risultato eclatante per il cinese nell’Euroformula Open, in grado di emulare performance come quelle di Felipe Drugovich nel 2018 (14 su 16) e di Harrison Scott nel 2017 (12 su 14). C’è da aggiungere che il livello in pista non era certamente alto e a dimostrarlo sono Lukas Dunner e Ben Barnicoat: l’austriaco, impegnato nella Formula 3, ha ottenuto cinque vittorie saltando anche due round, mentre il britannico è comparso solo al Mugello dove ha colto un successo e un 3° posto. Vedremo se ritroverà un sedile in Formula 3 nel 2021.

Jüri Vips: un anno davvero strano per l’estone, con Red Bull che lo aveva inizialmente destinato nella Super Formula giapponese. La pandemia ha abortito questo piano, costringendolo a correre nel Formula Regional European Championship ma con risultati deludenti. Per fortuna è arrivata la chiamata di DAMS in Formula 2 al posto dell’infortunato Sean Gelael, dove è sempre arrivato ai piedi della zona punti e cogliendo un bellissimo 3° posto in Gara 2 al Mugello.

Hibiki Taira: un vero e proprio dominatore nella Formula 4 giapponese, in grado di riportare lo scettro alla Toyota dopo due stagioni andate alla Honda. Il 20enne nipponico ha colto un incredibile numero di 10 successi in 12 gare ma c’è da sottolineare che difficilmente lo vedremo arrivare in Europa: Toyota pare avere altri piani per lui in Giappone nelle competizioni GT.

01. Yuki Tsunoda

Carlin, junior Red Bull e Honda, 3° nella Formula 2

È stato protagonista di una crescita ripidissima nel giro di pochissimi mesi: Yuki Tsunoda è il vero talento da tenere d’occhio nel 2021, anche perché è stato chiamato da Red Bull in Formula 1 per sostituire Daniil Kvyat in AlphaTauri. Fin dall’inizio del campionato in Austria ha dimostrato di possedere la velocità per ambire alla vittoria che, finalmente, è arrivata al quinto round a Silverstone, poi replicata a Spa-Francorchamps e sull’anello di Sakhir. Se il 2019 non spicca per risultati (un successo in Formula 3 e un altro nell’Euroformula Open), il 2020 è stata la sua consacrazione di giapponese “atipico” (intelligente, ottima strategia e costanza al contrario del classico stereotipo alla Takuma Sato) in una categoria come la Formula 2 non così facile da affrontare.

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