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BRX Hunter, dalla Dakar all’esagerata versione stradale: quello che sappiamo del progetto di Prodrive

Ringalluzzita dal quinto posto ottenuto nell’ultima Dakar, Prodrive s’appresta a lanciare il suo BRX Hunter – con il quale ha debuttato in due esemplari in gara nell’edizione 2021 del rally raid – nel mondo stradale, predisponendo una versione per la guida di tutti i giorni (beh, più o meno, visto il bestione di cui parliamo).

Le caratteristiche del BRX Hunter da gara

Il fuoristrada in questione, che abbiamo visto alla Dakar guidato da Sébastien Loeb (con Daniel Elena al suo fianco, costretti però al ritiro dopo una sequela di incidenti e di problemi, e da cui è poi scaturita la separazione della storica coppia) e Nani Roma (che con Alex Winocq al proprio fianco ha condotto il mezzo al quinto posto finale), è infatti un 4×4 dotato di un motore Ford EcoBoost V6 sovralimentato con un turbocompressore, capace di sprigionare 400 cv e 680 Nm di coppia.

La “Ferrari del deserto” rivisitata (al rialzo) per la guida stradale

E siccome quello che si vede in gara nel mondo motorsportivo finisce presto o tardi anche nelle controparti che guidiamo nella vita di tutti i giorni, Prodrive si è messa all’opera per realizzare il BRX Hunter stradale, come ha confermato l’amministratore delegato David Richards, che ha ribattezzato il fuoristrada T1, non senza una certa prosopopea, la Ferrari del deserto. La vettura d’uso civile dovrebbe essere pronta entro fine anno, presentando alcune differenze formali e sostanziali, come una rivisitazione delle fiancate per renderle più larghe ed adatte ad accogliere ruote più grandi, ed una potenza che dovrebbe passare dai 300 kW ai 375 in virtù dal fatto che, in questo caso, non ci sono paletti da parte dei regolamenti sportivi che tengano: ciò significa che il BRX Hunter stradale potrebbe arrivare a dispiegare ben 500 cv, se tutto andrà secondo i piani. Pare inoltre che la bestia di Prodrive, non elegantissima ma tant’è, toccherà punte di 160 km/h su qualsiasi tipo di fondo, e dovrebbe garantire una notevole autonomia. Il design sarà a cura di Ian Callum, mentre il prezzo dovrebbe aggirarsi al milione di sterline.

“Inizialmente il BRX Hunter stradale doveva essere meno estremo”

David Richards ha commentato: «Quando ci è venuta l’idea di un’auto stradale, abbiamo pensato di costruirne una versione meno estrema, ma da gennaio abbiamo deciso di fare il contrario, conferendogli circa 500 CV, quindi più potenza della versione da corsa, in aggiunta a una trasmissione sofisticata e interni completamente nuovi. Ovviamente dovrà essere più comodo dei modelli Dakar. Stiamo lavorando sulle specifiche esatte. Ian Callum e il suo team stanno attualmente lavorando su queste cose. Nessuno ha mai costruito un’auto come questa prima d’ora». Nel frattempo, Prodrive è impegnata anche nell’Extreme E, al fianco del Team X44 di Lewis Hamilton, attuale secondo classificato del campionato off road elettrico.

Crediti Immagine di Copertina: Prodrive

Luca Santoro:
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