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Auto GP World Series – Varahug pensa a Valencia

A solo 21 anni, ma con un curriculum che include già una stagione piena in GP2, Pål Varhaug ha messo a segno un debutto davvero straordinario a Monza. Dopo essere stato disturbato da qualche fastidio tecnico nelle Prove Libere, il pilota norvegese ha iniziato il proprio recupero già dalle Qualifiche per poi entrare in una progressione che ha portato lui e il suo team, la new entry Virtuosi UK, a finire Gara 1 in seconda posizione e a mettere in cassaforte una vittoria di forza nella corsa della domenica. Ecco come Pål ha vissuto il suo primo weekend nella Auto GP World Series.

“Venivo da un ottimo test pre-stagionale a Monza, dove eravamo stati veloci e molto consistenti, quindi sapevo che avremmo potuto essere competitivi fin da subito – ha spiegato –. Purtroppo, però, le Prove Libere non sono andate come ci aspettavamo a causa di alcuni problemi tecnici che ci hanno impedito di girare regolarmente. Di conseguenza siamo arrivati in Qualifica senza sapere quale fosse il nostro vero potenziale: fortunatamente il team ha lavorato duro per risolvere i piccoli guai che si erano presentati sulla mia vettura e questo ci ha permesso di centrare una seconda fila che ci ha soddisfatto, anche se eravamo consapevoli che in condizioni normali avremmo potuto fare meglio”.

L’inizio di una progressione che si è poi vista meglio in gara…

“Come ho detto, il nostro potenziale era decisamente più alto di quello che abbiamo mostrato Venerdì, e Gara 1 lo ha provato in modo chiaro. Anche se la mia partenza è stata leggermente compromessa da Sirotkin, che è rimasto piantato in griglia proprio davanti a me, sono riuscito a passare terzo alla prima curva e fino al pit-stop obbligatorio ero più veloce di Campana, che mi era davanti. Credo che avrei potuto addirittura lottare per la vittoria con Quaife-Hobbs, ma al pit stop abbiamo perso un po’ di tempo con la posteriore sinistra e quando sono tornato in pista ho faticato un po’ a mandare in temperatura gli pneumatici. È stata comunque una buona gara, che mi ha dato la convinzione che ci fosse il potenziale per fare ancora di più”.

Una sensazione giusta, visto che in Gara 2 hai vinto partendo dal settimo posto. Che gara è stata, vista dall’abitacolo?

“È stata davvero divertente, il mio atteggiamento mentale era una sorta di mantra ‘prendi la scia, recupera, sorpassa’ per tutta la corsa. Quello che mi piace delle gare è proprio la sfida ruota a ruota e da questo punto di vista Gara 2 mi ha dato molte emozioni. Monza ha qualche buon posto per tentare il sorpasso e io credo di averli utilizzati tutti visto che quando mi sono fermato per il pit-stop ero già secondo. Poi lì il team ha fatto un’ottimo lavoro cambiando le gomme in un lampo e rimandandomi in pista al primo posto, davanti a Van der Drift. Avevo un passo più veloce del suo, quindi da quel momento in poi ho costruito un vantaggio rassicurante giro dopo giro. È stata una bella vittoria, eravamo chiaramente la vettura più veloce in pista e considerando il grande lavoro che ha fatto la squadra nel fine settimana direi che il successo è un premio meritato anche per loro”.

Questo siginifica che arrivi a Valencia da leader, a pari punti con Quaife-Hobbs. Quale sarà il tuo obiettivo sulla pista spagnola?

“Beh, dopo un weekend del genere posso chiedere soltanto di mantenere lo stesso slancio e riuscire a ripetermi. Siamo riusciti ad essere velocissimi anche in un fine settimana con qualche problema, per cui credo si possa fare ancora meglio con un weekend ‘pulito’. Valencia è molto diversa da Monza ma il team ha tutto quello che serve per darmi una buona macchina e sono certo che giro dopo giro anche il mio feeling con la monoposto migliorerà ancora. La cosa importante è che la macchina già mi piace, è diversa dalla GP2 che ho guidato l’anno scorso ma è una macchina molto gestibile, che si guida molto con l’acceleratore. Oltre ad essere veloce, è anche molto divertente”.

Lorenza Teti:
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