Terremoto Giappone, nove stabilimenti chiusi. Un dipendente della Honda muore in ufficio

Terremoto Giappone, nove stabilimenti chiusi. Un dipendente della Honda muore in ufficio

L’immane terremoto che ha devastato il Giappone sta continuando a fare danni e a mietere vittime. Ovviamente all’interno di questa immane tragedia sono rimaste coinvolte anche le principali case automobilistiche del Sol Levante: Toyota, Nissan e Honda. Secondo le fonti ufficiali almeno un dipendente della Honda sarebbe rimasto ucciso durante il sisma, ma ovviamente qualsiasi calcolo in una situazione di emergenza come questa è prematuro.

L’unica vittima accertata per quanto riguarda l’industria automobilistica sarebbe un dipendente dello stabilimento di Ricerca & Sviluppo di Honda, che si trova nella prefettura di Tochigi. Lo sfortunato dipendente sarebbe stato seppellito dalle macerie di un muro che gli è letteralmente crollato addosso. Secondo quanto riportato dalla casa, sono da registrare almeno 30 feriti tra i dipendenti e, ovviamente, l’intero sistema di comunicazioni e trasporti è nel caos più completo.

Per quanto riguarda Toyota, non sono giunte notizie di morti o feriti negli uffici o negli stabilimenti, compresi quelli del nord del Giappone, la zona maggiormente colpita dal sisma. Ieri Nissan si è affrettata a specificare che non ci sono previsioni circa l’effetto che la catastrofe avrà sulla produzione e sul lavoro in generale della casa, anche se al momento la cosa ha per forza un’importanza relativa. La società starebbe comunque monitorando il ritorno a casa di operai e dipendenti per assicurarsi che tutto, almeno nella loro zona di controllo, sia a posto.

Numerosi stabilimenti sono stati evacuati e si registrano almeno 9 fabbriche completamente ferme. Mentre intorno, purtroppo, sta continuando la conta delle vittime.

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