Volkswagen Golf Sportsvan: spazio sportivo per la famiglia [PROVA SU STRADA]

Nuovo il nome, ma non solo! L’MVP di Casa VW volta pagina e si fa più sportivo

Abbandonato il suffisso Plus per il nuovo più accattivante Sportsvan, ma soprattutto cambia l’approccio ed il design. Look più accattivante ed un mix di spazio e versatilità uniti con una dose di sportività. Stupisce per l’ottima tenuta di strada.

Volkswagen Golf Sportsvan 1.6 TDI DSG Executive: La terza variante (dopo la standard e la station) della segmento C più di successo di tutti i tempi cambia il nome, ma soprattutto rivoluziona il concetto della vecchia Plus, che non aveva riscosso un grandissimo successo in Italia (mentre in Germania i risultati non erano mancati). Per correre ai ripari dalle parti di Wolfsburg hanno puntato sulla sportività e su un look più curato. Grazie al pianale modulare MQB due sono gli obiettivi più importanti che riesce a centrare: una abitabilità interna migliore grazie all’incremento di passo notevole (+108 mm rispetto alla vecchia Plus, +50 mm circa rispetto alla Golf standard da cui deriva) ed una guida più appagante, con una tenuta di strada che sembra voler mettere in crisi le leggi della fisica.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Mettere insieme spazio interno e design esterno non è facile, lei ci riesce discretamente bene
Volkswagen_Sportsvan_pss_2015_estetica

Nuove forme e versioni stanno ormai da tempo soppiantando le “vecchie” station wagon, sulla cresta dell’onda forse da troppo tempo. Se però il design ed il gusto italiano avevano dettato legge nel percorso stilistico di vetture passate dalle “casse da morto” degli anni ’80 alle moderne e sportive station wagon più recenti, gli MPV sembrano essere oggetti in piena evoluzione, ancora distanti dalla maturità stilistica. Versatilità ed abitabilità interna spesso mal si conciliano con le forme esterne, anche se il gusto è sempre soggettivo. Così, tanto per fare un esempio molto calzante, la vettura che stiamo per provare sostituisce la Golf Plus che proprio esteticamente non aveva molto convinto, almeno dalla nostre parti, visto che in Germania ha invece raccolto circa mezzo milioni di acquirenti. Oltretutto era nata sulla base della Golf V ed era stata aggiornata con particolari estetici ed interni della sesta generazione, ma mantenendo inalterata la piattaforma da cui nasceva. Il successivo cambio di generazione dello scorso anno ha invece portato una mezza rivoluzione, solo in parte anticipato dal cambiamento del nome. Se la Golf VI e VII ad alcuni possono sembrare così simili da confonderle, lo stesso non si può certo dire per le rispettive versioni Plus e Sportsvan. Oltre a “vitaminizzare” la Golf, che cresce dalla base di 8 centimetri in lunghezza, ma soprattutto 12 circa in altezza, la nuova Golf Sportsvan punta sulla sportività e sulla qualità per convincere anche i più restii. Linee scolpite ed affilate che rimpiazzano le rotondità della vecchia Plus, l’aggressività anziché la morbidezza. Esteticamente i listelli cromati della nuova mascherina frontale riprendono un concetto visto sulla sorella maggiore Passat, proprio per darle un look che faccia pensare ad una vettura di classe superiore, elegante oltre che sportiva, in modo da rendere la crescita dei volumi più piacevole che in passato. Fanali posteriori di taglio diverso dalla Golf base e nervature sulle fiancate per donarle quella dinamicità che le mancava. A far la differenza però sono anche le proporzioni, perché se l’altezza resta sostanzialmente invariata rispetto alla Golf Plus, larghezza e lunghezza aumentano rispettivamente di quasi 5 centimetri ed oltre 13!

Interni: Tanto spazio e qualità da vettura premium
Volkswagen_Sportsvan_pss_2015_interni

Se il frontale è sostanzialmente quello della Golf, la silhouette laterale della Sportsvan lascia capire che lo spazio a bordo cresce, soprattutto il altezza (ben +12 cm fuori). Lo si capisce appena ci si siede al volante, complice anche il tetto panoramico, l’aria che si respira sembra un’altra, quasi si fosse a bordo di uno spazioso monovolume. Oltre che panoramico, con tendina motorizzata, il tetto è anche apribile, con una porzione del cristallo che scorre sopra quella posteriore. Ma oltre allo spazio le attenzioni non finiscono qui, perché se l’aspetto del cruscotto ed il layout interno è molto simile alla sorella “base”, sulla Sportsvan troviamo numerosi portaoggetti, di cui uno centrale sopra al cruscotto, mentre sul tunnel ne abbiamo uno frontale con doppia presa di corrente 12 volt ed USB, un altro dietro al cambio piuttosto ampio, con un comodo meccanismo a scomparsa per alloggiare i bicchieri ed un elastico per bloccare piccoli oggetti , come ad esempio un cellulare o altro di spessore ridotto. L’ultimo vano, quello nel bracciolo, è privo però di prese di corrente. Ampie anche le vasche delle portiere. La capacità di carico è ovviamente fondamentale per chi si orienta verso questa versione della Golf. Le notizie su questo fronte sono tutte positive. La capacità di base sale fino a 500 litri (76 in più della Plus), che diventano addirittura 590 sfruttando i sedili posteriori scorrevoli e con lo schienale ad inclinazione variabile. Abbattendoli (in tre comode porzioni separate)poi si raggiunge quota 1.520. Un risultato di per se già strabiliante, oltretutto con un piano unico a tutto vantaggio della comodità di carico. In situazione standard il fondo può essere gestito con un piano posizionabile su due livelli. Si può abbassare per sfruttare tutto lo spazio, oppure porre all’altezza della soglia, avendo così a disposizione un piano più comodo ed un comodo doppio fondo per posizionare parte del carico. Abbiamo detto dei sedili posteriori scorrevoli, va ricordato che, in posizione standard, il passo lungo consente di avere uno spazio davvero abbondante per le gambe. Comodi anche i tavolini di plastica che si possono abbassare dal retro dei sedili anteriori. Ottimo e completo invece il sistema di infotainment, dotato di un navigatore rapido e comodo da gestire, peccato per l’obbligo di scelta tra le tre opzioni di percorso che se non effettuato annulla l’operazione. Un piccolo neo di questa Golf Sportsvan è un leggero fruscio aerodinamico, proveniente dalla zona montante oltre i 140 Km/h.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4.5/5]

Sportiva di nome, sportiva nell’aspetto, ma soprattutto sportiva nella guida
Volkswagen_Sportsvan_pss_2015_guida

Il pianale MQB fa miracoli, ne abbiamo avuto ripetute conferme nel recente passato, dove su ogni vettura che abbiamo testato non ci ha mai deluso, incluse le meno sportive TGI a metano, tanto per fare un esempio. Nel caso della MPV Golf Sportsvan però siamo di fronte davvero ad un mezzo miracolo, in tutta sincerità. La Golf ci ha abituati bene da sempre, qualità e piacere di guida la fanno da padrona da sempre e sono tra le caratteristiche che ne hanno decretato un successo senza eguali nel corso degli anni e passando da una generazione all’altra. Che però ci potessimo ritrovare a cercare il limite in curva, a bordo di un allestimento votato soprattutto alla versatilità ed allo spazio per ospitare una famiglia con tutti i suoi membri e bagagli, non lo avremmo mai detto. All’inizio a farsi notare è un assetto piuttosto morbido, con le sospensioni che appaiono abbastanza cedevoli e configurate per garantire un comfort di marcia elevato. A sorprendere però è la tenuta di strada, che è portentosa. Se dovessimo farci uno slogan diremmo “rolla, ma non molla”. A dire il vero il rollio ed il beccheggio non sono eccessivi, ma progressivi. Affonda in modo più deciso nella prima porzione di escursione delle sospensioni per farsi poi più consistente. Abbiamo provato a fare e rifare la stessa curva ogni volta più forte senza riuscire ad arrivare al limite dell’auto. Quando ti aspetti che vada dritta o che sottosterzi, nemmeno si riesce a farle fare rumore di gomme, incredibile! Ci siamo fermati (ma il limite non era ancora stato raggiunto) ad una velocità più elevata di quella che avevamo rilevato sulla stessa curva con un allestimento sportivo di una piccola hatchback, cosa che rende il risultato davvero degno di nota. Anche la Sportsvan consente di agire sul tasto mode, che permette di scegliere tra Normal, Sport, Eco ed Individual (con cui i parametri possono essere modificati a proprio piacimento). La selezione agisce sulla risposta del motore, dello sterzo, sulla configurazione dei fari adattivi, dell’aria condizionata e, se presente, sul comportamento del cambio DSG. Ottime notizie anche sul fronte freni, sempre all’altezza e sui feedback e sulle sensazioni dello sterzo. Davvero una buona vettura, comoda e silenziosa quando si viaggia rilassati, ma in grado di regalare emozioni del tutto inattese quando la si prova a portare al limite. La qualità non è una opinione e la si ritrova nei dettagli. Tanto per fare un esempio, i sensori di parcheggio producono un cicalino che viene diffuso in abitacolo dall’altoparlante posizionato sul lato dell’ostacolo, per rendere immediatamente evidente il pericolo di urto.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=3.5/5]

Ottimo il DSG 7 marce, il diesel 1.6 da 110 cavalli fa il suo buon lavoro
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La Golf Sportsvan è disponibile in 4 motorizzazioni turbo benzina, dall’1.2 TSI da 85 cavalli fino all’1.4 TSI da 150 cavalli ed i tre a gasolio. La nostra è quella intermedia, con il millesei da 110 Cv, che è disponibile anche da 90, mentre al top della gamma diesel troviamo il 2 litri da 150. Diciamo che è forse la scelta più equilibrata, perché anche l’adozione del pianale MQB, che consente di risparmiare quasi 100 Kg sul peso, non ne fa un fuscello. I 110 cavalli sono quindi adeguati, ma non permettono prestazioni esagerate. Lo 0-100 in 11,3 secondi rende un po’ l’idea, mentre la rapportatura piuttosto lunga del cambio favorisce i consumi e consente una velocità massima degna di nota, 196 Km/h (192 con il cambio manuale). Ottimo il regime ai 130 Km/h da autostrada, contenuto a meno di 2.400 giri. Il cambio nel caso della vettura da noi utilizzata è appunto l’ottimo doppia frizione DSG a 7 marce, utilizzabile sia in modalità automatica classica, ma anche in S, che sfrutta di più i giri del motore alla ricerca di maggiori prestazioni, o in manuale con i paddle per sfruttare il motore fino alla soglia dei 5.000 giri. Si finisce quasi sempre per dimenticarsi delle alternative, perché in drive la trasmissione funziona già in modo egregio. L’impressione è che, anche se utilizzato in modalità sportiva, per la Sportsvan sia tarato in modo piuttosto morbido, per favorire il comfort di marcia, così come è logico. 250 Nm a 1.500 giri sono il dato invece più positivo di questa unità, che pur se non sportivissima, fa sempre in modo ottimale il suo lavoro, consentendo di riprendere sempre in modo egregio.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Prezzo da 19.450 euro, 30.350 in questa configurazione
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Sul fronte consumi abbiamo rilevato un valore prossimo ai 6 litri ogni 100 Km a 130 Km/h ed una media di 5.8 dopo 750 Km percorsi in ogni contesto, urbano, statali ed autostrada, con uno stile di guida a volte anche abbastanza dinamico. La versione BlueMotion che guidavamo, con alcune modifiche aerodinamiche e pneumatici a bassa resistenza di rotolamento promettono un dato dichiarato in ciclo combinato di 3,6 litri per 100 Km. Tre gli allestimenti previsti, i classici di Casa VW: Trendline, Comfortline e Highline. I prezzi sono sostanzialmente i medesimi della versione Wagon della Golf, quindi più alti di circa 1.500 euro rispetto alla 5 porte (gli allestimenti non sono esattamente gli stessi come configurazione auto). Rispetto alla entry level, che parte sotto la soglia dei 20 mila euro, un buon allestimento, il nostro era fin troppo rispetto alle reali esigenze minime, sale in zona 30 mila. 2.150 gli euro che separano il millesei da 110 cavalli dal 2 litri da 150, che consigliamo a chi voglia prestazioni più brillanti.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Abitabilità, capacità di carico, tenuta di strada e design più accattivante.Qualche fruscio aerodinamico in velocità, l’1.6 TDI non è particolarmente brillante.

:Volkswagen Golf Sportsvan: la Pagella di Motorionline

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