Gruppo FCA: l’NHTSA contesta le modalità di richiamo di 11 milioni di veicoli
Il costruttore italo-americano rischia multe di oltre 700 milioni di dollari
Negli Stati Uniti Fiat Chrysler Automobiles è alle prese con il pressing della National Highway Safety Admistration che contesta al costruttore italo-americano le modalità, in particolar modo i tempi eccessivamente lunghi, con le quali sono stati effettuati i richiami di circa 11 milioni di veicoli. Secondo l’agenzia che si occupa della sicurezza stradale americana, attraverso un documento ufficiale recapitato a Detroit, il Gruppo FCA “non avrebbe rimediato tempestivamente ai difetti di sicurezza“.
A riportare a notizia è la Reuters che ha visionato il testo del documento, in attesa che questo venga pubblicato sul Registro federale, in cui si leggono le motivazioni dell’attacco della NHTSA: “In questo momento, un anno e mezzo dopo le notifiche dei richiami, molti dei veicoli non sono stati ancora riparati“. Anche il modo in cui FCA avrebbe gestito le notifiche ai proprietari dei veicoli da richiamare, così come le comunicazioni tra la Casa e l’agenzia, non sono per nulla piaciute all’ente americano.
La contestazione avanzata dalla NHTSA fa riferimento ai richiami di 11 milioni di veicoli e truck, tra i quali ci sono anche Jeep Grand Cherokee e Libery (1,5 milioni di unità), richiamate a giugno 2013 per risolvere un problema relativo al rischio incendio dopo un tamponamento. Secondo l’ente americano a fine aprile ne erano state riparte solo 320.000, ovvero il 21% del totale. Un chiarimento e un confronto sulla vicenda si avrà il 2 luglio, giorno nel quale è stata fissa un’audizione ad hoc. Se dovesse essere confermate le contestazioni della NHTSA il Gruppo FCA potrebbe rischiare sanzioni per un cifra superiore ai 700 milioni di dollari.
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