Nuovo Fiat Doblò MY 2015, primo contatto [FOTO e TEST VIDEO]

E guardo il mondo da un Doblò...

Il Fiat Doblò arriva sul mercato con la sua quarta generazione, ancora una volta disponibile non solo come trasporto passeggeri e Cargo, ma anche in un'infinità di altre versioni per il viaggio e il lavoro. Il tutto unito ad aggiornamenti estetici, meccanici, tecnologici e qualche altra chicca davvero molto interessante

Fiat Doblò – E guardo il mondo da un Doblò. Ci perdonerete questa non proprio originalissima “licenza musicale”, ma in effetti è da sempre incredibilmente azzeccata. A quanti dei nostri lettori capita di affrontare (“guardare”) l’inizio della settimana, e anche il suo proseguimento, a bordo di un Fiat Doblò? Si tratta del resto di uno dei piccoli commerciali di maggior successo nel nostro Paese. Nato esattamente nel 2000, il Doblò ha visto l’arrivo di una nuova generazione praticamente ogni cinque anni. Arriviamo così al 2015 con la quarta versione in assoluto di questo mezzo, che verrà affiancato nei prossimi anni dalle nuove edizioni di altri “piccoli lavoratori” come Scudo e Fiorino, e che può vantare una parentela abbastanza stretta persino con il ben più grande Ducato. Oggi siamo stati ospiti di Fiat allo Spazio Hoffmann a Cambiano, in provincia di Torino. Si tratta di una ex fabbrica di mattoni e materiali edili dismessa, scenario perfetto per un mezzo che vuole fare dell’ambiente lavorativo il suo habitat ideale. Ma non solo, come vedremo.

Il Doblò, infatti, è ancora una volta diviso in due anime: la variante passeggeri e quella per il trasporto commerciale, ribattezzato da sempre Doblò Cargo. Quasi una semplificazione, visto l’incredibile numero di varianti che è possibile sviluppare sul mezzo, dai camioncini refrigerati alle ambulanze, dai veicoli per l’edilizia alle pattuglie della polizia. Potremmo quasi dire che il limite è la fantasia degli allestitori, un aspetto che la casa del Lingotto ha voluto tenere ben presente, dato che la zona di collegamento dietro alla cabina è rimasta assolutamente invariata rispetto alla precedente generazione. Un notevole aiuto in termini di compatibilità. Su tutto il resto, però, è stato possibile mettere mano. Inutile, però, stravolgere un mezzo che è già conosciuto e apprezzato nell’ambiente. Piuttosto il nuovo Doblò è stato ampiamente modernizzato per renderlo più vicino alla nuova filosofia stilistica del Lingotto. Troviamo rimandi un po’ a tutta la gamma: ad esempio, la fascia cromata posizionata sulla griglia frontale è un chiaro rimando alla gamma 500, per quanto vi sia anche il riferimento alla prima generazione dello stesso Doblò. La calandra è comunque solo il primo passo di una rivisitazione generale delle linee della carrozzeria, che dal cofano al retro sono state ripensate per garantire un maggior senso di presenza su strada, senza per questo aumentare in maniera eccessiva le dimensioni. Grazie al design dei fari, molto più vicini al mercato automobilistico, è stato ottenuto uno stile più filante e d’impatto, aiutato anche da piccoli accorgimenti come l’inclusione di un design per i gruppi ottici posteriori derivati da quelli del nuovo Ducato.

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I ritocchi sono stati fatti anche all’abitacolo, dove del resto troviamo anche le modifiche più importanti, soprattutto nella versione Cargo. In questa, infatti, fa il suo debutto il terzo sedile centrale, optional molto richiesto dalle aziende che, in caso di necessità, può anche essere trasformato facilmente in un tavolo d’appoggio con tanto di pinza ferma-documenti. Il cruscotto è stato modernizzato e reso più avvolgente, ponendo ancora di più l’accento sulla possibilità di avere dei colori personalizzati a seconda dell’allestimento. Una nota di merito la riserviamo per l’ampia disponibilità di vani portaoggetti, che possono arrivare ad aggiungere addirittura 200 litri di capienza a quella generale del veicolo. Eccoci allora al vero punto di forza del nuovo Doblò, ovvero la capienza: si parte da un minimo di 790 litri per poi arrivare ad un apice di 3.200 litri per la versione a passo corto e ben 4.000 per quella a passo lungo. Con delle differenze, ovviamente, tra Cargo e Doblò “normale”. Se a questo aggiungete delle tasche che, come potete vedere dal nostro servizio, possono ospitare comodamente un tablet da 10 pollici, senza dimenticare lo speciale vano posto sul tetto immediatamente sopra al parabrezza, allora abbiamo un mezzo davvero ideale per chi ha sempre le “tasche piene”. Tra l’altro anche a livello tecnologico a questo Doblò non manca proprio niente. Ci riferiamo soprattutto all’inclusione del sistema di infotainment Uconnect con display da 5 pollici, che potrebbe fare davvero la felicità di chi utilizza il Doblò per consegne in giro per la città o, in generale, si muove moltissimo per lavoro. Interessante, seppur dedicato ad un pubblico più localizzato, il nuovo sistema Gateway dedicato alla gestione delle flotte aziendali, compatibile con un grandissimo numero di software gestionali.

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Prima di passare alle sensazioni di guida, parliamo dei motori. Per quanto riguarda il Cargo, abbiamo a che fare con un mezzo che vuole prima di tutto consumare poco e costare altrettanto. Per questo non sorprende la grande presenza di motori a gasolio rispetto ai benzina e la riproposizione dell’immancabile Natural Power a metano. Parlando dei diesel, è possibile scegliere tra quattro Multijet II: un 1.300 da 90 CV, un 1.600 da 90 e 105 CV, e un 2.000 da 135 CV. Nei benzina, invece, troviamo una meccanica da 1.400 cc di cubatura declinata in due potenze da 95 e da 120 CV. Proprio su quest’ultimo modello si basa la variante a metano, che presenta anche la medesima potenza. Questo, insieme ai benzina, hanno il vantaggio di rispettare già le norme Euro 6, per quanto i diesel siano comunque Euro 5+. A parte il 1.300 da 90 CV, tutti questi motori sono disponibili anche sulla versione per il trasporto passeggeri. Il discorso dei motori va chiuso parlando di uno speciale allestimento: parliamo naturalmente della versione Ecojet, disponibile sul Doblò con le meccaniche 1.300 e 1.600. Questa edizione speciale prevede l’aggiunta di Start&Stop, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, olio a bassa viscosità, alternatore intelligente, pompa dell’olio a geometria variabile e pacchetto aerodinamico. Grazie a queste aggiunte, il 1.300, che originariamente consumava 5 litri/100 km ed emetteva 133 g/km di CO2, passa a 4,4 litri/100 km e 115 grammi. Il 1.600, dal canto suo, passa da un dato di 5,5 litri/100 km e 145 g/km ad uno di 4,7n litri/100 km e 127 g/km. Un bel balzo in avanti, non c’è che dire. Il top del risparmio, però, rimane sempre il Doblò Natural Power, che a fronte dei suoi 120 CV di potenza, garantisce 625 km di autonomia massima, consumi da 4,9 kg/100 km di metano (con in più il suo naturale basso costo rispetto agli idrocarburi) e 134 g/km di emissioni di CO2.

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Ovviamente ci era impossibile provare tutte le varianti del Doblò. Ve ne sono letteralmente un migliaio disponibili, scegliendo tra passo, carrozzeria e molti altri dettagli. Siamo così saliti a bordo del Doblò in versione passeggeri equipaggiato con il 1.600 diesel da 105 CV di potenza, capace anche di una coppia di 290 Nm ad un regime di 1.500 giri. I dati ufficiali per consumi ed emissioni parlano di 4,8 litri di gasolio per percorrere il classico “centinaio” nel ciclo combinato europeo ed emissioni di 126 g/km di CO2 emessa nell’atmosfera. La nostra prima impressione è senz’altro positiva: caricati con la configurazione da cinque posti (la passo lungo arrivano fino a sette), il nuovo Doblò si è confermato molto piacevole da guidare. Occorre abituarsi un po’ alla frizione, estremamente sensibile dopo gli annunciati cambiamenti effettuati da Fiat, ma dopo giorni immersi nel traffico cittadino questo potrebbe rivelarsi un vantaggio. In generale possiamo apprezzarne la maggiore fluidità e facilità di innesto. Grazie alle speciali sospensioni posteriori B-Link, il nuovo Doblò si comporta decisamente bene anche su un fondo stradale un po’ dissestato, senza per questo perdere assetto o facilità di guida. L’unico vero difetto che potremmo imputare alla vettura è l’angolo di sterzata, un pochino ampio per l’uso che si dovrebbe fare di un simile mezzo.

Disponibile presto nei concessionari, il nuovo Fiat Doblò sarà disponibile con tre diversi allestimenti, due altezze per il tetto e due passi (a questi è legata la disponibilità di posti per la versione passeggeri). I prezzi partiranno da 18.200 € IVA compresa.

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