WRC | “Il mondo è un posto enorme”: venticinque anni dal trionfo mondiale di Colin McRae celebrati in un documentario

Il documentario per WRC TV

Nel 1995 Colin McRae vinse il suo primo ed unico titolo WRC entrato poi nella leggenda: venticinque anni dopo un documentario ne ricorda ed omaggia le gesta
WRC | “Il mondo è un posto enorme”: venticinque anni dal trionfo mondiale di Colin McRae celebrati in un documentario

Al prossimo ACI Rally Monza Elfyn Evans proverà ad essere il terzo britannico a vincere il Mondiale Rally dal primo trionfo nel 1995 di Colin McRae, che proprio il 22 novembre di venticinque anni fa conquistava il titolo iridato. Ironia della sorte, in una stagione cortissima, quasi come quella attuale (all’epoca otto round, attualmente siamo a sei, sette con Monza).

Il trionfo di Colin McRae nel WRC 1995

A bordo della Subaru Impreza dalla leggendaria livrea blu (per il team Prodrive) lo scozzese di Lanark, assieme al copilota Derek Ringer, si portò a casa il trionfo nel WRC a soli 27 anni, diventando così il più giovane vincitore nella storia del campionato nonché il primo britannico a riuscirci ad un livello mondiale. Ma McRae andava oltre i successi: se è diventato uno dei piloti più amati dai fan è anche per la indole temeraria, quel correre gettando il proprio cuore sempre oltre l’ostacolo, coniugando risultati e spettacolo. In seguito, nel 2001 ed anch’egli su Impreza, Richard Burns divenne il secondo britannico a conquistare l’alloro nel WRC. Sei anni più tardi McRae scomparve in un assurdo incidente in elicottero, assieme a due amici di famiglia e al figlio Johnny, che aveva solo 5 anni.

Colin McRae: 25 Years a Champion

Venerdì 20 novembre verrà lanciato il documentario Colin McRae: 25 Years A Champion, una produzione per la WRC TV visibile sul canale streaming WRC + All Live. Jimmy McRae, padre di Colin, ripercorrerà assieme a David Richards, a capo di Prodrive, le imprese del figlio, in particolare il combattuto finale di stagione 1996 nell’evento di casa, il RAC Rally con base a Chester dove «credo che ci fosse molta gente di Lanark [accorsa all’evento], abbastanza certa che avrebbe vinto il titolo», ricorda Jimmy. «Era qualcosa difficile da immaginare – aggiunge Richards nel documentario – , difficile da spiegare a chiunque oggi. Sapete, abbiamo visto Lewis Hamilton vincere titoli mondiali in Formula 1, ma qui siamo di fronte a qualcosa di più. C’erano milioni di persone che si sono recate per vedere l’evento, è stato qualcosa di veramente straordinario».

La famiglia McRae puntava a celebrare il venticinquennale con un evento speciale nella zona di Knockhill, in Scozia, per il weekend del 3-4 ottobre. Manifestazione poi saltata a causa della pandemia, che nella migliore delle ipotesi avrebbe determinato un evento a porte chiuse (cosa abbastanza contradditoria per una celebrazione indirizzata ai tanti fan di Colin), e riprogrammata per il 2-3 ottobre del 2021, sempre nella stessa location. Il clan McRae prosegue comunque nel solco dei rally, con il più giovane di famiglia Max, classe 2004 e con una gavetta su pista, che ha debuttato quest’anno nella disciplina disputando round del campionato Western Australia. A bordo della Ford Fiesta ST il ragazzo ha ottenuto il primo posto di classe N3 in tre eventi, salendo sempre a podio nella categoria Due Ruote Motrici.

Ma a proposito di nuove generazioni, nel documentario si vedrà anche Hollie McRae, figlia ventenne di Colin che offrirà anch’essa il proprio ricordo e la sua testimonianza a proposito del padre. «Per i primi otto anni della mia vita – racconta -, non conoscevo davvero Colin McRae, il pilota campione del mondo: per me era solo papà ed era tutto ciò che era. Di tanto in tanto andava e faceva delle belle cose “là fuori”, ma per me era solo papà. Andava e faceva delle cose piuttosto interessanti e tornava con delle storie fantastiche, ma quando era in casa era proprio come il padre di chiunque altro. Era affettuoso, si preoccupava, questo è ciò che ancora mi rimane».

Elfyn Evans per continua la storia dei britannici nel WRC

Il prossimo 3-6 dicembre Elfyn Evans si giocherà le sue carte per continuare la storia delle imprese britanniche nel WRC. L’attuale leader di campionato, con 14 punti di vantaggio sul compagno di squadra in Toyota Gazoo Racing Sébastien Ogier, nonostante le pressioni e nonostante l’incognita di difendere il suo primo posto in un evento totalmente nuovo per lui, conferma la propria indole umile e poco restia ai colpi di testa.«Sono concentrato, lavorando a testa bassa e procedendo con quello che devo fare per prepararmi per un nuovo evento», ha spiegato di recente su DirtFish il gallese, che sarà chiamato nelle prossime settimane ad una sessione di test pre-gara con Toyota assieme al resto della squadra. «Sicuramente non so molto di Monza, non ci sono mai stato prima d’ora, quindi si tratta di studiare gli onboard e fare le solite cose».

Evans comunque a Monza correrà per vincere, come ha dichiarato negli ultimi tempi. E provare magari quella sensazione che visse a suo tempo McRae. «Una delle cose che ha detto Colin – ricorda alla fine il padre Jimmy -, non ricordo se era alla fine dell’ultima prova speciale [del RAC 1995, ndr] o al ritorno a Chester, è stata questa: “Campione del mondo, il mondo è un posto enorme, no?”. Me lo ricorderò per sempre».

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