WRC | Come sta vivendo la quarantena Sebastien Loeb tra Monopoli, trampolini e ricordi

Loeb ai tempi del coronavirus

Dalla sua casa in Svizzera, il nove volte iridato WRC Sebastien Loeb racconta la sua vita ai tempi delle restrizioni da coronavirus e la lontananza dalle gare
WRC | Come sta vivendo la quarantena Sebastien Loeb tra Monopoli, trampolini e ricordi

In questo periodo di competizioni ferme, mentre invece sono in pieno fermento i lavori per il WRC che sarà dal 2022 (cioè ibrido, pur con vetture della massima classe che manterranno il Global Race Engine attuale), i piloti e i loro navigatori sfruttano questo momento di pausa per dedicarsi alla famiglia, ma senza dimenticare di tenersi un po’ allenati in vista di una ripresa (anche se ci vorranno alcuni mesi).

La vita dei piloti Hyundai lontano dalle gare WRC

In questi giorni vi avevamo parlato dell’iniziativa di Hyundai Motorsport (Stay Home, Think Motorsport) che sui social ci fa entrare nelle vite in quarantena dei propri equipaggi: abbiamo visto ad esempio Thierry Neuville alla prese con i suoi doveri di giovane padre, o Dani Sordo che gioca con il proprio cane e così via. Tra questi spaccati di vita quotidiana lontana dalle gare inseriamo un altro pilota Hyundai, ovvero Sébastien Loeb, che nella sua lunga e trionfale carriera ne avrà viste di ogni ma mai certamente una situazione del genere.

Loeb: “Dobbiamo accettare questa situazione e rispettare le regole”

L’alsaziano ha parlato con i giornalisti di DirtFish, a cui ha spiegato di essere in questo momento nella sua casa in Svizzera. «Direi che sono abbastanza fortunato perché viviamo vicino ad una foresta, stando in una casa con giardino. Ci sono molti altri meno fortunati. In Svizzera non ci sono le stesse limitazioni della Francia, ma cerchiamo di minimizzare i nostri movimenti. Tutti i ristoranti, i bar e i negozi sono chiusi, quindi dobbiamo arrangiarci intrattenendoci da soli. Non abbiamo altra scelta che affrontare questa situazione. Non possiamo fare molto di più. Dobbiamo accettare questa situazione, rispettare le regole e fare la nostra parte nel tentativo di ridurre la diffusione di questo virus. Certo, non è facile, ma dobbiamo farcela: possiamo guardare alcuni film, giocare con la PlayStation. Ho giocato a giochi come Monopoli, sto giusto trascorrendo del tempo come famiglia in attesa che la situazione migliori». Inoltre ha rivelato di aver comprato un trampolino, in onore della sua precedente vita da ginnasta prima dei rally (ma ha anche assicurato che la figlia adesso se la cava meglio di lui con i salti).

“Ci mancano i rally tanto quanto ai fan”

Loeb quest’anno ha gareggiato giusto al Rallye di Monte Carlo, conquistando un faticoso sesto posto finale. Da quel momento è rimasto fermo per consentire la rotazione delle terze guide sulla Hyundai i20 Coupé WRC, cedendo di sua spontanea volontà il sedile in Svezia a Craig Breen (in Messico invece ha corso Sordo assieme a Neuville ed Ott Tanak). Non a caso il nove volte campione del mondo ha sostenuto di non vedere l’ora di tornare a bordo della i20 assieme al fidato Daniel Elena, ma comunque la cosa più importante al momento, ha sottolineato, è la salute e quindi stare al sicuro nella propria casa.

I ricordi di Loeb

«Ci mancano le gare rally tanto quanto ai fan. Speriamo di poter ricominciare il più rapidamente possibile e correre di nuovo, ma questo dipenderà dal fatto che tutti seguano le regole, che restino a casa e che stiano al sicuro. Se lavoriamo tutti insieme nella stessa direzione per combattere questo virus, torneremo presto alla normalità», ha spiegato, ricordando il suo ricordo probabilmente più bello legato ai rally, ovvero la sua prima vittoria in Finlandia nel 2008 (epoca Citroen).

Ma ha aggiunto poi: «In realtà, a pensarci meglio, qualcosa che vorrei rivivere felicemente è la mia vittoria in Alsazia, in Francia [era il 2009]. Quando ho vinto il rally, ho conquistato il titolo costruttori e allo stesso tempo quello dei piloti. Tutto ciò di fronte alla mia famiglia e ai miei amici. In un momento come questo, oggi, mi piacerebbe vedere queste persone e celebrare qualcosa con loro».

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