WRC | Latvala a tutto campo: la “peggior stagione” della sua carriera, il 2020 con Toyota e i guai personali

Le rivelazioni di Latvala

In una intervista ad un giornale finlandese, Jari-Matti Latvala vuota il sacco e parla dei suoi impegni per il 2020, traccia un bilancio della stagione appena conclusa e si sofferma sul suo privato
WRC | Latvala a tutto campo: la “peggior stagione” della sua carriera, il 2020 con Toyota e i guai personali

Tra gli appiedati rimasti fuori dal mercato piloti del Mondiale Rally, Jari-Matti Latvala è sicuramente uno dei nomi che spiccano di più: il finnico si è ritrovato dopo quasi vent’anni di carriera nella varie categorie del WRC fuori dal campionato iridato per la stagione 2020.

Latvala dopo il mancato rinnovo con Toyota

Il pilota infatti è stato messo fuori dai piani di Toyota Gazoo Racing, che ha rivoluzionato la propria line-up dopo il trasferimento di Ott Tanak in Hyundai Motorsport: via quindi il neocampione WRC 2019, e via anche Kris Meeke (che ha appena annunciato il ritiro dalla competizione) e lo stesso Latvala. Quest’ultimo è stato al centro di alcune voci che lo davano in gara nel Mondiale 2020 però a sue spese, a bordo di una Toyota Yaris WRC per almeno due appuntamenti del prossimo anno a fronte di un obiettivo di cinque eventi da voler disputare. Le prospettive di una chance iridata con la sua vecchia squadra si sono ulteriormente azzerate per il finlandese dopo che Toyota ha annunciato l’ingaggio di Takamoto Katsuta sulla quarta vettura schierabile, all’interno del loro team privato.

Latvala e il suo 2019: “La peggior stagione della mia carriera”

A fare chiarezza ci ha pensato quindi Latvala, che finalmente ha spiegato in che situazione si trova ai microfoni del quotidiano del suo Paese Helsingin Sanomat. Anzitutto, ha fornito un giudizio tranchant sul suo 2019: «Posso dire che quest’anno è stato terribile per me. Ho alle spalle la peggior stagione della mia carriera», ha dichiarato. Il 34enne finnico ha chiuso al settimo posto quest’anno, racimolando due podi dopo aver terminato le precedenti due annate nel WRC al quarto. Tuttavia gli è mancato l’acuto che lo potesse se non confermare in Toyota, almeno consentirgli un approccio con altre squadre. Fuori dalle gare, inoltre, Latvala è stato al centro di una tormentata questione personale con la fidanzata Maisa Torpp, con cui avrebbe dovuto sposarsi: la storia si è conclusa ad ottobre, con la separazione tra i due che ha fatto molto discutere in patria.

I guai con il fisco di Latvala: il pilota si difende

Ad aggiungere altri grattacapi in questo annus horribilis per il pilota, anche alcune controversie fiscali: dal 2008 Latvala infatti ha spostato la propria residenza a Monte Carlo, come fanno molti sportivi professionisti, per godere della agevolazioni fiscali del Principato. Peccato però che le autorità finlandesi presumano il fatto che il rallista risieda più in Finlandia che a Monaco, motivo per la tasse che dovrebbe pagare sarebbero quelle – decisamente meno convenienti – del suo Paese natale, dove tra l’altro detiene alcune proprietà immobiliari.

«Sto combattendo con i funzionari finlandesi per le mie tasse», si è discolpato il pilota. «Ho trovato molto sorprendente vedere le autorità fiscali interpretare i miei spostamenti in questo modo. Quando arrivo dalla Francia in Finlandia alle 23:55, ad esempio, i funzionari presumono immediatamente che abbia trascorso l’intera giornata in Finlandia».

I piani di Latvala per il 2020

Passando invece all’aspetto sportivo, Latvala pur essendo stato messo fuori dai progetti di Toyota, non nutre risentimento nei confronti del suo ex team. «Apprezzo molto Tommi Mäkinen per il modo in cui mi ha trattato. Come ex pilota di rally, è un buon team leader, adatto in una situazione del genere. I tre anni alla Toyota sono stati grandiosi».

Il pilota però non si dà per vinto e non considera terminata la sua carriera, a differenza di Meeke. Infatti ha spiegato: «Noleggerò una vettura da Tommi per poter guidare in Finlandia, Svezia e forse in Galles. Non posso investire di più perché partecipare a una singolo evento è un grosso rischio. Tutto arriva da Tommi Mäkinen Racing. Ho ricevuto un’offerta equa da loro e ho perciò fatto la mia scelta». Praticamente Latvala paga di tasca sua per poter correre ancora, con costi che non sono proprio alla portata di tutti: se Hayden Paddon, convertitosi per ora al TCR, aveva rivelato che per poter guidare la Ford Fiesta WRC al Rally di Finlandia e d’Australia di quest’anno il costo era stato di 350.000 euro (poi sappiamo come è andata a finire, tra l’altro), per la Yaris WRC il prezzo lievita ulteriormente a 400.000 euro, relativo all’uso del mezzo nei due appuntamenti della Svezia e della Finlandia.

Ma per Latvala questo è un costo tutto sommato equo, come ha accennato poc’anzi. «Qualcuno potrebbe pensare che io sia pazzo mettendo i miei soldi. Ma non ho scelta. Sarà ancora più difficile tornare in vetta dopo una pausa». E confida: «Entro il 2021, un posto dovrebbe essere lasciato libero in Toyota e almeno mezzo posto in Hyundai». Per quanto riguarda invece il calendario, il pilota ritiene che ci siano troppe gare e con una distanza temporale troppo ampia tra una e l’altra, pur riconoscendo il buon lavoro degli organizzatori che comunque «dovrebbero parlare di più con i team e ascoltarli».

Infine, al giornale Helsingin Sanomat il finnico dedica due parole anche per le sue recenti traversie private. «C’è stata molta disinformazione sui giornali».


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