WEC | Vittoria e titolo tra le LMP2 alla 24 Ore di Le Mans per Signatech Alpine Matmut

Con Lapierre, Negrao e Thiriet.

Nicolas Lapierre, André Negrão e Pierre Thiriet regalano la vittoria della 24 Ore di Le Mans alla Signatech Alpine Matmut.
WEC | Vittoria e titolo tra le LMP2 alla 24 Ore di Le Mans per Signatech Alpine Matmut

Una vittoria decisiva per Signatech Alpine Matmut alla 24 Ore di Le Mans: Nicolas Lapierre, André Negrão e Pierre Thiriet hanno conquistato sia la maratona francese che il titolo piloti nella classe LMP2 del FIA World Endurance Championship.

La cronaca della 24 Ore di Le Mans

Rimasto in pista più a lungo dei suoi diretti rivali, Lapierre ha preso il comando all’8° giro del suo primo doppio stint. Dopo averlo completato, il francese proseguiva con un triplice stint cercando parallelamente di contenere la G-Drive #26, il cui ritorno era facilitato da una strategia più aggressiva. Il duello tra le due auto continuava con il passaggio del testimone a Thiriet e poi a Negrão, entrato in azione all’inizio della sesta ora. All’imbrunire, bandiere gialle, slow zones e neutralizzazioni si moltiplicavano con qualche goccia di pioggia; il brasiliano non si lasciava intralciare da ciò, riportando l’Alpine A470 in testa prima del ritorno del suo rivale, equipaggiato con pneumatici più freschi. Durante la notte, Lapierre ha vissuto una serie di disavventure durante la notte, con due neutralizzazioni nei suoi primi due stint che hanno cambiato radicalmente la fisionomia della corsa. Con la Safety Car piazzata tra lui e i russi di G-Drive, il team perdeva un minuto nel primo intervento e poi secondi preziosi nel secondo.

Distaccato di due minuti e mezzo, Thiriet completava il suo triplice stint prima di lasciare che Negrão e Lapierre passassero all’attacco prima dell’alba. Dopo essere riusciti a recuperare un minuto nella prima mattinata presto, vedevano poi annientati i loro sforzi dall’incidente della DragonSpeed #31, che riportava in pista la SC. Nel frattempo, il team adeguava la strategia rilanciando Pierre Thiriet in pista a sette ore dalla bandiera a scacchi. La determinazione e la perseveranza dell’equipaggio davano finalmente i primi frutti quando i leader rimanevano bloccati nei box poco dopo le 9:00 del mattino. L’Alpine A470 recuperava così il primo posto con un giro di vantaggio sul suo primo inseguitore e ultimo rivale ancora in gara per il titolo. Da allora in poi, il terzetto ha continuato ad accumulare tempi competitivi concedendosi perfino il lusso di gestire il proprio vantaggio e il materiale. Dopo l’ultimo stint di Negrão, Thiriet è tornato al volante per completare il tempo minimo di guida prima che Lapierre venisse poi incaricato di passare il traguardo.

Questo successo è anche il terzo di Signatech Alpine Matmut nella Sarthe dopo le vittorie del 2016 e 2018, e il suo quinto podio in categoria LMP2 dal 2014. Infine, questo trionfo conquistato davanti alla Jackie Chan DC Racing #38 permette all’Alpine di ottenere il secondo titolo LMP2 nel Mondiale, dopo quello del 2016.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Philippe Sinault, Team principal Signatech Alpine Matmut: «Avevo detto che eravamo pronti e lo eravamo effettivamente, ma la concorrenza lo era altrettanto, e abbiamo avuto pertanto un inizio di gara molto intenso e combattuto, con un ritmo molto più frenetico del solito. Si profilava così una lunga e bella battaglia, dove non siamo stati sorpresi di ritrovare i principali pretendenti alla vittoria e al titolo. Siamo rimasti raggruppati fino all’arrivo della notte, poi Le Mans ha scelto ancora una volta il suo vincitore. È in queste situazioni che bisogna essere pronti e presenti, e lo siamo stati a tutti i livelli: l’auto non ha visto la ghiaia, siamo riusciti a fare le scelte giuste, comunicare bene e adattarci. Questa è la chiave del successo per un evento di tale portata e ci siamo divertiti molto. Questa vittoria ha un sapore molto particolare rispetto all’anno scorso, potremo festeggiare tutti insieme fin da stasera e abbiamo potuto ascoltare La Marseillaise sul podio. Dovremo poi tornare a concentrarci rapidamente, perché la prossima data, Le Prologue a Barcellona, arriva a grandi passi!»

Nicolas Lapierre: «Che giornata per tutta la squadra e per noi! Era essenziale e cruciale per l’esito del campionato e di questa mitica corsa delle 24 Ore di Le Mans. Lavoriamo da più di un anno per raggiungere questi due obiettivi e abbiamo finalmente realizzato il nostro sogno di realizzarli entrambi. Per prima cosa avevamo deciso di focalizzarci sul titolo mondiale, ma una volta partiti, ci siamo battuti anima e corpo contro la G-Drive. Non era una diretta concorrente nel Campionato, ma dovevamo dimostrare il nostro rispetto per questo simbolo che è Le Mans lottando per la vittoria. I nostri sforzi hanno dato i loro frutti e la vittoria ci ha sorriso. C’è un fortissimo insieme di emozioni, ma anche la soddisfazione per il lavoro svolto in una prova che sembrava molto difficile e combattuta. Da un punto di vista più personale, questa è stata la mia ultima gara con Alpine. Forse il futuro ci riunirà, ma era importante concludere in questo modo e non possiamo che essere orgogliosi di questa squadra e di tutto quello che abbiamo realizzato insieme».

André Negrão: «Il gradino più alto del podio è davvero un luogo magico e sono orgoglioso di esserci salito con Alpine e tutta la squadra. Non solo vinciamo la 24 ore di Le Mans per il secondo anno consecutivo, ma trionfiamo anche nel Campionato. Sono al settimo cielo e penso di essere addirittura il più felice di tutti noi oggi. Ho appena vinto il mio primo titolo e lo ricorderò tutta la vita. Vorrei davvero ringraziare il team Signatech Alpine Matmut, Philippe e Alpine e tutti coloro che hanno creduto in me, mi hanno sostenuto e ci hanno permesso di realizzare tutti insieme questa fantastica doppietta!».

Pierre Thiriet: «È stata una gara incredibile. La battaglia è stata davvero intensa e combattuta, ma ce l’aspettavamo contro concorrenti validi, che si sono rivelati corretti e leali in pista. Tengo davvero a sottolineare il lavoro che il team ha svolto in precedenza per preparare ogni gara, e che è stato particolarmente evidente in questo fine settimana: l’auto non ha avuto il minimo problema e nessuno di noi tre ha fatto errori. Penso che questa sia la chiave del successo in LMP2, perché il minimo problema ti costringe poi a mettercela tutta per recuperare. Siamo anche una famiglia molto unita, con un eccellente stato d’animo. È un aspetto importante che ci permette di essere doppiamente felici oggi. Nico e André hanno fatto un lavoro incredibile, come tutta la squadra. Eravamo quasi sospinti dall’immenso sostegno dei tifosi e dei media nei confronti di Alpine e del suo equipaggio, che comprendeva due piloti francesi. Per finire, un omaggio personale a Jota. Sono stati avversari eccezionali in questa splendida stagione. La loro velocità di punta ci ha spinto a progredire e a sublimarci ed è stato un vero piacere batterci contro di loro!»

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