Il WRC verso l’ibrido? Ecco quando dovrebbe entrare a regime la nuova tecnologia

Rivoluzione in vista per il WRC

Anche il WRC si adegua e potrebbe presto aggiornare la propria tecnologia con i motori ibridi: diventano sempre meno forti le resistenze delle case costruttrici. Ecco quando potrebbe avvenire questa rivoluzione
Il WRC verso l’ibrido? Ecco quando dovrebbe entrare a regime la nuova tecnologia

Nel panorama della competizioni motoristiche l’uso delle tecnologie alternative si fa sempre più strada: emblematici i casi su pista della Formula E, che ha reso popolari le gare full electric, a cui si aggiungeranno i campionati a zero emissioni del TCR e la futura rivoluzione che coinvolgerà anche il Rallycross. Si fa spazio anche la tecnologia ibrida, già presente nella F1 e che conquisterà nei prossimi anni la classe LMP1 del Mondiale Endurance FIA, modificandola profondamente. L’unica serie ancora impermeabile a questi cambiamenti è il WRC, ma non per molto ancora, a quanto pare.

Quando verranno introdotti i motori ibridi nel WRC?

Da quanto filtra negli ultimi giorni, la Federazione intende colmare questo gap e far sì che anche le vetture da rally impegnate nella massima competizione mondiale adottino la motorizzazione ibrida. «È per me molto frustrante non vedere che i rally possano essere impegnati almeno in qualche ibridazione e nuova tecnologia»: parole e musica del presidente FIA Jean Todt, che riconduce questa situazione di stallo nelle resistenze dei produttori e case costruttrici, preoccupati in particolare dei costi a cui sarebbero chiamati ad affrontare.

Negli ultimi tempi però le cose potrebbero cambiare. Alcuni importanti attori impegnati nel WRC come Citroen e Toyota si sono detti favorevoli all’introduzione della tecnologia ibrida, che in alcuni casi già coinvolge la loro produzione di serie. Il punto sono i regolamenti: diventerebbe necessario trovare una piattaforma comune e delle norme quanto più armoniche possibili, per evitare che volino stracci tra i costruttori e la FIA e ci siano le condizioni di partenza ideali e sostenibili per consentire alle varie case e produttori di poter utilizzare la tecnologia. Oltre al fatto che sarà necessario stabilire quali saranno gli ambiti di sviluppo autonomi e quelli invece definiti per regolamento dalla FIA, standard per tutti.

Insomma c’è da fare un lavoro di mediazione e cesellatura che richiederà tempo: per questo motivo pare ormai certo il fatto che l’ibrido sbarcherà anche nel WRC, ma entrerà a regime nella stagione del 2022. Nei prossimi tre anni quindi le case avranno tempo per adeguarsi, una volta resi ufficiali i nuovi regolamenti che, a detta autorevole del direttore della sezione rally della Federazione Yves Matton, saranno pubblicati quest’anno. Una piccola rivoluzione che manderà in soffitta l’era dei motori termici propriamente detti e che farà sbarrare gli occhi e serrare le mandibole ai puristi e ai nostalgici, ma come si dice o tempora, o mores: la direzione obbligata nei trasporti civili ed anche nelle competizioni, sia su pista che su strada, sembra ormai quella.

 

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