Formula E | Marrakech e-prix: D’Ambrosio approffita del suicidio BMW e vince una gara incredibile!

Successo inaspettato ma meritato per il belga

Vergne sbaglia ma rimonta fino al quinto posto, Da Costa getta al vento una chance clamorosa
Formula E | Marrakech e-prix: D’Ambrosio approffita del suicidio BMW e vince una gara incredibile!

Siamo solo a Gennaio, ma la Formula E ci ha regalato quella che rimarrà sicuramente una delle più belle gare dell’anno! A spuntarla è stato un grande Jerome D’Ambrosio, bravo ad attaccare nel momento giusto, fortunato ad approfittare del suicidio BMW e perfetto a gestire la pressione dell’ultimo giro.

Una vittoria inaspettata ma meritata

Una vera e propria impresa quella del pilota belga, partito in sordina dalla decima posizione. Una performance straordinaria, perfetta, che ha permesso alla squadra di Dillbagh Gill di bissare il successo di Felix Roseqnvist del 2018, rimediando così al ritiro di Pascal Wehrlein al primo giro, quando Lucas Di Grassi l’ha colpito distruggendo il posteriore della M5Electro #94.

La disfatta di BMW

L’inizio della corsa è stato travagliato: alla prima curva Jean Eric Vergne ha tardato la frenata, tentando un attacco sconsiderato nei confronti del poleman Sam Bird. Mentre JEV ha iniziato una strepitosa rimonta, Bird si è ritrovato a gestire la pressione delle due BMW di Sims e Da Costa, seguiti da Frijns, D’Ambrosio e Di Grassi. Una serie di avvicendamenti ha poi portato in testa le due BMW, con Da Costa e Sims che in fila indiana hanno allungato sul gruppo, passeggiando per oltre trenta minuti, mentre Bird ha perso alcune posizioni.

A nove minuti dal termine è successo l’impossibile: Alex Sims ha affiancato il compagno di squadra all’esterno, tentando l’attacco. Da Costa però ha reagito, allungando la staccata. Entrambi hanno bloccato, arrivando lunghi nella via di fuga, per l’incredulità dei box, degli addetti ai lavori e di tutti i telespettatori. Da Costa è finito contro le protezioni, terminando così la propria corsa mentre Sims è rientrato in quarta posizione.

Una lunga Safety Car ha fregato la maggior parte dei piloti, che hanno attivato l’Attack Mode un giro troppo presto, gettando al vento il boost di potenza che avrebbe potuto rivelarsi fondamentale. Solo due piloti hanno atteso il momento giusto, potendo sfruttando i 225 kw nel corso dell’ultimo giro: Sims e Di Grassi. Entrambi però non sono riusciti ad approfittarne chiudendo rispettivamente al quarto e al settimo posto.

Bene Virgin, DS rimonta

D’Ambrosio è stato accompagnato sul podio dai due alfieri Virgin: Robin Frijns e Sam Bird. Il pilota olandese ha anche tentato un attacco impossibile all’ultima curva ai danni del leader, ma ha saggiamente deciso di accontentarsi della seconda posizione.

Quinto e sesto Vergne e Lotterer al termine di due grandi rimonte dal fondo dello schieramento. Il pilota tedesco è partito subito col piede giusto, attaccando fin dalle prime fasi. Il parigino invece è stato molto bravo a non lasciarsi scoraggiare dall’errore in curva uno, risalendo bene tutto il gruppo senza prendersi rischi eccessivi. Certo rimane il rammarico di aver gettato via una papabile doppietta, dato che DS si è confermata come una delle monoposto più in palla.

Disastro Mercedes

Il dodici gennaio Edoardo Mortara e Toto Wolff hanno compiuto gli anni, ma la giornata non è stata delle migliori per entrambi. Edo è partito dalle retrovie, salendo fino alla tredicesima posizione. Peggio è andata agli altri piloti motorizzati Venturi: Felipe Massa ha terminato in ultima posizione, Gary Paffett si è ritirato con la posteriore sinistra ko, mentre Stoffel Vandoorne ha percorso un solo giro, non potendo nemmeno sfruttare il Fanboost.

Il testacoda di Vergne in curva uno ha penalizzato fortemente anche Sebastien Buemi e Mitch Evans. Per loro rimontare è stato molto più difficile, ma sono riusciti a recuperare qualche punto, terminando all’ottavo e al nono posto, davanti a Daniel Abt che ha chiuso la top ten.

Solo undicesimo Pechito Lopez, capace di lottare come un leone nelle fasi centrali di gara, ma poi costretto alla resa nei giri finali. Alle sue spalle il compagno di squadra Max Gunther. Gara anonima per Nelsinho Piquet, Oliver Rowland e le due NIO di Turvey e Dillmann.

 

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