Mads Ostberg non rinnova con Citroen ed è fuori dal WRC, per ora: i retroscena

La dichiarazione di Mads Ostberg

Mads Ostberg ha confermato tramite i suoi profili social di non avere più una squadra pronta a supportarlo nel WRC 2019: ecco le sue parole e la possibile opzione che si apre per il pilota ormai ex Citroen
Mads Ostberg non rinnova con Citroen ed è fuori dal WRC, per ora: i retroscena

«Mi spiace informarvi che non ho un contratto per il WRC nel 2019»: con un messaggio a reti unificate sui suoi canali social Mads Ostberg informa, coram populo, che la sua avventura con Citroen termina quest’anno, rischiando seriamente di non essere al via alla prossima stagione del Mondiale Rally.

La situazione nel Citroen World Rally Team

Il norvegese paga il restringimento della line-up del fu Citroen Total Abu Dhabi World Rally Team, che dal prossimo anno non avrà più la località emiratina come suo sponsor, cosa che conseguentemente costringerà la squadra diretta da Pierre Budar a dover schierare due C3 e non tre esemplari (salvo ingressi di nuovi investitori all’ultimo momento). Il danaroso sponsor porterà via con sé anche Khalid Al Qassimi, mentre il team punterà le sue carte sul figliol prodigo che torna a casa Sébastien Ogier, fresco di , e il giovane Esapekka Lappi. Craig Breen, altro pilota titolare quest’anno, è ormai dato per partente, alla pari di Mads Ostberg che, come abbiamo detto, ha ufficializzato ieri la separazione da Citroen.

Le parole di Mads Ostberg: “Sono dispiaciuto e deluso”

«Come probabilmente saprete – ha scritto  il norvegese sui suoi profili social, argomentando ulteriormente su quello Instagram – Citroen Racing ha stabilito di correre il prossimo anno con solo due vetture. Senza una terza auto, la mia ultima chance per partecipare al WRC è definitivamente tramontata. Sono dispiaciuto e deluso in questo momento. Mi sentivo a mio agio con il team e felice di come ci stavamo muovendo. Ringrazio tutte le brave persone in Citroen Racing per la stagione 2018, che per me è iniziata con un solo appuntamento ma alla fine è terminata con ben otto. È stato bello finché è durato. Ora è il momento di allacciarsi le cinture e reagire. L’ho fatto in precedenza e lo farò ancora! Sono aperto a varie opzioni, ma ovviamente il mio cuore si rivolge al WRC. Ora si torna punto e a capo per cercare di rientrare nel giro. Non ho certo smesso di lavorare per essere un buon pilota. A dire il vero, non mi sono mai sentito meglio. Perciò, se avete un’auto e un team, contattatemi. Qualche suggerimento?». E conclude con l’eloquente hashtag #fightingviking.

 

 

Un post condiviso da (@madsostberg) in data:

Piccola esegesi delle parole di Ostberg. «Mi sentivo a mio agio con il team e felice di come ci stavamo muovendo»: il pilota ha chiuso la sua stagione decimo con 70 punti, con il miglior risultato del secondo posto conquistato a sorpresa . «Ora è il momento di allacciarsi le cinture e reagire. L’ho fatto in precedenza e lo farò ancora!»: nel 2016 il simpatico driver aveva vissuto una situazione simile quando, alla fine della stagione, non fu confermato da M-Sport e fu costretto a disputare nel 2017 un campionato parziale, facendosi supportare anche dal team Adapta, sempre a bordo di una Ford Fiesta in versione però R5. «Sono aperto a varie opzioni»: lui stesso ha fatto intendere che potrebbe provare a fare un salto indietro nel WRC2, un po’ come avvenne con il collega Andreas Mikkelsen quando, alla chiusura del progetto Volkskwagen nel WRC alla fine del 2016, ripartì l’anno dopo con una Škoda Fabia R5 nella categoria cadetta.

Di sicuro, l’avventura in Citroen per Ostberg può dirsi conclusa, anche perché qualora il team di Budar potesse schierare una terza vettura (ammesso che le due C3 di Ogier e Lappi non bastino ed avanzino) molto probabilmente la potrebbe affidare ad un altro appiedato di lusso(ma in questo caso di Citroen.

«È il mio obiettivo da pilota e da sportivo quello di avere un sedile da poter mantenere», disse lo stesso Ostberg in una intervista in occasione del Rally Italia Sardegna di quest’anno: le cose sono andate diversamente, e al pilota norvegese ora attende un inverno di ricostruzione della sua carriera.

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