FIA WTCR | Macao, Gara 1: vince Vernay, ma la lotta per il titolo riguarda solo Tarquini e Muller

La cronaca di Gara 1 della WTCR Race of Macao

Gara 1 dell'ultimo atto del WTCR, di scena sulla imprevedibile pista di Macao, vede la vittoria di Jean-Karl Vernay, mentre la lotta per il titolo mondiale è diventata una questione a due tra Gabriele Tarquini ed Yvan Muller
FIA WTCR | Macao, Gara 1: vince Vernay, ma la lotta per il titolo riguarda solo Tarquini e Muller

Entra nel vivo la Race of Macao, ultimo appuntamento del WTCR 2018. Quando in Italia erano le sette di mattina si è svolta la Gara 1, vinta da Jean-Karl Vernay, ma dopo la prima manche il campo dei pretendenti al titolo mondiale da sette si restringe a due: Gabriele Tarquini, attuale leader, e Yvan Muller domani lotteranno per decretare chi tra loro vincerà il campionato.

Vernay vince una Gara 1 (nonostante l’handicap di 60 kg in più rispetto a Muller decisi dal Balance of Performance per la sua vettura) che non tradisce le aspettative in termini di battaglia ed imprevedibilità, visto che la pista insidiosa e tortuosa del Circuito da Guia ha causato imbottigliamenti ed incidenti sin dalle prime fasi. Dietro al francese dell’Audi Sport Leopard Lukoil Team si piazza al secondo posto Muller (MRacing – YMR), seguito da Rob Huff (Sébastien Loeb Racing). Quarto Tarquini (BRC Racing Team), che continua a mantenere la sua leadership, ma il rivale con il team che porta il suo nome si porta a 33 punti di gap (erano 39 prima di Macao)  e si rilancia ulteriormente per il titolo. Fuori dai giochi gli altri cinque che erano in lizza.

WTCR, Race of Macao: la cronaca di Gara 1

Prima fila occupata da Huff e da Esteban Guerrieri (ALL-INKL.COM Münnich Motorsport), ma Muller dalla terza posizione in griglia fa valere la sua esperienza ed inizia la risalita verso i piani nobili. Il francese ha quindi la meglio sul britannico all’altezza della rinomata curva Lisboa. Sale anche Vernay e pure Tarquini, che dal settimo posto balza al quarto, seguito dal compagno di squadra Norbert Michelisz, Guerrieri e Pepe Oriola (Campos Racing). Il pilota italiano, tra parentesi, ha vissuto delle fasi di qualifica piuttosto tormentate: partirà infatti 14esimo in Gara 2 e 3 per via di un errore commesso nella seconda sessione, mancando un punto di frenata e ritrovandosi con le anteriori bloccate, che hanno fatto sì che scivolasse contro le barriere.

Tornando a Gara 1, sempre all’altezza della Lisboa arriva il primo imprevisto del weekend: le vetture di Frédéric Vervisch (Audi Sport Team Comtoyou) e Mehdi Bennani (Sébastien Loeb Racing) si toccano dopo che il francese innesca il contatto, coinvolgendo anche l’Alfa Romeo Giulietta TCR del Team Mulsanne guidata dal nostro Kevin Ceccon, che impatta contro la Volkswagen del marocchino. Ad avere la peggio è stato proprio il pilota italiano, costretto al ritiro dopo aver forato, mentre entra in pista la safety car. Alla ripartenza si fa subito notare Vernay, con alle calcagna Muller, e in seguito arriva un altro contatto tra vetture che coinvolge questa volta Ma Qing Hua (Boutsen Ginion Racing) e John Filippi (Campos Racing), spinto dal cinese verso le barriere. Anche l’Audi di Denis Dupont (Comtoyou) e la Peugeot di Aurélien Comte (DG Sport Competition)  si toccano e questo fa intervenire la safety car.

Al terzo giro Vernay è primo seguito da Muller, mentre Filippi è costretto al ritiro e Thed Björk (MRacing – YMR) dopo un contatto crolla all’undicesimo posto. Arriviamo così al quinto giro e all’imbottigliamento di cui abbiamo accennato, causato da Gordon Shedden (Audi Sport Leopard Lukoil Team), finito dritto dritto sulle barriera all’altezza della curva Police: il britannico che era partito arretrato poiché doveva scontare una penalità di 10 posizioni ha così ostruito il percorso con la sua vettura, rendendo così necessario l’intervento della safety car.

Si riparte con Vernay sempre primo, con Muller, Huff e Tarquini dietro di lui. Le posizioni sono rimaste tali sino alla fine, mentre Michelisz sale al quinto e Guerrieri retrocede al sesto nella lotteria di Macao. Settimo Oriola, ottavo Timo Scheider che conquista in un colpo solo i suoi primi punti in campionato e la pole in Gara 2 per effetto della griglia invertita. Nono Luigi Ferrara (Alfa Romeo – Team Mulsanne), che vedremo anch’esso in prima fila domani, e decimo il giovane Mat’o Homola (DG Sport Compétition). Fuori dalla top ten Björk (undicesimo).

Si riparte domani (o meglio stanotte, ora italiana) con le ultime due Gare del WTCR 2018: qui la nostra guida con il programma completo.

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