Presentata la Tecno Nanni Galli V8 Ecoracing, la supercar sostenibile che sogna Le Mans

L'omaggio della vettura a Nanni Galli

Al Salone di Parigi è stata svelata la nuova supercar targata Tecno, che omaggia il pilota di punta Nanni Galli e la storia della casa bolognese nelle corse. Inoltre si caratterizza per le basse emissioni: ecco i dettagli
Presentata la Tecno Nanni Galli V8 Ecoracing, la supercar sostenibile che sogna Le Mans

Nanni Galli e Tecno: un binomio che agli appassionati delle corse di lungo corso riporterà alla mente bei ricordi, anni in cui il pilota che ha calcato le scene anche della Formula 1 e la scuderia bolognese dei fratelli Pederzani rappresentavano l’altra metà del cielo delle rosse emiliane, al di là della Ferrari. Una storia che ritorna con tutti i crismi come si è visto recentemente al Salone di Parigi, dove è stata presentata in anteprima mondiale la nuova supercar firmata Tecno, intitolata a Nanni Galli.

Le basse emissioni della Tecno Nanni Galli V8

La Tecno Nanni Galli V8 Ecoracing alimentata a GPL rappresenta l’incontro tra l’azienda bolognese (di proprietà di Montecarlo Engineering) e la sostenibilità ambientale, giacché parliamo di un tipo di alimentazione classificata in Italia e in Francia un gradino sotto le emissioni zero appartenenti ai veicoli full electric. Il motore della supercar è costituito da un V8 Alfa Romeo 4.7 che sprigiona una potenza di 503 cavalli derivati Maserati sulle specifiche del 2018, ma si tratta comunque di una vettura monofuel a GPL che compensa queste performance con delle basse emissioni (in attesa di raggiungere l’obiettivo del livello zero).
La supercar a Parigi è stata esposta nella sezione riservata ai sistemi propulsivi di tipo ecologico, secondo le disposizioni della World LPG Association, ente che sovraintende la filiera mondiale del GPL e la Liquid Gas Europe, che riunisce sotto il suo ombrello produttori, fornitori, operatori e vari organismi europei del settore.
Da quando è stata acquisita dalla Montecarlo Engineering la Tecno ha sposato le politiche del Principato tendenti all’alta sostenibilità: ciò spiega l’ingresso dell’azienda in un mercato di nicchia, dove l’obiettivo fondamentale è la riduzione delle emissioni anche in contesti iperprestazionali come quelli offerti dalle supercar e delle competizioni. Montecarlo Engineering, per capirci, possiede oltre a Tecno anche Montecarlo Automobile, ovvero la prima casa automobilistica di Monaco che fu fondata dall’ex F1, IndyCar, Endurance e motonautica off-shore Fulvio Maria Ballabio nel 1983, e che realizzò sei anni dopo la prima Gran Turismo stradale fabbricata totalmente in fibra di carbonio.

Il legame con Alfa Romeo

Recentemente si sono quindi incrociate le strade tra Montecarlo e Bologna, in un filo ideale che collega Milano, giacché Alfa Romeo come abbiamo detto fornisce il motore della Nanni Galli, ma Ballabio per molti anni lavorò con una figura chiave della casa milanese, ovvero l’ingegner Carlo Chiti, che progettò il V12 che animava la GT del 1989 di Montecarlo Automobile. Ma i collegamenti non finiscono qui: Nanni Galli infatti corse per un periodo nel Mondiale Sport Prototipi a bordo di una Alfa Romeo Tipo33 (di cui recentemente è stato proposto un reboot moderno), ed anche con una GTA della casa del biscione, oltre a debuttare nella F1 con una McLaren-Alfa Romeo.
La Tecno Nanni Galli un po’ omaggia questa triangolazione tra Emilia, Lombardia e Monaco con il colore rosso della vettura che accomuna la varie case coinvolte, ed inoltre alcuni dettagli – al di là del motore marchiato Alfa Romeo – omaggiano la stessa Tipo33.

Tecno e le competizioni

La storia di Tecno nel mondo delle corse continua, rilanciando un passato in cui la realtà dei fratelli Pederzani mosse i primi passi nel mondo dei kart, per poi salire gradualmente di livello dalla F3, passando per la F2 ed infine con la F1 nel 1972, in cui Giovanni Giuseppe Gilberto Galli, noto Nanni, debuttò con la rossa non di Maranello ma di Bologna. Il pilota trascinò la vettura al terzo posto nel GP di Vallelunga, ma altri conduttori sono saliti a bordo delle Tecno come Jean-Pierre Jaussaud, che vinse nel 1968 il GP di F3 di Monaco e che si trova a Parigi come padrino dell’evento di presentazione, e poi grandi nomi storici del motorsport come François Cevert, Clay Regazzoni, Ronnie Peterson, Patrick Depailler, Jean-Pierre Jabouille, Jean-Pierre Jarier, François Mazet, Lionel Noghès, Tino Brambilla e via andare.
Oggi la scuderia è impegnata nell’endurance del Campionato Italiano Energie Alternative, sino ad oggi con la Tecno GT W12 con cui hanno corso anche gli stessi gentlemen drivers Galli e Ballabio, capaci di vincere il podio di classe. Il futuro appartiene adesso alla V8 Ecoracing, che vedremo sempre nell’endurance nelle competizioni del Gruppo Peroni oppure nel GT Open Cup, con una grande ambizione: ovvero la classe GT per le energie alternative nella 24 Ore di Le Mans.

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