CIR | Orange1 Racing, Donazzan presenta esposto contro la Federazione e Peugeot Italia

Azione legale per grave infrazione del regolamento

Orange1 Racing nella figura del suo Presidente Armando Donazzan ha presentato un esposto legale secondo cui Peugeot già conosceva il tracciato.
CIR | Orange1 Racing, Donazzan presenta esposto contro la Federazione e Peugeot Italia

Un fulmine a ciel sereno si abbatte sulla Federazione Italiana e sul Campionato Rally mentre si sta svolgendo il Rally Adriatico 2018. Il Presidente di Orange1 Racing, Armando Donazzan, ha ufficialmente presentato un esposto contro la stessa Federazione e Peugeot Italia, secondo cui sarebbero ambedue colpevoli di aver commesso una “grave infrazione”, come riporterebbe il regolamento ufficiale. 

Le parole di Donazzan alla nostra Redazione

Dopo l’annuncio la nostra Redazione ha raggiunto telefonicamente il Presidente Donazzan, che ha così commentato: «Ho dato incarico ad un mio avvocato di procedere nel fare un esposto a Peugeot ed alla Federazione per l’infrazione di una parte del regolamento, che è considerata “grave infrazione”» – le sue parole a caldo – «È assolutamente evidente che ne erano già al corrente per come è stata presentata una prova speciale». 

Con quest’ultima frase il ‘Pres’ ha forse voluto fare riferimento ad un video precedentemente proposto – con protagonista Peugeot Italia – e diffuso sui canali social, dove si illustrava il percorso della prova Seltregna. Una PS che però non potevano e non dovevano conoscere sotto ogni aspetto. In tal modo il team Peugeot avrebbe avuto un vantaggio in termini di preparazione sugli avversari in lizza per la conquista del Tricolore 2018.

Cosa dice il Regolamento

Non potendo confermare quanto da noi supposto per motivazioni legali, un punto del regolamento cui si potrebbe fare riferimento è il seguente:

24) Ricognizioni
L’organizzatore dovrà mettere i Conduttori nella condizione di poter effettuare le ricognizioni in una unica giornata, dalle ore 7.00 alle ore 19.00.
Le ricognizioni dovranno essere effettuate, dopo la consegna del Road Book e della scheda di ricognizione, con vetture strettamente di serie, senza alcun allestimento da gara.
Per ogni Prova Speciale è ammesso un numero massimo di tre passaggi; nelle gare titolate FIA sono ammessi un numero massimo di due passaggi.
Sono vietate le vetture “staffetta” che precedono quelle in ricognizione e i collegamenti radio sulle vetture in ricognizione.
Ogni ricognizione effettuata al di fuori del giorno e degli orari stabiliti sarà considerata una infrazione molto grave e verrà segnalata al Direttore di Gara per i provvedimenti di conseguenza.
È consentito l’uso di vetture 4X4.

Ma sino ad ulteriori dettagli non è possibile confermare questa supposizione, che dovrà essere anzitutto verificata dai rispettivi legali. 

Una stagione piena di dubbi

Le parti chiamate in causa, dunque Peugeot Italia e la Federazione, dovranno rispondere su tale argomentazione. E così mentre il penultimo appuntamento stagionale del Campionato Rally Italiano è in fase di svolgimento si preparano ad abbattersi nubi di tempestose polemiche. 

Proprio pochi giorni fa lo stesso Armando Donazzan aveva anche esposto la problematica sicurezza che, presentatasi al Rally di Roma Capitale sotto forma di sassi a centro pista, aveva coinvolto varie vetture tra cui quella delle Pantere Alate Campedelli-Canton. Così si era espresso Donazzan in un comunicato ufficiale: «Non c’è stata nessuna reazione da parte di nessuno, come se niente fosse successo: incredibile e inverosimile. Tutto questo lo dichiaro al di là del fatto che noi siamo in una posizione di campionato che non soddisfa le aspettative a causa dei troppi errori commessi dalla squadra». 

Con la seria possibilità di spostare le proprie risorse in altri Campionati nel 2019. E dopo questo esposto – probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso – non resta che vedere come si schiererà il resto del gruppo che prende parte al CIR. 

 

Crediti Immagine Copertina: Orange1 Racing

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