CIR | Lukyanuk vince il Rally di Roma Capitale 2018, secondo Basso. Andreucci si ritira

La cronaca dell'ultima giornata e la classifica finale

Il sesto round del CIR è stato dominato dai piloti del Campionato Europeo FIA, che con Lukyanuk dominano il Rally di Roma Capitale 2018. Ottimo secondo posto per Giandomenico Basso
CIR | Lukyanuk vince il Rally di Roma Capitale 2018, secondo Basso. Andreucci si ritira

Un dominio incontrastato dalla prima prova di sabato, aperta dalla seconda speciale in programma, sino al gran finale sul Lungomare di Ostia di pochi istanti fa: Alexey Lukyanuk vince la sesta edizione del Rally di Roma Capitale 2018 dopo essere rimasto interrottamente in testa alla classifica assoluta  (se escludiamo la prima PS in cui è balzato al primo posto il collega dell’ERC Nikolay Gryazin). Il pilota russo navigato da Alexey Arnautov a bordo della Ford Fiesta R5 ha la meglio sul grande ritorno nel Campionato Europeo targato FIA di Giandomenico Basso, che navigato da Moira Lucca sulla Skoda Fabia R5 si piazza al secondo posto assoluto, replicando i podi ottenuti nel 2015 e 2016 e regalando una prestazione di assoluto livello come migliore dei nostri connazionali. Terzo un altro pilota ERC, il polacco Grzegorz Grzyb, anch’esso su Fabia R5. Non sono mancati i colpi di scena, come il ritiro di Paolo Andreucci: ma procediamo con ordine.

Precisiamo anzitutto che l’evento organizzato da Motorsport Italia con il coordinamento di Max Rendina, svoltosi dal centro dell’Urbe sino al territorio di Fiuggi e del Frusinate, ha visto su due binari paralleli i piloti del CIR da una parte e quelli dell’ERC dall’altra, con questi ultimi che hanno fatto la voce grossa nonostante alcune buone prestazioni degli equipaggi tricolore. La differenza di livello, ahinoi, si è comunque vista.

Annullata la prima speciale di giornata

Lukyanuk aveva già fatto sua quindi la prima giornata, ma i giochi non erano ancora del tutto chiusi. Già la domenica si era aperta con il colpo di scena dell’annullamento della prima PS – nonchè la più lunga di tutto il Rally – di oggi, per questioni di sicurezza: la Rocca di Cave è stata affrontata dai piloti in regime di trasferimento e a velocità controllata, per via dell’ammassamento di tanti tifosi ed appassionati attratti in particolar modo dall’ERC. Il programma ha subito perciò un ritardo generale di 28 minuti.

Il ritiro di Paolo Andreucci

Se Basso e Lukyanuk si spartiscono i migliori crono nelle successive Monastero 1 e Guarcino 1, la ripetizione (o meglio, primo giro vero e proprio a velocità da gara) della Rocca di Cave è appannaggio del rientrante in gara dopo le forature di ieri (e il doppio forfait nelle PS finali) Simone Campedelli. Il pilota di Orange1 Racing navigato da Tania Canton sulla Ford Fiesta R5 è primo davanti a Nikolay Gryazin (Skoda Fabia R5) e Giandomenico Basso, mentre controlla la gara al quarto posto Lukyanuk. Nel frattempo si ritira per noie al motore della sua Peugeot 208 R2 uno dei protagonisti del CIR Junior, Tommaso Ciuffi, costretto alla resa durante il trasferimento tra la undicesima e dodicesima frazione.
Nella PS12 che valeva come secondo giro sulla Monastero un altro forfait eccellente, quello di Paolo Andreucci, autore di un ritorno strabiliante sulle scene rallistiche dopo l’incidente di appena una settimana fa. Una uscita di strada della sua Peugeot 208 T16 R5, con a bordo anche il navigatore David Castiglioni (suo partner rallistico di qualche anno addietro) fa temere nuovamente il peggio: fortunatamente nessun altro danno fisico per il dieci volte campione CIR, soltanto una toccata con la posteriore destra che però ha messo ko la sospesione, piantando la vettura in mezzo alla strada e bloccando momentaneamente la prova per gli altri concorrenti (riesce però a completare il giro Lukyanuk). Si tratta del secondo ritiro consecutivo per Andreucci dopo il San Marino Rally, che continua a mantenere salda la leadership del campionato ma che rinvia la chiusura della pratica dell’undicesimo titolo Tricolore nei prossimi due appuntamenti finali. Ma certo è che dopo l’incidente tutto potrebbe passare in secondo piano, o quasi.
Ottima prova nella PS12 da parte di Giacomo Scattolon (Skoda Fabia R5), nono assoluto e primo tra i piloti CIRA, ed Antonio Rusce, decimo nella generale.

Il finale del Rally di Roma Capitale 2018

Se nella PS13 il miglior tempo lo segna l’Under 28 dell’ERC Chris Ingram (con Ross Whittock su Skoda Fabia R5), nella successiva nonché penultima prova in programma, la ripetizione della Guarcino, Lukyanuk continua il suo dominio ottenendo il miglior scratch, sempre seguito da Basso che si posiziona a 1”2 dal 6’35.2 registrato dal russo. Terzo un ottimo Simone Campedelli ad appena un decimo, quarto Ingram a 2”8 e quinto Marco Pollara (con Giuseppe Princiotto sulla Peugeot 208 T16 R5). Nel frattempo il ritardo accumulato nel programma si attesa a 22 minuti.
Infine sul Lungomare di Ostia che ha chiuso il Rally nuovo scratch firmato da Campedelli, seguito da Andrea Crugnola e Danilo Fappani sulla Ford Fiesta R5 e dal solito Lukyanuk, che si laurea così vincitore assoluto del sesto Rally di Roma Capitale.

Oltre il podio: il resto della top ten del Rally di Roma Capitale 2018 e le altre categorie

Giù dal podio l’Under 28 tedesco dell’ERC Fabian Kreim, su Skoda Fabia R5, seguito da Bruno Magalhães (anch’esso su Fabia), Ingram e Juuso Nordgren, sempre su Skoda. All’ottavo posto l’italiano Scattolon (con Matteo Nobili alle note) seguito da Rusce (con Sauro Farnocchia), i migliori del nostro campionato guardando alla assoluta. Chiude la top ten Fredrik Ahlin su Skoda Fabia R5.
Abbiamo visto come ci siano stati diversi ritiri: oltre a quello di Andreucci e quello temporaneo di Campedelli (comunque autore di prestazioni molto veloci sulla Ford Fiesta R5 preparata da Vieffecorse) c’è stato quello a titolo definitivo di Umberto Scandola, di cui abbiamo parlato ieri.
Nel CIR Junior dominio di Damiano De Tommaso con Michele Ferrara sulla Peugeot 208 R2, primo anche tra le Due Ruote Motrici del Nazionale, mentre Ivan Ferrarotti svetta tra le Renault Clio R3T davanti al rivale più prossimo Riccardo Canzian.
Sempre parlando di monomarca, nel Suzuki Rally Trophy Giorgio Cogni come da pronostico fa suo il Roma Capitale (quarto trionfo stagionale) seguito da Stefano Martinelli, mentre tra le Renault Twingo R1 il primo posto è di Alberto Paris
Tra le Renault Twingo R1 si afferma Alberto Paris, autore anche del miglior crono nella classe R1 durante la prova speciale di Pico.

Ora una pausa estiva prima di tornare a gareggiare al Rally Adriatico che si terrà il prossimo 22-23 settembre, valido come penultima prova del CIR 2018.

Rally di Roma Capitale 2018, classifica finale

1. Lukyanuk-Arnautov (Ford Fiesta R5) in 1h 48’03.5;
2. Basso-Lucca (Skoda Fabia R5) a 7”5;
3. Grzyb-Wrobel (Skoda Fabia R5) a 1’04”2;
4. Kreim-Christian (Skoda Fabia R5) a 1’16”5;
5. Magalhaes-Magalhaes (Skoda Fabia R5) a 1’41”2;
6. Ingram-Whittock (Skoda Fabia R5) a 2’ 32”2;
7. Nordgren-Suominen (Skoda Fabia R5) a 2’34”7;
8. Scattolon-Nobili ( Skoda Fabia R5) a 2’56”2 ;
9. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 3’08”4;
10. Ahlim- Sjoberg (Skdoa Fabia R5) a3’17”0

CIR Assoluto 2018: Andreucci 57; Scandola 35; Campedelli 34; Crugnola 33; Scattolon 26; Panzani 20.

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