TCR Europe | Comini dopo l’infortunio: “Posso gestirlo” [INTERVISTA]

Stefano Comini a tutto tondo in vista dell'Hungaroring

Mentre entra nel vivo il quarto round del TCR Europe sulla pista dell'Hungaroring, abbiamo sentito Stefano Comini, che sta affrontando i postumi di un infortunio al ginocchio ma non rinuncia a correre
TCR Europe | Comini dopo l’infortunio: “Posso gestirlo” [INTERVISTA]

«Mi stavo allenando, facendo le scale: ad un tratto sono inciampato e caduto. Nel rialzarmi ho strappato i legamenti già fragili dal 2015». Con questa descrizione laconica e lancinante nella sua chiarezza, Stefano Comini spiega la dinamica dell’infortuno che l’ha colpito in questi giorni proprio mentre stava preparando la doppia gara dell’Hungaroring, in vista del quarto round in Ungheria del TCR Europe 2018.
In una stagione che per l’elvetico rappresenta una sorta di ripartenza la sfortuna ha sparigliato le carte e reso il cammino del pilota sostenuto da Race Republic un campo minato. Tuttavia Comini, che sta attualmente affrontando il TCR Europe con una Honda Civic per Autodis Racing THX, è un pessimo cliente per la sorte avversa: la tempra di vibranio lo sostiene e lo spinge a non abbattersi, a non piangersi addosso e a procedere a passo di carica. In attesa del turno di qualifiche all’Hungaroring, e dopo essere entrato nella top ten (due decimi posti, ma con una infrazione dei track limits che ha colpito anche altri piloti: un altro errore del genere e rischia di perdere tre posizioni nelle prossime griglie) nelle prove libere di ieri, Stefano Comini ha trovato il tempo per scambiare qualche parola ai nostri microfoni, sia per parlare dell’infortunio (lo stesso che lo colpì nel 2015 ma che non gli impedì di laurearsi in quell’anno campione nel TCR International) che per affrontare altre questioni di ampio respiro.

Anzitutto, come riuscirai ad affrontare questo weekend con i legamenti del ginocchio rotti, fermo restando l’esperienza del 2015?

Ovviamente il mio ginocchio non crea una situazione ottimale, penso che non lo sarebbe per nessun pilota: ho già convissuto con questo problema nel 2015 come già detto, diciamo che so come gestire la mia gamba capricciosa.
Il movimento longitudinale che devo fare in associazione al tutore in carbonio mi permette di gareggiare anche senza i legamenti ma con molta più fatica perché va molto carico sul freno con tanti BAR di pressione.
Chiaramente in serata ne risento ma l’adrenalina durante la gara è decisamente più presente del dolore.

E’ nota la tua tempra e la tua determinazione nel rimanere saldo di fronte alle avversità: il forfait di Zandvoort, i due ritiri a Spa e questo imprevisto quanto ti possono caricare per cercare una rivalsa?

Non ho nessuna rivalsa da portare avanti: questa stagione non è iniziata bene, ho avuto tantissimi imprevisti e variabili come detto più volte, di certo avrei voluto iniziare il 2018 con più serenità ma ci sono cose che sfuggono dal nostro controllo, quindi ho semplicemente deciso di focalizzarmi sulle soluzioni.
Avrei dovuto correre con Renault, dopo il mio trascorso nel Megane Trophy sarebbe stato avvincente per me, ma una settimana prima dell’inizio del campionato c’è stato un grosso problema al motore che non mi ha permesso di intraprendere questa strada.
Il tempo non ha giocato a mio favore ma questo brutto inconveniente mi ha portato il supporto di Race Republic.
Sono consapevole che la carriera agonistica porta sempre degli alti e bassi, come sono consapevole di aver vinto due titoli mondiali non proprio senza fatica. Tutti i lavori compreso quello del pilota hanno degli aspetti meno piacevoli soprattutto quando ti trovi a difendere la posizione con auto ancora da sviluppare, come successo negli anni precedenti.
Non mi sento in debito di dimostrare nulla a nessuno se non a me stesso, dopotutto sono io che porto la mia compagna di avventure al traguardo.

La Honda Civic Type R FK7 TCR preparata da Autodis Racing by THX è sembrata una vettura competitiva: hai trovato un punto fermo per rilanciarti nel TCR Europe?

Dopo aver visto decadere il sogno di correre ancora per Renault ma con Race Republic al fianco, finalmente arriva una notizia che i miei fans aspettavano da tempo, l’ingaggio con Honda.
Per essere sincero avevo ormai perso le speranze di poter guidare una Tipe R, è stata davvero una bella sorpresa per me e il mio team.
Sicuramente questa nuova esperienza con Honda mi rende felice, anzitutto perché è un altro marchio da provare in secondo luogo incrementa il mio bagaglio culturale, ho sempre bisogno di nuove sfide per indole ed anche quest’anno mi è stato concesso di provare qualcosa di nuovo.
Rispetto alle auto più spartane con cui sono abituato, la Civic è più raffinata. Con Dg Motorsport e Autodis THX stiamo tentando di trovare la dimensione giusta per me e la mia auto, stiamo ancora lavorando sull’assetto.
Non posso più fare la differenza io come pilota, poichè ha bisogno di velocità di percorrenza ed altri fattori, oltre al fatto che è uno stile di guida totalmente differente dal mio come dicevo prima, ma tranquilli: ho un forte spirito di adattamento.

Dopo vent’anni nel motorsport hai dichiarato di essere pronto per la maturazione definitiva: cosa manca ancora per coronare la tua carriera?

Più che di maturazione, parlerei di progetti… ne ho tanti con Race Republic ed anche con DG Motorsport e Autodis By THX, vorrei continuare questa collaborazione nel tempo e svilupparla: quando ti trovi bene con il team, hai fans che ti adorano e tante idee in mente si può pensare di puntare in alto.
Spero di darvi novità al più presto.

Infine, torniamo al weekend del TCR Europe: come la vedi la prova sull’Hungaroring, in un campionato ancora aperto nelle posizioni di vertice? L’anno scorso ti ritrovasti in difficoltà con il BoP e il BoS, cosa che ha pregiudicato la tua gara…

L’Hungaroring è una pista che mi piace particolarmente, ho vinto diverse volte su questo circuito. Diciamo che l’anno scorso le Audi hanno avuto difficoltà, credo che non si prestassero bene per questo circuito.
Spero di avere in questo fine settimana delle possibilità diverse da quelle dell’anno passato, senza nulla togliere ad Audi.
Il mio obiettivo rimane sempre far divertire chi mi guarda da casa e regalare emozioni.
Donare una vittoria a chi crede in me, sarebbe il massimo ma sono un pochino scaramantico e non aggiungo altro.

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