WRC – Latvala, "Peccato per com'è finita al Monte, stavo migliorando"

Il finlandese in Svezia sarà chiamato alla riscossa

WRC – Latvala, "Peccato per com'è finita al Monte, stavo migliorando"

otto molti punti di vista per Jari-Matti Latvala il 2013 sarà un anno molto importante. Autore di prestazioni entusiasmanti da grande campione susseguite da innumerevoli botti e disfatte talvolta a vittoria quasi certa che avranno senza dubbio messo a dura prova il cuore del boss dei suoi trascorsi in Ford Malcolm Wilson, il ragazzo di Töysä in questa sua seconda vita nel mondiale con Volkswagen avrà il compito di smentire i detrattori che ricordano soprattutto le sue uscite e di far godere quanti hanno sempre apprezzato le sua guida per principio al limite. Nella prova inaugurale a Montecarlo però malgrado uno start a passo felpato per evitare lisci imbarazzanti, giunto alla speciale 14 ci è ricascato in pieno. Con lui abbiamo cercato di capire quanto successo, quali sono le sue sensazioni in merito alla nuova Polo e fatto qualche previsione sui rally a venire. Tralasciando il risultato finale che ovviamente è deludente, come giudichi  la tua performance al Rally di Montecarlo? Nel complesso non sono affatto contento visto che l’obiettivo che mi ero prefisso era di concludere la gara, devo dire però che grazie ad alcune modifiche apportate venerdì pomeriggio le mie sensazioni erano migliorate e mi sentivo più a mio agio con la vettura, per cui è stato un vero peccato non poter proseguire il sabato in questa direzione. Comunque sia trattandosi della mia prima vera esperienza con la Polo R WRC non mi ero creato attese troppo elevate prima del via, ma certamente mi aspettavo un risultato migliore di quello ottenuto e so che lo stesso vale per la squadra. Ti sei dimostrato abbastanza cauto nelle prime speciali, poi pian piano sei migliorato. Ritieni che saresti riuscito a prendere Dani Sordo? E’ difficile dirlo. Non era mia intenzione puntare ad un piazzamento in particolare, quello che volevo da questo rally era cercare di prendere confidenza con la macchina e arrivare al traguardo. Di sicuro desideravo fare il meglio possibile e acquisire velocità, ma davvero non ho mai badato alla posizione o a raggiungere chi mi stava precedendo in classifica. Ti sei lamentato del comportamento della vettura su neve e ghiaccio. A tuo parere quali sono le aree su cui dovrete concentrarvi per essere più in forma in Svezia dove troverete condizioni analoghe? Innanzitutto non è giusto dire che mi sono lamentato, certo non ero contento della sensazioni che avevo e del grip, secondo, in Svezia le condizioni saranno diverse sotto molteplici aspetti a partire dalla superficie e dalle gomme, da neve vere e proprie e non chiodate come quelle usate sull’asfalto ricoperto di neve e ghiaccio al Montecarlo. Sabato scorso abbiamo effettuato dei test e cambiato alcune cose, quindi speriamo di aver trovato il giusto bilanciamento, ma alla fine potremo avere un riscontro solo quando inizierà la corsa. Credi che il numero ristretto di pneumatici a disposizione per ciascun pilota costituirà un problema quest’anno? No, non credo, a meno di grossi cambiamenti delle condizioni durante la gara o comunque di condizioni inaspettate. Alla fine è lo stesso per tutti, per cui non penso sarà una questione nodale. Sei uno dei piloti di talentuosi del gruppo, ma come mai è così difficoltoso per te portare a conclusione un rally? Il più delle volte il mio problema risiede nell’adattamento alle situazioni di cambiamento di grip e di condizioni del manto stradale. Se prendiamo ad esempio quanto accaduto al Montecarlo, a poche ore dall’inizio chi si occupa di verificare per noi lo stato del fondo ci aveva parlato di poca neve e di quasi scioglimento sui diversi tratti, invece poi quando siamo passati ci siamo trovati in mezzo alla neve spessa. Questo è l’aspetto che mi crea più difficoltà ed è l’area su cui mi dovrò concentrare per cercare di migliorare. C’è un rally che vorresti assolutamente vincere nel 2013? Il mio obiettivo al momento è fare più chilometri possibili in gara, aumentare la velocità e la fiducia nella vettura, quindi non mi sono fatto una lista di prove da vincere a tutti i costi. Credo che per ogni pilota il sogno sia vincere il rally di casa, il mio sarà a metà stagione e sarebbe bello poter battagliare per la vittoria lì, ma manca davvero tanto tempo…Alla fine la Svezia sarà solo il nostro secondo appuntamento, di conseguenza ritengo sia troppo presto per crearsi aspettative sul quando e il dove.

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