CIR Junior | Liburna Terra, Emanuele Rosso dopo il sabotaggio della vettura: “La gara è stata falsata, ho avuto anche paura”

Le parole di Rosso ai nostri microfoni

Abbiamo sentito uno partecipanti in lotta per il titolo del CIR Junior 2021, ovvero Emanuele Rosso, tra i colpiti dai presunti atti di sabotaggio alle vetture in gara. Tra il peso psicologico e la volontà di riscatto, le parole del pilota
CIR Junior | Liburna Terra, Emanuele Rosso dopo il sabotaggio della vettura: “La gara è stata falsata, ho avuto anche paura”

Il Liburna Terra che ha praticamente concluso la stagione 2021 dei campionati nazionali rally è stato una festa di sport, che ha regalato momenti di alto spessore emotivo come la prima vittoria nelle gara rallistiche moderne di Alberto Battistolli o il dodicesimo titolo italiano (e il primo nel CIR Terra) di Paolo Andreucci.

Un potenziale atto di sabotaggio al Liburna Terra 2021

Ma il diavolo si è celato nei dettagli di un evento spettacolare ed apprezzatissimo dal pubblico ed addetti ai lavori. Come riporta infatti Rally e Slalom, purtroppo c’è stato uno spiacevole episodio avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 novembre, quindi tra le due tappe del Liburna, e che ha visto coinvolte loro malgrado alcune vetture che stazionavano come di consueto nel parco chiuso. A quanto pare qualche malintenzionato si è intrufolato nell’area, che ricordiamo è sorvegliata, e ha sabotato i mezzi di due iscritti nel CIR Junior, ovvero Emanuele Rosso e Roberto Daprà, più la Ford Fiesta Rally4 di Daniele Campanaro ed anche la Peugeot 208 R2 di Davide Bartolini e di Alessio Scorpioni.

Ad una mente maliziosa potrebbe colpire il fatto che in questo lotto di vetture sotto attacco ci siano anche le Fiesta Rally4 di due piloti in corsa per il titolo nel Tricolore Junior, ovvero Rosso e Daprà. Fortunatamente è stata risparmiata quella di un altro protagonista del campionato Under, giunto al Liburna anch’egli con speranze di vittoria finale, ovvero Giorgio Cogni (che poi vincerà la gara di Volterra ed il titolo CIR Junior 2021).

Rosso: “Psicologicamente la cosa ha influito sulla gara”

Ora, il Campionato Italiano Rally solo due anni fa aveva vissuto l’immane querelle del caso forature, che fece tremare la competizione ed anche l’assegnazione del titolo assoluto. Acqua passata, ma purtroppo, ed ancora una volta all’ultimo appuntamento di stagione, pare che ci sia qualche furfante pronto a falsificare un rally italiano. Lasciamo comunque ogni conclusione agli inquirenti in caso di indagini sull’accaduto: noi ci siamo limitati a sentire uno dei piloti colpiti da questo presunto atto di sabotaggio, ovvero Emanuele Rosso, in testa nella classifica del CIR Junior prima del Liburna e poi finito secondo dietro il campione Cogni.

«Mi hanno tagliato tutti i cablaggi, aprendo il cofano, ed anche il tubo della valvola westgate del turbo, quindi hanno fatto un lavoro molto certosino», ci ha spiegato l’astigiano. Insomma, forse non è stato un casuale atto di vandalismo, ma qualcosa compiuto con precisione chirurgica e da parte di chi sapeva cosa colpire. Se il potenziale delinquente sapeva inoltre non solo il cosa ma anche il chi, questo non riusciamo a dirlo. Ma sentiamo ancora Rosso, che si è soffermato sull’aspetto psicologico di dover affrontare la giornata successiva di gara, tra l’altro quella decisiva, dopo quanto avvenuto nella notte: facciamo notare che il pilota dopo la PS1 era quarto nella lista dei tempi a cinque secondi dal leader momentaneo Cogni. «Purtroppo il lato psicologico ha influito molto, e si è visto nella prima prova che abbiamo svolto sabato, la PS5 di Riparbella, dove abbiamo preso molti più secondi rispetto alle altre prove [quasi otto da Cogni, ndr]. In seguito abbiamo raggiunto il passo degli altri. Purtroppo però ho corso molto preoccupato del fatto che la Fiesta Rally4 potesse avere altri problemi, nonostante la riparazione in assistenza fatta per bene. Sarò sincero, avevo anche paura di trovare pietre o chiodi nelle prove speciali».

“Non abbiamo dato il nostro massimo”

Dopo i fatti della notte, le vetture danneggiate hanno ricevuto dei tempi equi, con la classifica e la gara praticamente ripartite dalla PS5 di sabato 8 (le tre precedenti, o meglio due visto che una prova è stata disputata in trasferimento per altri motivi, sono state praticamente azzerate per i ragazzi del CIR Junior). Questo grazie alla Decisione numero 3 del Collegio dei Commissari Sportivi, che ha fatto sì che la competizione dei giovani potesse ricominciare in maniera bilanciata tra tutti.

Rosso poi prosegue: «Il lato psicologico ha sicuramente influito moltissimo, infatti il campionato non è finito come volevamo. Anzi, secondo me l’ultima gara è stata un po’ falsata, perché con due prove in più come quelle che non sono state svolte poteva comunque succedere di tutto: basti vedere il ritiro di Umberto Scandola [causato dall’incidente nella PS2, ndr], qualcuno poteva forare, qualcun altro no, e quindi la gara poteva anche finire diversamente. Non siamo probabilmente riusciti a dare il massimo che volevamo».

Ma quale può essere stato il movente di un atto del genere? Rosso non si sbilancia, preferendo non condividere eventuali sospetti: «È andata così, non doveva succedere una cosa del genere, sono cose brutte nel nostro bellissimo sport e che possono rovinare l’immagine dei rally. Purtroppo è successo, e non è la prima volta».

“La voglia di riprovarci nel CIR Junior è tanta”

Il giovane astigiano resta ovviamente «amareggiato» da questo finale di stagione, che è andata «abbastanza bene: cinque podi su sei gare sono per noi un ottimo risultato». «Anche perché considerando dodici gare sulla Fiesta disputate dall’anno scorso in cui non abbiamo mai picchiato [sic], siamo quasi sempre andati a podio, possiamo allora parlare di ottimi risultati a mio avviso. Ovvio, si cercava di vincere il campionato [nel 2020 Rosso concluse quarto nel CIR Junior, ndr], ma così non è andata. Cercheremo di rifarci».

Quest’ultima frase potrebbe preludere alla volontà di riprovarci nel 2022 nella stessa competizione, anche se ovviamente è presto per i programmi, soprattutto in un mondo precario come quello dei rally. «Sì, effettivamente è un po’ presto per parlarne, ma non ti nego che la voglia di riprovarci è tanta, perché comunque siamo arrivati ad un pelo dalla vittoria. Dobbiamo capire la situazione con gli sponsor, che come ben tu sai sono importanti, e valuteremo anche se ci sarà un innalzamento dell’età per partecipare al CIR Junior, perché ad oggi il limite è a 27 anni e quindi questo poteva essere il nostro ultimo anno [Rosso è del 1994, ndr]. Comunque valuteremo i programmi per il 2022, e vedremo cosa fare».

Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport

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