WRC | M-Sport Ford volta pagina e guarda al Rally di Svezia. Ottimo debutto di Bottas nei rally

Monte Carlo in chiaroscuro per M-Sport Ford

Molte cose sono andate storte per M-Sport Ford al Rallye Monte Carlo: ora il team conta di risalire la china in Svezia. Intanto il F1 Valtteri Bottas debutta nelle competizioni rally con un ottimo risultato
WRC | M-Sport Ford volta pagina e guarda al Rally di Svezia. Ottimo debutto di Bottas nei rally

La stagione nel WRC 2019 di M-Sport Ford inizia in chiaroscuro, almeno per quanto riguarda gli equipaggi impegnati nel campionato maggiore: il Rallye di Monte Carlo è stato all’insegna delle sfortune e delle occasioni perse, ma almeno il team di Malcom Wilson si consola con il successo nel WRC2 Pro.

Le difficoltà degli equipaggi su Ford Fiesta WRC

Con tre Ford Fiesta WRC EcoBoost schierate nell’appuntamento inaugurale dell’annata, ci si aspettava qualcosa di più, se non una vittoria almeno un po’ di punti in zona top ten da portare a casa. Ed invece Teemu Suninen, Elfyn Evans e Pontus Tidemand tornano a casa con le ossa un po’ rotte e dei risultati non all’altezza delle aspettative del team.

Già nella primissima prova speciale in notturna, che ha aperto il programma del Monte Carlo giovedì, arriva la prima tegola: Suninen scivola fuori strada con la Fiesta WRC nella PS1, faticando a rimettersi sulla carreggiata nonostante l’aiuto del pubblico lì presente. Il suo Monte Carlo è ampiamente compromesso, facendolo scivolare nei giorni successivi sempre sotto i migliori 10 della classifica assoluta e chiudendo alla fine a ridosso della top ten, ovvero undicesimo a quasi 18 minuti dal leader Sébastien Ogier. Una piccola consolazione arriva nella PS7, dove Suninen ottiene il quarto miglior tempo anche grazie ad una scelta saggia delle gomme, e nella Power Stage con un quinto posto che gli fa guadagnare dei punti preziosi per il campionato.

Se il finlandese ha iniziato non nel migliore dei modi la sua prima stagione completa nel WRC, non va meglio neppure per l’altro debuttante di categoria dopo aver ottenuto onori nel WRC2, vale a dire Pontus Tidemand. Piazzatosi subito nella top ten dopo le prime speciali, lo svedese ex Skoda rompe la sospensione della vettura nella PS7 ed è costretto al ritiro: ritornato in gara, concluderà il suo debutto nella massima categoria del Mondiale Rally con un ventesimo posto, vanificando le buone prestazioni che aveva dimostrato di poter mettere a segno con la Fiesta WRC.

Le ultime speranze sembravano rivolte ad Elfyn Evans, sino alla PS10 stabile nella top ten assoluta per poi doversi ritirare per una uscita di strada dopo una curva con fondo ghiacciato (e prima ancora ha avuto qualche grattacapo con una gomma delaminata). Anche per lui, insomma, il Rallye Monte Carlo 2019 è stato un mezzo disastro, nonostante le aspettative e le potenzialità del gallese.

M-Sport Ford tira le somme sul Rallye Monte Carlo 2019

«Non è certo quello che volevamo – tira le somme il Team Principal Richard Millener – ma dobbiamo guardare ai lati positivi e tornare più forti in Svezia. Sappiamo di avere una vettura competitiva e che possiamo fare molto di più di quello che abbiamo fatto vedere nel weekend». Secondo il dirigente di M-Sport Evans ha comunque il passo giusto per ottenere buoni risultati, mentre Tidemand e Suninen hanno compiuto molti progressi ed accumulato la giusta esperienza al Monte Carlo.

Lo stesso finlandese guarda il bicchiere mezzo pieno, secondo il quale – al netto dell’uscita di strada nella prima speciale – il rally «è andato bene». «Più impariamo, più saremo capaci di perfezionare il nostro passo», aggiunge saggiamente. Tidemand si dice dal canto suo molto soddisfatto della vettura, e di essersi anche molto divertito. «Ho imparato molto e vorrei ringraziare il team e i ricognitori per il loro ottimo lavoro. Analizzeremo dove siamo andati bene e dove no», prosegue lo svedese, che sostiene di aver bisogno di maggior tempo a bordo della Fiesta WRC per liberare tutto il suo potenziale.

Il successo di Greensmith nel WRC2 Pro

Il morale quindi resta se non alto comunque su livelli accettabili. Aiuta da questo punto di vista il successo di Gus Greensmith e del suo navigatore Elliott Edmondson nel WRC2 Pro. L’equipaggio sulla Fiesta R5 ha conquistato il successo di categoria e nella classe RC2, oltre ad un ottimo settimo posto nella generale. La R5 quindi si è dimostrata in questo caso un passo avanti rispetto alla sorella maggiore WRC, anche grazie ad una condotta di gara di Greensmith senza errori o sbavature, a differenza del resto della line-up M-Sport Ford. Insomma, un ottimo biglietto da visita per il futuro del britannico, il cui programma del 2019 prevede anche la possibilità di guidare la Fiesta WRC al prossimo Rally del Portogallo: una opportunità che il pilota ha dimostrato di potersi meritare.

Millener si è congratulato per la prima vittoria di Greensmith, resa speciale anche dalla difficoltà del rally che ha corso. Il Team Principal si sofferma anche sulla buona alchimia che si è creata tra l’equipaggio, e sulle prestazioni della R5 che «rappresenta la nostra vettura rally di maggior successo a livello globale», nonostante sia stata creata sei anni orsono.

Bottas conquista un buon piazzamento all’Arctic Lapland Rally

Nel frattempo, M-Sport lo scorso weekend non era soltanto impegnata al Monte Carlo nel WRC, perché a bordo della Fiesta WRC fornitagli proprio dal team ha debuttato nei rally Valtteri Bottas. Il pilota impegnato a tempo pieno nella F1 con Mercedes ha infatti corso all’Arctic Lapland Rally, ovvero a casa sua nel primo appuntamento del campionato nazionale.

Bottas ha chiuso quinto assoluto, con tanto di vittoria nella PS di Mäntyvaara: un risultato che ha impressionato Millener, che non si è detto sorpreso tanto dalla sua velocità (essendoci abituato da pilota di F1) quanto della sue abilità tecniche, nonostante fosse il debutto su una vettura da rally. «Quando un pilota da WRC sente di avere la massima aderenza, allora va a tutto gas. Ma con una monoposto da Formula 1 sei sempre alla ricerca costante del grip», spiega le differenze il Team Principal, che prosegue: «[Valtteri] si è comportato bene, se si pensa che era al suo debutto su una World Rally Car mai guidata prima, con un team che non conosceva così come il suo navigatore, che ha letto per lui le note per la prima volta: perciò un quinto posto in una gara a meno 30° non è affatto un cattivo risultato, anzi».

Bottas ha condiviso l’abitacolo con Timo Rautiainen, copilota esperto già navigatore di Marcus Grönholm, e nei prossimi giorni ritornerà nei ranghi della sua occupazione principale, con la presentazione della W10 schierata da Mercedes nel campionato 2019 alle porte. Se l’incursione artica nel mondo del controsterzo sia stata un unicum o le prove generali per un futuro nel rally, si vedrà: Millener ha confessato di volerlo rivedere a bordo della Fiesta WRC, ma per il momento il calendario di Bottas è monopolizzato dalla Formula 1.

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