CIRT | Mauro Trentin non sarà al via della stagione 2019: “Mi spiace, la serie sta crescendo”

Le parole di Mauro Trentin

Forfait di Mauro Trentin, che rinuncia a partecipare al CIRT 2019: ecco le sue parole, i motivi di questa decisione e il suo commento sul campionato che verrà
CIRT | Mauro Trentin non sarà al via della stagione 2019: “Mi spiace, la serie sta crescendo”

Il Campionato Italiano Rally Terra che partirà il prossimo 4-5 maggio dal Rally Adriatico non vedrà al via uno dei protagonisti dello scorso anno, ovvero Mauro Trentin, nientemeno che il vincitore uscente della serie sugli sterrati italiani.

Con Alice De Marco alle note ed a bordo della Skoda Fabia R5 fornitagli dalla Step Five, il pilota originario di Montebelluna sbaragliò i pretendenti rimasti in gioco per il titolo Nicolò Marchioro e Daniele Ceccoli, vincendo nell’ultimo appuntamento del 2018 (il Tuscan Rewind) e laureandosi così campione CIRT. Pensare che nella passata stagione la presenza di Trentin era in forte dubbio, per poi sciogliere ogni riserva all’ultimo minuto, con la chiusura dell’accordo con Step Five. Ora però sembra non ci possano essere colpi di scena sul filo di lana: il trevigiano rinuncia al CIRT 2019, per via di una serie di impegni personali che lo terranno lontano dalle gare su terra, come spiega egli stesso nelle dichiarazioni ufficiali diramate alla stampa.

«Mi dispiace molto perché sembra che la serie sia in crescita e che ne vedremo delle belle. Si parla di molti piloti di spessore, mi avrebbe fatto piacere confrontarmi con loro», non nasconde il proprio rammarico il pilota, che però è chiamato ad un altro impegno che lo renderà altrettanto fiero, ovvero seguire suo figlio, impegnato con MT Racing. Trentin, che dichiara di aver raggiunto l’anno scorso un feeling con la Fabia R5 paragonabile alla «mia vecchia 207» (con cui vinse il Trofeo Rally Terra nel 2015), non esclude comunque di mettere piede in qualche gara spot durante la stagione.

Trentin commenta il CIRT 2019

Stagione che si prospetta molto pugnace tra i terraioli, probabilmente impreziosita anche da nomi molto attesi, e che Trentin da esterno commenta così: «Ci saranno duelli tutti da seguire – spiega – Sento di equipaggi molto agguerriti e se Umberto Scandola confermerà la sua presenza sicuramente sarà un riferimento per tutti. Negli ultimi anni ha confermato di tra i migliori piloti su terra a livello nazionale, quindi potrà essere anche uno stimolo per chi fa già parte del campionato».

Nella «bagarre» per il titolo 2019 Trentin snocciola alcuni potenziali favoriti: «Costenaro sa essere veloce e se riesce anche ad essere affidabile sarà dura batterlo. Marchioro ha dimostrato grande maturità e continuità, in più ha dalla sua la carta Yokohama con le Racing, che a volte può essere un vantaggio non da poco. Se confermati anche gli altri big sarà nuovamente un campionato di altissimo livello». Già, perché si vocifera anche di un ingresso di Paolo Andreucci nel Tricolore su sterrato: «Avere nel Terra piloti come Umberto Scandola ed eventualmente, come si vocifera, Paolo Andreucci, sarebbe uno stimolo per tutto il movimento. La loro esperienza potrebbe fare la differenza. A prescindere dalla loro partecipazione si tratta di una competizione in crescita». Conclude la propria disamina sul CIRT 2019 il trevigiano: «Si giocherà tutto sulle variabili, soprattutto con il meteo e le gomme. Ci sono diversi fornitori e differenti fondi sterrati, quindi come per la passata stagione sarà una variabile da tenere d’occhio per i piloti che puntano al vertice»

Trentin sul Rally Italia Sardegna 2019

Per quanto riguarda invece l’ingresso del Rally Italia Sardegna nel CIRT, Trentin apprezza molto la formula adottata (la divisione in Gara 1 e 2, ma solo la prima sarà valida per la classifica del Tricolore Terra, con coefficiente 1,5: si parte giovedì 13 dal lungomare di Alghero, alle ore 16:00, e si conclude venerdì 14 verso le 18:40, per un totale di 124,20 km di velocità su nove prove speciali. Eventualmente gli equipaggi potranno proseguire la gara, a loro discrezione, anche sabato e domenica).

Prosegue Trentin sul Rally Italia Sardegna, fotografando lo stato attuale del movimento terraiolo nei rally di casa nostra: «Logicamente è bello perché fai chilometri ed è un’avventura affascinante. Certo, era un calendario di tutto rispetto anche lo scorso anno con diverse gare, anche più corte, ma rally comunque validi. In generale credo che si sta muovendo qualcosa sulla Terra in Italia. Spero che anche l’Italiano ne beneficerà. Nella logica dei piloti effettivamente il Rally Italia Sardegna è pesante e dispendiosa come gara, soprattutto perché non siamo professionisti. In ogni caso è una grande opportunità».

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