A Londra 2012 ci sarà anche Alex Zanardi

Farà parte della squadra paralimpica italiana

A Londra 2012 ci sarà anche Alex Zanardi

Obiettivo raggiunto per Alex Zanardi. Il pilota bolognese, infatti, coronerà il suo sogno e sarà nella squadra italiana di handbike che parteciperà alle Paralimpiadi di Londra 2012.

“Adesso sono sicuro – dichiara in un’intervista ad Autosport –. Mi sono qualificato per Londra 2012. Insieme ai miei compagni di squadra ho contribuito a far sì che l’Italia sia numero 1 nel ranking a squadre, così da essere la nazione con il maggior numero di atleti presenti (dieci, ndr)”.

Un traguardo importante per Zanardi che nel 2001 rimane coinvolto in un terribile incidente durante una gara di Champ Car. La sua vettura viene colpita dalla monoposto dell’italo-canadese Alex Tagliani e tranciata a metà. Sette arresti cardiaci e un solo litro di sangue in corpo, lotta tra la vita e la morte, le sue condizioni sono davvero critiche, ma lui si dimostra più forte della sfortuna e della morte. Reagisce all’amputazione delle gambe e prova a riscostruirsi una vita, ripartendo da zero. Si tratta di un nuovo inizio per lui che si ritrova a dover fare le stesse cose di prima senza gli arti inferiori. Alex non si arrende e spinto dalla sua passione per le corse riesce a tornare in pista gareggiando nel Mondiale WTCC al volante di una BMW e vincendo il Campionato italiano Superturismo nel 2005.

Poi l’avventura in handbike che lo vede vincere le maratone di Firenze, Roma e New York e il coronamento di un sogno, Londra 2012.

“Mi piace quello che faccio e non ho fretta di completare questa grande avventura – spiega Zanardi –. In realtà, credo che quando i Giochi finiranno, sarà un momento triste per me, perché si concluderà anche questo capitolo della mia vita. Posso continuare a competere in una stessa disciplina, ma non riesco a immaginare di essere in forma per altri quattro anni da poter partecipare all’edizione brasiliana dei Giochi”.

“Mai dire mai, comunque, per ora mi godo questo bicchiere di vino, sorseggiandolo molto lentamente, non ho fretta di arrivare al fondo del bicchiere”, conclude.

E neanche noi abbiamo fretta. In bocca al lupo Alex!

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