WRC | Thierry Neuville: “Speriamo di tornare a correre, a prescindere dal format”. E intanto prova la nuova Hyundai i20 N [VIDEO]

Thierry Neuville intervistato su Red Bull Tv

Thierry Neuville ha parlato della situazione attuale che sta vivendo il WRC 2020, del rapporto con Ott Tanak e del feeling con la i20 Coupé WRC. Nell'ultimo periodo ha testato inoltre la nuova Hyundai i20 N, in arrivo sul mercato europeo
WRC | Thierry Neuville: “Speriamo di tornare a correre, a prescindere dal format”. E intanto prova la nuova Hyundai i20 N [VIDEO]

Nell’attesa riparta (non si sa bene né quando né come) il WRC 2020, il plurivicecampione iridato Thierry Neuville ha risposto ad una serie di domande nel consueto spazio di Red Bull TV riservato ai protagonisti del Mondiale Rally e gestito da Mike Chen (che già recentemente era riuscito a strappare a Sébastien Ogier qualche conferma in più sul suo ritiro dalle corse posticipato).

Il belga di Hyundai Motorsport, tra le altre dichiarazioni, ha sostenuto l’importanza di ripartire con il campionato «non soltanto per noi piloti ma per tutti coloro all’interno del WRC ed i tifosi». E ha spiegato: «Ci sono molto persone che non aspettano altro di vederci di nuovo in gara, ma che al momento si trovano nella nostra stessa situazione. Quando si tornerà alla normalità, tutti gli appassionati vorranno nuovamente seguire il Mondiale Rally. Vedremo che cosa succederà, stiamo monitorando la situazione, ma a prescindere dal format di gara che verrà adottato, la cosa più importante è tornare a correre».

“Con Ott Tanak il rapporto è positivo”

Inevitabile affrontare il discorso della convivenza in squadra con Ott Tanak, fresco campione iridato mentre Neuville ha sfiorato in più di una occasione il titolo senza mai ottenerlo. Al momento il belga ha sostenuto che la collaborazione con l’estone procede «molto bene» e, sulla falsariga di quanto già affermato dal team principal Andrea Adamo, il loro rapporto potrebbe consentire un miglioramento nel team e con l’auto. «La cosa è molto stimolante per me, poiché posso confrontarmi con Ott e scambiare con lui dei pareri sul come si possa migliorare la vettura, visto che lui proviene da una realtà differente dalla nostra», è la tesi di Neuville riguardo l’ex Toyota Gazoo Racing, secondo il quale non ci sono stati cedimenti mentali da parte dell’estone neppure dopo l’incidente nella PS4 del Rallye di Monte Carlo.

Riguardo invece gli avversari ed in particolare il temibile trio Toyota, il belga non ritiene che Ogier sia in disarmo: «Probabilmente ha faticato più di Elfyn Evans e Kalle Rovanpera [compagni di team del francese, ndr] nel trovare il giusto feeling con la Yaris WRC, ma anche grazie alla vittoria al Rally del Messico penso che le sue sensazioni siano nettamente migliorate». In ogni caso Neuville non ritiene che Hyundai sia troppo lontana da Toyota in quanto a prestazioni ed affidabilità del pacchetto, mentre per quanto riguarda l’ascesa di Evans il belga ha ritenuto possa dipendere anche dall’essere approdato in un team solido, che gli possa assicurare anche una certa tranquillità economica.

Neuville e la Hyundai i20 Coupé WRC: “Stiamo lavorando sul suo miglioramento”

Certo, con la Hyundai i20 Coupé WRC forse c’è da lavorare sul punto debole della vettura, come nota Chen e come abbiamo visto tutti negli ultimi tempi, ovvero quel fastidioso sottosterzo che in alcune gare ha fatto penare lo stesso Neuville. Il belga, che negli ultimi tempi ha testato su un lago ghiacciato in Svezia l’ultima arrivata della casa coreana per il mercato europeo, ovvero la Hyundai i20 N (« Sono stato davvero fortunato a provare per primo la i20 N», ha spiegato, «un’auto molto interessante, molto precisa e molto maneggevole. I sistemi di controllo elettronici aiutano il pilota a guidare in ogni momento. Il motore sale di giri molto bene e anche il rumore prodotto è molto piacevole»: il video in testa all’articolo), ha parlato di una i20 Coupé WRC «a volte complicata da gestire nel set-up ma non molto difficile da guidare, almeno per quanto mi riguarda». Tuttavia per quanto riguarda il sottosterzo Neuville ha ammesso che ci sia ancora del lavoro da fare, «ma in ogni caso, noi piloti cerchiamo sempre di spingere l’auto al limite, ed anche Ott lo sta facendo molto bene. E se riuscissimo a risolvere questo problema andremo sia lui che io molto più veloci».

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