WEC | Signatech Alpine saluta la classe LMP2 con la 8 Ore del Bahrain

Nuova avventura con una LMP1 nel 2021

Signatech Alpine Elf saluta il FIA World Endurance Championship, perlomeno la classe LMP2: dal 2021 sarà al via con una LMP1.
WEC | Signatech Alpine saluta la classe LMP2 con la 8 Ore del Bahrain

Con il 5° posto nella classifica LMP2 e l’ultima gara stagionale in Bahrain, Signatech Alpine Elf si prepara ad affrontare una nuova avventura nel FIA World Endurance Championship. Dal prossimo anno, i francesi saranno al via della classe regina con una LMP1.

Il resoconto dell’ultimo weekend in Bahrain

Alpine si era messa al lavoro già da lunedì per la sua ultima partecipazione in LMP2. Dopo due giorni e mezzo di revisioni e preparazioni, giovedì l’Alpine A470 è entrata in pista per le prime prove.    Avendo preso immediatamente il ritmo, gli uomini di Philippe Sinault hanno affidato le qualifiche a Pierre Ragues e a Thomas Laurent: 3° posto sulla griglia di partenza, contando solo le LMP2. André Negrão ha preso il via, effettuando un’ottima partenza. Il brasiliano ha conquistato una posizione grazie al magnifico sorpasso all’esterno sulla Jackie Chan DC Racing, trovandosi così alle spalle del leader. Se al suo primo pit stop si è ritrovato bloccato nel traffico uscendo dai box, Negrão non si è dato per vinto, nonostante il tempo perso, ha continuato imperterrito l’offensiva, prima di passare il testimone a Ragues .

Anche il normanno ha svolto egregiamente la sua parte del compito, prima che il team non rilevasse un problema di consumi che gli ha impedito di effettuare il numero di giri previsti per stint. Tutt’altro che abbattuta, la scuderia ha rivisto la sua strategia facendo salire a bordo Laurent che, con il suo attacco, ha consentito all’Alpine di colmare il divario. Raguesè poi tornato alla carica, prima del ritorno di Negrão per uno stint caratterizzato dall’intervento della safety car.  In un gruppo di testa serrato a metà gara, mentre il buio calava sul Paese delle mille e una notte, Alpine ha scelto di fermarsi ai box alla ripartenza per tentare l’undercut. Questa strategia ha portato, di volta in volta, il brasiliano, poi Laurent e Ragues a mettersi in gioco per la vittoria, dato che la vettura è tornata al top della categoria. 

Una volta in testa, l’equipaggio sperava di riuscire a mantenere il primo posto fino al traguardo. Nonostante il lavoro impeccabile di meccanici e piloti, la scommessa, alla fine, non ha dato i suoi frutti e il trio ha dovuto optare per un ultimo, velocissimo rifornimento a soli quindici minuti dalla fine. Laurent ha tagliato il traguardo in quinta posizione, garantendo così al team il quinto posto in classifica nel Campionato. Nonostante questo risultato frustrante, Alpine esce dalla LMP2 a testa alta, con ben tre vittorie alla 24 Ore di Le Mans, ma anche sette pole position, otto vittorie, ventiquattro piazzamenti sul podio e due titoli iridati in sole cinque stagioni di FIA WEC. 

Le parole di Sinault al termine della stagione

Philippe Sinault, Team principal di Signatech Alpine Elf, ha detto: «Questa gara rispecchia tutta la stagione in quanto ci lascia con un senso di frustrazione. Ci sarebbe piaciuto concludere la nostra success story con un piazzamento sul podio o una vittoria per l’ultima gara della nostra avventura in LMP2. Un risultato del genere era alla nostra portata, dato che eravamo sul pezzo fin dai primi giri effettuati nel Bahrain. In breve tempo, siamo riusciti a trovare il compromesso ideale tra performance e usura degli pneumatici richiesto da questo circuito e lo abbiamo dimostrato con buone sessioni di qualifica. André ha fatto una partenza di cui solo lui conosce il segreto, per consentirci di restare in contatto con i primi. Anche Pierre ha fatto un ottimo lavoro tenendo testa ai migliori dell’Endurance mentre Thomas è riuscito a colmare il divario con i primi raggiungendo una velocità di punta straordinaria. Ahimè, un problema a livello di consumi ci ha costretti a fare meno giri per stint del previsto. Non siamo riusciti a risolverlo durante la gara, per cui abbiamo dovuto optare per una strategia più aggressiva durante l’intervento della safety car. Questo ci ha permesso di prendere il comando, ma, in assenza di ulteriori neutralizzazioni, ci siamo trovati esposti, e abbiamo dovuto fare un rifornimento lampo a un quarto d’ora dal traguardo».

«Comunque, non abbiamo rimpianti, perché fino agli ultimi giri abbiamo dimostrato tutta la nostra combattività. Con questa gara si conclude un anno complicato, in cui abbiamo dato prova di un ottimo livello di performance, nonostante un’evidente mancanza di fortuna. Si è appena concluso un capitolo meraviglioso e ricco di successi su cui ci baseremo per raccogliere l’incredibile sfida che ci aspetta nel 2021!».

Copyright foto: Signatecl Alpine Elf / Twitter

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