Faccia a Faccia: Jolyon Palmer

"La Gp2 è guida allo stato puro"

Faccia a Faccia: Jolyon Palmer

Jolyon Palmer, classe ’91, da qualche anno in Gp2. Quest’anno sembra essere arrivata l’occasione giusta. Corre con la scuderia Dams, ed è attualmente in testa al campionato con un buon vantaggio sugli inseguitori. Lo abbiamo intervistato a Monza, pista sulla quale, poi, ha vinto gara 2 del Weekend. Disponibile e molto simpatico ha risposto a tutte le nostre domande.

Mancano ancora sei gare alla fine del campionato, in sei circuiti diversi. Hai costruito il tuo vantaggio fino ad ora, ma il campionato è ancora aperto. Come affronterai le prossime gare?

«Spingeró e cercheró di vincere le gare senza pensare al campionato.»

Hai ottenuto solamente due vittorie quest’anno, ma ciò che ti permette di essere il leader del campionato sono i tuoi costanti risultati a punti. Qual è il segreto della tua costanza?

«Il segreto è cercare di pensare solamente alla vittoria anche se non sembra tu possa farcela. Avrei dovuto vincere a Barcellona ma Cecotto ha vinto per un nulla, avrei dovuto vincere a Silverstone ma Evans mi ha battuto, in Ungheria poi la Safety mi ha svantaggiato. Questa è la chiave: lottare per la vittoria e se non la ottengo almeno finire nella top 3.»

Credi che le tue performances possano attirare l’attenzione di qualche manager di Formula 1?

«Sicuramente ci spero!»

Parlaci del tuo Team: loro hanno già vinto molti titoli in passato. Come ti senti a far parte della Dams?

«Dunque è molto bello, loro sono un team super professionale. Lavorano tutti duramente, e questa è un’altra chiave per il successo. Hanno avuto degli ottimi piloti in passato, e di solito dico che tuttora hanno i migliori. La chiave è lo sviluppo, il duro lavoro e il dialogo dei piloti con gli ingegneri.»

Il tuo campionato è stato segnato dalla totale affidabilità della macchina. Quanto tempo passi con gli ingegneri per trovare il perfetto set up?

«Passiamo parecchio tempo a parlare. Qui non abbiamo la possibilità di effettuare molti test, quindi nel weekend di gara abbiamo numerose riunioni, tra le libere e le qualifiche. È molto importante avere il bilanciamento giusto e anche se è difficile per tutti fare un buon lavoro velocemente, è importante per essere davanti riuscire ad essere i più rapidi.»

Sappiamo che per un pilota è fondamentale la preparazione mentale: Tu come ti prepari mentalmente per una gara?

«Semplicemente cerco di rilassarmi e a volte cerco anche di dormire un po’. L’importante è che mi diverta, perché ciò che succede in gara, poi mi condiziona l’umore.»

Parliamo del tracciato: a che posto collocheresti Monza nella classifica dei tuoi circuiti preferiti?

«Sicuramente è uno dei miei tre preferiti. Qui ho vinto due colte in formula 2 e sono salito sul podio con la gp2. È sicuramente un posto speciale nel quale correre.»

Qual è la tua curva preferita qui?

«Mi piacciono le Lesmo ma è difficile dire il perchè. Mi piacciono perchè sono challenging, così come la Ascari. Mi piaceva la Parabolica ma quest’anno non più così tanto.»

Quest’anno sarà la prima volta in cui i piloti avranno la possibilità di correggere un eventuale errore commesso in parabolica. Per i fa delle corse è un po’ fastidioso perché sminuisce una curva spettacolare come la parabolica. Cosa ne pensi tu che sei un pilota?

«È terrbilie, poichè per quanto io possa vedere sarà sicuramente un vantaggio per i piloti che finiranno lunghi. In secondo luogo la Parabolica è sempre stata una delle curve più difficili, per di più alla fine del tracciato. Sono sicuro che molti piloti andranno oltre il limite della curva e a questo tracciato mancherà qualcosa senza la “paura” di quella curva.»

Guardando al futuro sicuramente il tuo obiettivo sarà la Formula 1, ma in alternativa ti piacerebbe competere in qualche altro campionato?

«Al momento non sto cercando disperatamente la Formula 1 in realtà. Sono ancora molto concentrato sul finire bene questo campionato di Gp2, poi si vedrà per quanto riguarda il correre in Formula 1. Forse ci sarà qualche possibilità.»

Un grosso problema di questi ultimi anni è quello di ridare popolarità al mondo del motorsport. Hai qualche idea che possa ridare vita a questo sport?

«Sinceramente credo che gli spettatori debbano guardare maggiormente le Gare di Gp2, perché lo spettacolo offerto in questa serie è a volte maggiore di quello che si vede in Formula 1. In questa serie si ha la vera e propria “pure Racing” senza DRS o Kers, e il rumore delle macchine è ancora ottimo. Riguardo alla Formula 1 credo che quest’anno vi sia stato un grande spettacolo, ma il rumore delle vetture credo sia stato un deterrente per i fans. Credo che la Gp2 sia la categoria più divertente in assoluto, e non è nemmeno molto più lenta, al massimo 2 o tre secondi.»

Questa è l’ultima domanda, la facciamo sempre a tutti i piloti che intervistiamo: hai qualche rito scaramantico o qualche portafortuna per la gara?

«No, semplicemente salgo in vettura sempre da sinistra, ma non è una questione di fortuna, semplicemente di comodità. Cerco solo di rilassarmi e fare del mio meglio.»

Andrea Villa, Matteo Bramati.

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