CIR – Scandola: “In Sardegna la sfortuna ci ha negato la vittoria”

Il campione veneto rinvia l'appuntamento al San Marino

CIR – Scandola: “In Sardegna la sfortuna ci ha negato la vittoria”

Di ritorno da Alghero, base da cui si è snodata la quarta tappa del CIR, abbiamo scambiato qualche chiacchiera con il  leader della classifica e campione in carica Umberto Scandola che ci ha raccontato le sue sensazioni sulla stagione in corso e le sue aspettative.

1. In Sardegna hai chiuso al secondo posto. Ti aspettavi qualcosa di meglio o ti senti lo stesso soddisfatto?

Tutto sommato direi che sono contento perché ho dimostrato di essere veloce in tutte le prove e senza la foratura durante l’ultima speciale avrei anche potuto vincere. Purtroppo questi imprevisti fanno parte del gioco e vanno accettati.

2. Come ti è sembrata la ps d’apertura di Cagliari che ha comportato a tutti gli equipaggi uno spostamento di oltre 200 km?

Bella! Abbiamo avuto un’invasione di pubblico e inoltre dal punto di vista tecnico non è stata affatto male. L’unico disagio è stato appunto quello della distanza, ma se n’è valsa un po’ di promozione per il nostro sport allora va bene pure questo tipo di sacrificio.

3. Immagino che la Monte Lerno sia stata la prova più dura per voi e la macchina, qual è stata invece quella più divertente?

Facendo il rallista per passione guidare per me è sempre e comunque un piacere e di certo in questo evento in particolare ci si diverte molto, tuttavia se dovessi scegliere una speciale magari per la sua difficoltà direi proprio quella che hai menzionato poiché essendo lunga quasi 60 km ha comportato una certa fatica fisica e di gestione. Su un percorso del genere infatti bisogna prestare parecchia attenzione all’usura di gomme e freni, e altersì alle forature,  che come si è visto non ci hanno risparmiato…

4. La manche sarda ha manifestato delle pecche organizzative e diverse interruzioni. Secondo te il format che unisce CIR e WRC è vincente o bisognerebbe ripensarci?

Personalmente congloberei le due manifestazioni facendo una classifica unica per facilitare il lavoro degli organizzatori e dei piloti, ma soprattutto per concedere ai team dell’italiano un’occasione di confronto diretto e stimolante con gli avversari del mondiale.

5. Eccetto che al Sanremo quest’anno la vittoria fatica ad arrivare. E’ il peso dell’essere campione che si fa sentire, o le R5 che si stanno mostrando più efficaci della tua collaudata S2000?

Sicuramente l’R5 è molto competitiva e in special modo su asfalto è molto veloce, in generale ritengo che ci sia mancata solo un po’ di fortuna.

6. Hai quindi qualche rimpianto rispetto alle corse finora disputate?

Decisamente il Costa Smeralda visto che prima del via eravamo abbastanza sicuri del successo…

7. Ti aspettavi un Giandomenico Basso così competitivo?

9. Assolutamente sì, perché conosco benissimo lui così come la BRC, l’azienda che ha deciso di investire nel motorsport e che lo sta appoggiando e so perfettamente quanto sono validi e determinati.

8. Credi che la Peugeot 208 T16 di Paolo Andreucci potrà essere una rivale pericolosa per te?

E’ un’auto ancora un po’ immatura ma sono certo che troveranno il bandolo della matassa come d’altronde hanno già fatto vedere su asfalto. Secondo me potranno essere temibili anche per il titolo. Alla fine è ancora tutto aperto e penso sarà così fino al round conclusivo.

9. Il sigillo nel Tricolore ha modificato il tuo approccio alla competizione?

L’essere campione non cambia il modo di affrontare le corse, quanto è il target a non essere più il singolo risultato ma il campionato, quindi ci si inizia ad accontentare di un secondo posto, seppure non sia mai gratificante specialmente se si hanno le chance per battersi per la vittoria, e a ragionare in termini di valore del rischio. Spesso quindi si preferisce alzare il piede ed evitare di buttare via dei punti inutilmente.

10. La Skoda Fabia è certamente una vettura di alto livello. Quali sono i suoi punti forti e dove invece ritieni si debba migliorare?

Di pregi ne ha tanti, ad esempio la prestazione, l’affidabilità e la competitività. È la macchina più vecchia tra le prime tre di testa e questo è un vantaggio essendo maggiormente rodata. Detto ciò non penso che si possa ottenere e volere di più da lei…

11. Fra un circa mese ci sarà il San Marino. Pensi di poter bissare il successo dell’anno scorso?

I rivali sono tutti molto forti però l’ambizione deve rimanere quella seppure non si debba dare nulla per scontato.

12. E nel WRC ti riusciremo mai a vedere?

Sarebbe bello ma non ci penso perché sono concentrato sull’Italiano. Per arrivarci ci vuole fortuna e un incastro di fatalità che spesso non si verfica, per cui per ora sono fiero di occupare il posto che ho e anzi ringrazio Skoda Italia per l’opprotunità che mi sta dando.

13. Nella terra dei quattro mori abbiamo visto un altro rappresentante del belpaese mettersi in evidenza. Lorenzo Bertelli ha difatti vinto tra le WRC2 salendo al vertice della categoria…

E’ un grande! E’ stato bravissimo e ultimamente è molto cresciuto. Da italiano sono orgoglioso che un connazionale sia alla guida di una serie iridata. Gli auguro veramente di continuare così e di raccogliere il massimo possibile dal 2014.

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