Séb Loeb l’infaticabile

Nel weekend ha corso nella Porsche Supercup a Monaco

Séb Loeb l’infaticabile

hi pensava che il 2013 di Sébastien Loeb sarebbe stato da pensionato visto l’impegno ridotto nel WRC, si sbagliava di grosso. Sempre alla ricerca di nuove emozioni e macchine da guidare tra terra, asfalto e pista, il campione alsaziano non si sta facendo mancare niente e per la seconda volta dopo Barcellona, lo scorso fine settimana è stato protagonista della Porsche Supercup di scena a Montecarlo che ha chiuso in sedicesima piazza. Lì l’abbiamo incontrato e gli abbiamo fatto alcune domande. Allora com’è andata quest’esperienza con la Porsche? Molto bene, amo questo genere di corse anche perché ci si diverte parecchio. Ti stiamo vedendo impegnato nel FIA GT, la tua prima vera avventura in circuito. Ora che hai rotto il ghiaccio con questa categoria, cosa ti aspetti dalla stagione? Come sempre di divertirmi e poi vorrei cercare di vincere. Questo il mio obiettivo principale. Non corro per restare negli ultimi posti, il mio target è costantemente battermi per la vittoria. Dopo una pausa lunga due prove ai primi di maggio sei tornato per il Rally d’Argentina e hai vinto per l’ottava volta consecutiva questo appuntamento, una dimostrazione che sei ancora tu l’uomo da battere nonostante tutto… Di certo mi sono molto divertito a guidare su quelle strade, tutto è andato bene e alla fine ero felice di avercela fatta, ma non so se in realtà mi si possa definire davvero così… Essendo i rally molto esigenti dal punto di vista fisico e mentale, come ci si prepara? Dovete seguire anche un regime alimentare particolare? Personalmente tra una gara e l’altra pratico molto sport, ma non seguo nessuna dieta, altri però so che lo fanno… Sei un punto di riferimento per molti giovani che vogliono avvicinarsi al mondo dei traversi. Hai mai pensato di creare una scuola indirizzata a loro? Ovviamente sarebbe un progetto interessante e sarei felicissimo di metterlo in atto, purtroppo però al momento sono troppo occupato e ho deciso di investire in altre cose. Una di queste è certamente la Sébastien Loeb Racing, scuderia che porta il tuo nome. Essendo un progetto nato da zero, che difficoltà hai incontrato nella creazione? Quelle che generalmente si trovano ogni qualvolta si dà vita ad un’impresa. Con Dominique Heintz, co-fondatore, abbiamo lavorato sodo e ora posso dire che tutto sta procedendo piuttosto bene. Hai iniziato la tua carriera motoristica con le moto. Ti piacciono ancora? Sì certamente, le amo, ma non ci vado molto, giusto di tanto in tanto per divertirmi. Nel 2009 hai avuto l’opportunità di fare un test con la Red Bull, immagino quindi tu sia un fan anche della F1. Chi vedi come favorito per questo mondiale? A mio parere Kimi Räikkönen ha delle buone chance, ma Sebastian Vettel si sta dimostrando ancora molto forte. Detto questo nulla è deciso, quindi credo che continueremo a vedere delle corse molto avvincenti. Lo scorso novembre hai sperimentato un volo su un Mirage 2000. Che sensazioni hai provato? Hai trovato delle grosse differenze con quelle che si hanno al volante di una vettura da rally? Sì la differenza c’è, ma non è grandissima. Le sensazioni sono molto forti perché parliamo di un enorme jet di velocità ed è qualcosa di davvero impressionante, ma dopotutto ciò che si prova su un’auto da corsa è ugualmente esaltante. A fine giugno sarai al via della mitica Pikes Peak al volante della Peugeot 208 T16. Pronto per questa avventura USA? Sì, certamente sono pronto. Si tratta di una nuova sfida e come tutte le novità è qualcosa di eccitante. E al di fuori dalla corse cosa ti piace fare ? Passare del tempo con la famiglia, gli amici e scoprire cose nuove. Ultima domanda. Tu e il tuo navigatore Daniel Elena siete stati un binomio vincente per parecchi anni. Vi rivedremo mai assieme dopo il 2013 ? Con lui ho fatto talmente tanta strada che non credo ci separeremo…

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